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Tecnologia

Ho vinto il campionato mondiale di Magic

Abbiamo intervistato il capitano della squadra italiana che si è aggiudicata il titolo mondiale di Magic: The gathering.

Ve lo ricordate Magic? È quel gioco di carte a tema fantasy uscito nel 1993 a cui giocava quel vostro amico un po' schivo che vi aveva invitato a una sessione di Dungeon & Dragons. Magari eravate voi che durante l'intervallo cercavate un luogo tranquillo insieme ad altri appassionati per evocare draghi, scheletri, spade magiche e palle di fuoco. Una roba da nerd? Forse all'inizio, ma le robe da nerd hanno il brutto vizio di diventare fenomeni mondiali qualche anno dopo.

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Magic: The Gathering nasce perché Wizards of the Coast, un publisher di giochi di ruolo, cercava qualcosa che intrattenesse i visitatori durante i lunghi tempi di attesa delle convention geek. Qualcosa che fosse facile da imparare ma complesso da padroneggiare e che titillasse il gusto del collezionismo. 22 anni e miliardi di carte stampate dopo, Magic: The Gathering è giocato da più di 20 milioni di persone, con traduzioni in 70 lingue differenti. Non si è limitato a diventare un passatempo tra amici come D&D, ma un vero e proprio sport con tornei, premi in denaro e campionati mondiali che, proprio quest'anno, sono stati vinti da un team italiano per la prima volta a Barcellona.

La squadra italiana, composta da Marco Cammilluzzi, Andrea Mengucci, Francesco Bifero e William Pizzi ha battuto in finale la Thailandia, aggiudicandosi 12.000 dollari e una coppa. Per l'occasione abbiamo intervistato il capitano, Marco Cammilluzzi, 29 anni, veterano dei tornei di Magic che con questa vittoria diventa ufficialmente un giocatore professionista della disciplina. Ogni anno Marco guadagna circa 20.000 euro solo grazie ai tornei e a differenza vostra non ha abbandonato il gioco per paura di essere preso in giro dagli amici o perché la madre gli ha buttato via il mazzo. Ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere poco dopo la vittoria, ecco cosa ci ha detto.

Il team italiano subito dopo la vittoria. Immagine via facebook

Motherboard: Cosa fai nella vita?

Marco Cammilluzzi: lavoro a tempo pieno come "Insight Service Analyst", mi occupo di disegno e gestione di funzionalità per l'analisi e la valutazione dati, elaborazione di sistemi di monitoraggio dello sviluppo del business e dei servizi integrati e gestione di progetti.

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Come hai conosciuto Magic?

Ho conosciuto il gioco al liceo vedendo alcuni ragazzi che ci giocavano, mi sono appassionato fin da subito ma ho iniziato a dedicarci parecchio tempo solamente dopo un lungo infortunio alla spalla che mi ha impedito di continuare a praticare sport a livello agonistico.

Quando hai capito che poteva diventare un lavoro?

Io penso sempre a questo gioco come a un hobby, perché la parte sociale e la possibilità di viaggiare sono sempre state le due caratteristiche principali che mi hanno spinto a praticare con passione questo gioco; sicuramente, però, dopo circa due anni ho capito che mi potevo togliere delle belle soddisfazioni e ho cominciato a dedicarci sempre più tempo.

Quante ore giochi ogni giorno?

Di solito cerco di ritagliarmi sempre qualche ora (3/4/5) due sere a settimana. Il fine settimana è molto variabile, perché spesso sono occupato nei tornei all'estero.

Quale qualità pensi ti abbia aiutato a diventare così bravo?

Credo ci siano diversi aspetti che mi hanno aiutato nel corso degli anni. Il primo è la capacità di ascoltare gli altri, che mi ha permesso di imparare moltissimo da giocatori più forti e di alzare così il mio livello di gioco abbastanza velocemente. Il secondo, forse, è saper fare autocritica, analizzare sempre a posteriori le situazioni di gioco per capire dove e se sono stati commessi degli errori, invece di dare semplicemente colpa alla loro "sfortuna." Ho un fortissimo istinto competitivo che mi porta sempre a cercare di dare il meglio, indipendentemente dalla capacità del mio avversario o dal tipo di torneo.

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Ti piacciono i giochi di ruolo o sei più attratto dall'idea del gioco di carte?

Ho provato qualche gioco di ruolo ma ammetto di preferire i giochi di carte, perché si creano spesso delle varianti di gioco nelle quali mi sento particolarmente a mio agio.

