Su questo sito della NASA puoi votare la regione di Giove da fotografare
Screenshot dal sito del progetto

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Tecnologia

Su questo sito della NASA puoi votare la regione di Giove da fotografare

Hai tempo fino alle 17 di oggi per suggerire alla NASA il luogo in cui spedire la fotocamera di Juno.

Il 5 Agosto 2011, uno dei razzi più potenti creati dall'uomo, l'Atlas V 551 fugge all'atmosfera terrestre con un carico molto speciale: lo spacecraft Juno. Juno (Giunone), che nella mitologia greca è la moglie di Jupiter (il nostro Giove), è una sonda avanzatissima che sarà in grado, grazie agli strumenti di cui è dotata, di raccogliere informazioni sul pianeta più grande del sistema solare.

Il più grande ma anche il più sconosciuto, dato che ad oggi non sappiamo ancora quando o dove il pianeta si è formato: alcune evidenze infatti dimostrano come probabilmente Giove sia nato temporalmente assieme al sole (circa quattro/cinque miliardi di anni fa), ma molto più lontano di dove lo si trova ora. Inoltre non conosciamo ancora la massa e la composizione del nucleo, per cui misurazioni così ravvicinate potranno aiutare a eliminare le false teorie finora sviluppate.

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Come si legge sul sito del progetto, "non possiamo capire l'origine del sistema solare, e come la Terra sia venuta fuori, senza capire come si è formato Giove".

Grande, sconosciuto ma anche molto distante. Giove infatti dista dal sole ben 778,570,000 chilometri, e raggiungerlo non è così facile. Dopo un'orbita stretta nel sistema solare per un totale di due anni, lo spacecraft, sfruttando la massa terrestre per ottenere l'energia necessaria, si è finalmente indirizzato verso il gigante. Questa tecnica, che permette di risparmiare su carburante e costi di lancio dalla Terra, prende il nome di fionda gravitazionale (flyby) ed è spesso utilizzata in missioni spaziali di questa portata

Così dopo cinque anni di viaggio nello spazio remoto, alimentato solo dai pannelli solari di cui sono rivestiti le tre braccia di questa particolare sonda, Juno sta per raggiungere l'orbita di Giove. E qui entriamo in gioco noi.

La NASA ha infatti deciso di rendere partecipe il web riguardo la missione di Junocam, la telecamera a bordo dello spacecraft. Fino a Lunedì 23 Gennaio alle 17:00 è possibile infatti caricare le proprie foto amatoriali del pianeta e partecipare alla discussione. Questo step permetterà di individuare i punti di interesse (POIs) verso i quali la fotocamera si focalizzerà nelle 2 ore di sessione fotografica al gigante celeste, quando il 2 febbraio sorvolerà il più grande pianeta del Sistema Solare all'altezza di 4.300 chilometri.

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Quando infatti Juno si troverà all'altezza del "PeriJove" scatterà più foto possibili, ma il numero è limitato dalla memoria a disposizione della JunoCam per cui bisogna essere selettivi. Normalmente la scelta dei POIs è deputata a un team di scienziati in una conference room dove ogni scienziato argomenta a favore dei suoi punti preferiti e cerca di convincere gli altri. Questa discussione sarà affrontata per la prima volta online, e chiunque potrà partecipare.

Junocam è una fotocamera con un grande angolo, a quattro colori e con la migliore risoluzione spaziale mai utilizzata per catturare le nuvole e le tempeste di Giove. E' montata sul fianco dello spacecraft, con l'ottica perpendicolare rispetto all'asse di rotazione.

Ma non finisce qui. Tutte le foto "grezze" saranno rese pubbliche sul sito del progetto dove, sfruttando la creatività e la potenza di calcolo degli utenti (abbiamo già parlato di qualcosa di simile), verranno ricaricate in tutta la loro bellezza.

Chi vincerà tra "Zorro" (1.728° di latitudine , 169.812° di logitudine) e il "Fibonacci Vortex" (16.686° di latitudine , 165.384° di longitudine)? Nel ventunesimo secolo sembra che la scienza possa essere la forma più avanzata di democrazia attiva. Verso Giove, e oltre.