FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

Il Canada ha appena legiferato in favore della net neutrality

Un buon motivo per festeggiare.

Ieri pomeriggio, la Commissione Canadese per la Radio-televisione e Telecomunicazione (CRTC), che regola appunto le telecomunicazioni nel paese, ha lanciato una bomba legiferando in favore della net neutrality — il principio per cui tutti i servizi web dovrebbero essere trattati allo stesso modo dai provider. E, per fortuna, si tratta di un buona notizia.

La CRTC ha espresso che "i provider di servizi internet devono trattare equamente il traffico dati per andare incontro alle scelte del cliente, all'innovazione e al libero scambio di idee," ha scritto CRTC news. Questo vuol dire che i fornitori di servizi internet non saranno più in grado di privilegiare alcuni servizi piuttosto che altri — tipo YouTube o Apple Music — interferendo sul traffico dati. Questa pratica si chiama zero-rating o differential pricing.

Pubblicità

Il differential pricing contraddice il principio della net neutrality perché permette ai provider di decidere quali servizi privilegiare in relazione ai gusti dei clienti, discriminandoli effettivamente rispetto ad altri.

La decisione dell'organo canadese è una buona notizia perché il suo corrispettivo americano, Federal Communications Commission (FCC), sta iniziando a ridurre alcuni dei provvedimenti precedenti relativi alla net neutrality.

Questa legge è nata dalle proteste contro il servizio di streaming musicale illimitato lanciato nel 2015 dal provider con sede in Quebec, Videotron. Il servizio permetteva agli iscritti di condividere musica da app di terze parti senza influire sui loro piani dati.

Queste lamentele hanno dato via a una serie di rumor sulla pratica del differential pricing. Poi, nell'autunno scorso, due pilastri dell'internet canadese hanno iniziato a supportare il differencial pricing — Telus e Bell — mentre Rogers era l'unica voce a fuori dal coro.

La CRTC ha legiferato sul caso Videotron, e in linea con la sua decisione sulla net neutrality e il suo nuovo piano per individuare gli schemi di differencial pricing — pubblicato a sua volta ieri — ha ordinato a Videotron di rispettare la legge, il che è un invito a chiudere il servizio di streaming. La compagnia deve ancora replicare.

Ragazzi, è la giornata perfetta per festeggiare.