Come ci si allena a Magic?

A Roma ci sono degli ottimi giocatori, ho amici con i quali mi sento costantemente per provare e analizzare le caratteristiche dei vari mazzi e le loro strategie. Con loro giochiamo più partite possibili per affrontare il maggior numero di situazioni di gioco, in maniera tale da essere preparato per i vari tornei. Partecipo anche a diversi tornei minori per provare le varie strategie. Un'altra ottima palestra è l'allenamento via computer, tramite la piattaforma Magic on-line che ti permette di confrontarti con giocatori di tutto il mondo, dando la possibilità anche a chi vive in luoghi dove non c'è una comunità di giocatori particolarmente competitiva di allenarsi e migliorare.

Spero di dare maggiore visibilità a questo gioco per far capire anche a chi non lo conosce che si tratta di qualcosa di entusiasmante.

Eri convinto della vittoria o è arrivata inaspettata?

Ho sempre pensato che in questo tipo di competizione avremmo potuto dire la nostra, anche se eravamo un gradino sotto a nazionali super accreditate come Giappone, USA e Canada. Siamo partiti con la volontà di dare il meglio, ma è solamente da metà del secondo giorno che abbiamo cominciato a realizzare concretamente che eravamo in piena corsa per i quarti di finale. Una volta arrivati ai quarti, ho detto agli altri che non avremmo accettato nessun risultato se non il primo posto… e direi che ci siamo riusciti.

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Cosa cambia per te adesso?

Sono semplicemente molto soddisfatto della prestazione della squadra, questo risultato ha aumentato la consapevolezza dei miei mezzi non solo verso gli altri ma anche verso me stesso. Inoltre spero di avere la possibilità di dare maggiore visibilità a questo gioco per far capire anche alle persone che non lo conoscono che si tratta di qualcosa di davvero entusiasmante e divertente

Ti hanno mai preso in giro?

Tante persone che non conoscono l'ambiente all'inizio non capiscono quello che si sta facendo, o perché io gli dedichi così tanto tempo… ma quando poi spiego in cosa consiste il gioco e parlo di tutti i posti che ho visto e le persone che ho conosciuto, sono proprio loro che mi chiedono di insegnargli a giocare. Avere tante amicizie in giro per il mondo, viaggiare, sentirsi parte di un gruppo, confrontarsi costantemente, vedere nuovi posti ed aprire la mente…non sono cose per le quali uno dovrebbe essere preso in giro.

Pensi di volerlo fare tutta la vita?

Io affronto il gioco in maniera molto rilassata, mi piace e mi continua a dare soddisfazioni. Sono molto curioso quindi sono sempre contento di andare in giro a giocare in nuovi posti e conoscere nuove persone alcune di loro sono diventate ormai buoni amici; un torneo in giro per il mondo diventa così l'occasione non solo di vincere il montepremi ed il titolo ma anche di ritrovarsi tra vecchi amici con una passione in comune. Detto questo, non penso di smettere molto presto.

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Pensi che certe passioni usciranno mai dalla loro nicchia?

Nicchia non sono sicuro che sia la parola giusta, perché stiamo sempre parlando di 20 milioni di giocatori in tutto il mondo, però concordo sul fatto che si tratti di una realtà "underground". Onestamente spero che questa vittoria del mondiale possa aumentare la visibilità del gioco in Italia e farlo arrivare a più persone possibili, sconfiggendo anche la barriera dei cosiddetti "giochi da nerd".

Hai visto molte donne giocare a Magic?

Con il passare degli anni ho visto aumentare il numero di ragazze, anche se sicuramente la presenza maschile è ancora più alta. Non saprei perché il rapporto è ancora sbilanciato a favore dell'universo maschile, ma da esperienza posso dirti che quando inizio a spiegare a qualcuno il gioco e le opportunità che si possono aprire praticandolo, le ragazze sono le prime interessate a conoscerlo.

Cosa saresti se non fossi un giocatore di Magic?

Avendo molti fine settimana impegnati con i tornei e non riesco ad avere altro hobby/passioni alle quali dedicare molto tempo. Onestamente sono molto affascinato dagli scacchi perché per come li intendo io sono una competizione selvaggia allo stato puro. Oppure sarei semplicemente un ragazzo con la passione per i viaggi e i posti nuovi che avrebbe colto qualsiasi occazione per mettersi in viaggio ed arricchirsi di tutte le esperienze possibili.