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Tea's Tacos

Halloween tutto l'anno

Cosa significa "vestirsi come una troia", e perché ad Halloween le ragazze sarebbero autorizzate a farlo?

Linda ha un viso da bambola cinese, lineamenti delicati e una terza di seno. Siamo migliori amiche fin dal primo giorno di scuola, quando abbiamo legato sulla base del non parlare inglese e adorare Sailor Moon. Da quando ha diviso con me i suoi adesivi Hello Kitty siamo inseparabili e pendiamo l'una dalle labbra dell'altra, motivo per cui mi sento confusa di fronte al risentimento che provo ora nei suoi confronti. O meglio, non nei suoi confronti, ma per quanto sta diventando attraente. Ovvero, per quanto lo è più di me. E stasera è peggio del solito, perché indossa il suo nuovo costume da domestica francese, un abitino nero con un grembiule minuscolo, abbinati a un piumino per la polvere molto fetish e calze a rete. Il "costume" le copre a malapena il sedere e la fa sembrare una pornostar. Sono invidiosa. Perché mentre Linda è sbocciata in un meraviglioso fiore, io, coi capelli corti, le gambe grosse e i brufoli sulla fronte, sono ancora inconsapevole di quel magico espediente che è il morire di fame e indossare un push-up. Il mio triste travestimento da Go-Go Dancer sembra più adatto a un Freak Show, e Linda lo sa. "Sei sicura di non voler prendere una delle mie cose?" chiede. "No, va bene così," rispondo scrollando le spalle. Accetterei, se solo le “sue cose” non fossero di due taglie più piccole.

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Abbiamo 14 anni. Ci siamo lasciate alle spalle i tempi del Dolcetto o Scherzetto perprovare quella follia sconsiderata del voler essere un "dolcetto" per i ragazzi. Stiamo attraversando la città in cerca di feste studentesche, speranzose di conquistarci l'ingresso sembrando abbastanza grandi da passare per universitarie o, in alternativa, abbastanza giovani da tentare i pervertiti delle confraternite. "Posso aiutarvi?" Un idiota palestrato apre la porta della Delta House coperto di ragnatele e ragni, con la bava lungo i canini da vampiro. "Dolcetto o scherzetto?"chiede con voce mielosa Linda, mordendosi il labbro. L'atleta vampiro la osserva e sorride, poi alza lo sguardo verso di me.

Da bambina tenevo molto ad Halloween, e quella del travestimento era una questione che prendevo piuttosto sul serio. Avevo provato di tutto, dalla Tartaruga Ninja mutante al Pirata di Peter Pan fino a, ovviamente, Scooby Doo. Ero stata un Fantasma, e avevo infestato la Caramellandia del mio quartiere in quella beatitudine che è il dolcetto-o-scherzetto sudamericano, trascinando qua e là federe colme di dolcetti gratis. Halloween era la mia festa preferita, senza eguali persino rispetto a Natale (odio la chiesa), compleanno (così vicino al Natale da fregarmi sempre in fatto di regali) o Quattro Luglio (i fuochi d'artificio mi fanno cagare addosso). Era la ricorrenza che più aspettavo, pianificavo e gustavo fin dalle prime ore nel mattino, col desiderio di potermi vestire ogni giorno come Garfield.

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Ma poi, col sopraggiungere delle prima mestruazione sono arrivati anche i costumi sexy. Improvvisamente ero una Spogliarellista Zombie, un'Infermiera Porca, e ancora, un Pirata, stavolta con la benda per l'occhiosulla mia figa pubescente. Di colpo, invece di usare Halloween come una scusa persomigliare ai cartoni e riempirmi di dolci, somigliavo una prostituta in cerca di un modo per riempirsi di autostima.

"Ti saresti dovuta truccare di più," sospira Linda, sconfitta, mentre infila Scream nel mio lettore DVD. "Scusa," rispondo con la bocca piena di Snickers. "L'anno prossimo mi impegnerò di più."

