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Tecnologia

Le sex doll di Torino sono state sequestrate dopo un blitz dei vigili

I locali di LumiDolls Torino sono stati chiusi da un blitz della polizia municipale per "esercizio abusivo dell'attività di affittacamere."
Fotografia: Federico Masini

Qualche giorno fa siamo stati a Torino per visitare la prima casa di appuntamenti con sex doll d'Italia. Proprio il giorno dopo la pubblicazione del nostro articolo, l'attività è stata sottoposta a una serie di controlli.

Nel pomeriggio di ieri, l'edizione di Torino del Corriere della Sera e altre testate online hanno riportato notizie di un blitz della polizia municipale e dell'ufficio igiene dell'Asl. Secondo gli articoli diffusi, le autorità avrebbero rilevato che l'attività di ospitalità offerta da LumiDolls non sarebbe a norma di legge e che si tratta di esercizio abusivo dell'attività di affittacamere. L'attività è stata sottoposta a controlli di igiene per verificare la messa a norma dei processi di pulizia e le autorità avrebbero diffidato i titolari dal continuare con l'attività.

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Sempre ieri, sul sito della Polizia Municipale di Torino è stato pubblicato un comunicato stampa. Il comunicato fa riferimento al sequestro cautelare delle bambole. Le contestazioni della Municipale riguardano l'attività di affittacamere per non aver comunicato via internet all'Autorità di Pubblica Sicurezza i nominativi dei frequentatori della casa e la mancanza di etichette con indicazioni sui materiali. Inoltre, viene specificato che dai controlli dei tecnici dell'Asl Torino, è emerso un livello insufficiente del sistema di igienizzazione delle bambole che ha portato a porle sotto sequestro amministrativo cautelare.

In serata, LumiDolls Torino ha diffuso un comunicato sulla sua pagina Facebook per sottolineare che le notizie diffuse su internet sono state pubblicate nel corso degli accertamenti e prima di accertarne l’esito. Nel post si riporta ”che non è stato rilevata la sussistenza di alcun reato, né, tanto meno, la sussistenza di illeciti che possano impedire lo svolgimento regolare dell’attività.” La casa reputa che potrà riprendere l'attività nei prossimi giorni una volta che saranno sbrigate una serie di formalità.

Nello specifico, per quanto riguarda gli esiti degli accertamenti, la versione fornita da LumiDolls è che l’ASL Torino ha rilevato in sede la carenza di una serie di documenti come ”la certificazione dell’impianto di areazione e del Documento di Valutazione del Rischio – DUVRI – avente data certa,” e che alcuni documenti necessari per l’esercizio dell’attività sono redatti solo in spagnolo. La Polizia Municipale ha invece rilevato la mancanza in sede di una copia della Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Sempre nel comunicato, si legge che LumiDolls provvederà a stretto giro alle contestazioni dei rilievi presso le sedi competenti.

Vi aggiorneremo non appena avremo ulteriori notizie.