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Tecnologia

Perché la tastiera Apple suggerisce la parola "lavali" dopo "Vesuvio"

A quanto pare, molti utenti Apple sono fan dei cori razzisti a tema Vesuvio.
Immagine: Twitter

C'è qualcosa che può fare incazzare i napoletani più dei cori razzisti sul Vesuvio? Forse ricevere come suggerimento dalla tastiera del loro iPhone o iPad la parola 'lavali' quando si digita la parola 'Vesuvio.'

È proprio questa la poco lusinghiera associazione di parole rilevata dagli addetti di Radio Kiss Kiss Napoli. Il profilo Twitter dell'emittente partenopea ha deciso di segnalare l'inconveniente con uno status, che ha fatto schizzare in poco tempo tra i trending topic l'hashtag #AppleVesuvio. Con il diffondersi della notizia, una grande quantità di utenti si scaglia contro Apple—Una tra tutti, Nina Moric che accusa Apple di razzismo. In realtà la spiegazione è molto più semplice e oserei dire, triste: non è Apple la responsabile dell'associazione, bensì, gli utenti stessi dell'applicazione.

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Radio KissKissNapoli11 gennaio 2017

Di base, una tastiera predittiva—ovvero quella pre-installata su qualunque dispositivo mobile Apple, se i suggerimenti da tastiera sono attivati—crea un dizionario locale all'interno del dispositivo. Questo dizionario contiene le parole, le frasi e i neologismi utilizzati più di frequente dal utente. Ognuno di questi viene catalogato in base alla frequenza di utilizzo: le parole utilizzate più di frequente hanno maggiore probabilità di essere incluse tra i suggerimenti della tastiera predittiva. Tuttavia, se ogni associazione di parole razzista restasse disponibile solo nel dizionario locale dell'utente che le utilizza, il problema sarebbe limitato. Invece, le app tastiera si basano anche su un database collettivo in cloud per offrire dei suggerimenti ancora più pertinenti. I dizionari locali di tutti i determinati utenti di una tastiera predittiva vengono sincronizzati sul cloud, secondo il principio: meglio imparare una lingua da tanti utenti piuttosto che da uno.

Le parole vengono suggerite grazie all'elaborazione probabilistica del linguaggio che decifra il contesto di una conversazione e agli algoritmi di machine learning che apprendono e si adattano allo stile di scrittura dell'utente. In pratica, se nel momento in cui conversa amabilmente con gli amici, un numero sufficientemente ampio di utenti Apple fa seguire alla parola 'Vesuvio' la parola 'lavali', anche gli altri utenti si ritroveranno questo suggerimento sul loro dispositivo. È la solita vecchia questione dell'intelligenza artificiale lasciata libera di apprendere dal mondo che la circonda e questo che si rivela un posto non così bello—basti ricordare il disastro del profilo Twitter gestito da una IA ideata da Microsoft che apprendeva interagendo con gli altri utenti, l'IA, infatti, si era trasformata in una maniaca sessuale filonazista grazie agli sforzi congiunti di un gruppo di troll che aveva deciso di "nutrirla" con slogan razzisti e sconcezze varie.

Vendo IPhone 6S 64GB acquistato a fine Agosto 2016. prezzo vantaggioso perché Razzista. Nina Moric11 gennaio 2017

Nel caso sollevato da #AppleVesuvio, però, gli input non provengono da un gruppo di troll che desidera intenzionalmente diffondere contenuti offensivi, piuttosto, si trattano semplicemente di conversazioni abituali di molti utenti italiani di Apple, talmente abituali da fare scegliere all'algoritmo della tastiera predittiva di proporre la stessa associazione di parole ispirata ad un coro razzista anche agli altri utenti che non la utilizzano. In attesa di un'IA che regoli le app tastiera in grado di riconoscere le associazioni di parole che non è il caso di diffondere (o forse impedirglielo corrisponderebbe a ignorare un problema?), credo che l'unica soluzione temporanea per gli utenti di Apple con a cuore il buon nome del Vesuvio sia quella di associare al nome del vulcano una serie di vocaboli più gradevoli di "lavali" per forzare l'algoritmo predittivo.