Per citare Mean Girls (lo facciamo tutti), “Halloween is the one night a year when girls can dress like a total slut and no other girls can say anything about it.” E come la maggior parte delle frasi tratte da Mean Girls (“You can’t just ask someone why they’re white!"), è piuttosto complessa. Perché sì, è ingiusto che i costumi da Halloween per donne siano più espliciti di quelli per uomini, e trovo fastidioso che i modelli femminili siano fatti del 10 percento del tessuto usato per la controparte maschile (anche solo per il fatto che, quasi dappertutto, il 31 ottobre fa freddo). E se posso capire perché qualcuno vorrebbe vestirsi da Infermiera Sexy o Sexy Scolaretta, non riesco ad afferrare il senso di una Zucca Sexy o un Sexy Big Bird.

Detto ciò, qualunque persona dotata di intelligenza può obiettare che le pressioni affinché una donna sia sexy non riguardano esclusivamente Halloween. Succede costantemente. Le donne sono ballerine seminude nei video musicali, semplici "innamorate" o "sex symbol" nei film, con le gambe accavallate e la minigonna nei talk show, mentre i colleghi maschi siedono comodi nei loro completi. Le donne compaiono in biancheria intima nella pubblicità del dentifricio, o avvolte in un asciugamano mentre esaltano i pregi di un sapone unisex. E per quanto faccia schifo, non è il peggio. La cosa che mi disgusta è che, sebbene siamo quotidianamente spinte a ricercare un aspetto sexy, abbiamo a disposizione un solo giorno in cui ci è "permesso" farlo senza poi dovercene vergognare (o, almeno, non vergognarcene più di tanto).

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Tornando alla citazione da Mean Girls, cosa significa poi "vestirsi come una troia"? Vestirsi esattamente come vogliono i media! Allora perché tra ragazze ci si giudica per una cosa del genere? Perché viene imposta l'idea che, mentre dobbiamo sempre essere il più possibile attraenti e scoperte per soddisfare gli uomini, dovremmo anche sentirci in imbarazzo per averlo fatto. Ugh!

Quindi non è affatto sorprendente come, dopo il bombardamento di immagini di donne seminude e il contemporaneo invito  a "coprirci", finiamo per andare un po' fuori di testa e fare di Halloween l'unica scusa per girare come quelle "troie" che non solo ci spingono ad essere, ma anche a odiare.

Non dico che sia sbagliato vestirsi da puttanella ad Halloween, affatto! In effetti, il mio unico problema coi travestimenti è che non sono abbastanza succinti. No, ciò che voglio dire è questo: non dovremmo assecondare il meccanismo che ci vuole vestite in un certo modo una sola volta l'anno perché è l'unico in cui "ci viene permesso". Dovremmo farlo—o non farlo—ogni qualvolta lo desideriamo, e non giudicarci a vicenda per quella scelta! Perché ero invidiosa di Linda? Perché stava meglio di me, si sentiva più a suo agio, e, a differenza mia, riceveva le attenzioni di quel tipo. Eppure, invece di fare pace con la cosa, il mio stupido cervello da adolescente riusciva soltanto a pensare, "Zoccola! Zoccola! Zoccola!", ovvero "Hai l'aspetto che vorrei poter avere io, ma penso sia sbagliato che tu lo faccia!" Estenuante, vero? E stupido. Ascoltatemi, se non volete vestirvi da Domestica Sexy, non fatelo! Ma non odiate quelle che si vestono così, soprattutto se con risultati migliori di quelli che otterreste voi.

Spero che per questo Halloween ogni ragazza approfitti della regola del "vestirsi come una troia e nessuno le può dire niente," che significhi indossare un costume daProstituta o essere buone nei confronti dell'amica che lo fa. Ma spero si possa fare di più. Spero che presto ogni giorno diventi il giorno in cui possiamo vestirci come “troie” senza che qualcuno abbia da ridire. E già che ci siamo, facciamo sì che ogni giorno sia il giorno in cui possiamo vestirci come il nostro personaggio preferito dei cartoni o coprirci dalla testa ai piedi di sangue finto.

Segui Tea su Twitter: @TeaHacic

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