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Tecnologia

Gli esperimenti sull'uomo più crudeli della storia

Homo homini lupus.
Bauern in den Tuskegee-Experimenten. Bild: Wikimedia Commons | Gemeinfrei

Forse vi è già capitato di prendere parte a qualche esperimento, o perché spinti dal nobile intento di immolarvi per il bene della scienza o perché una decina di euro da spendere in birra vi fanno sempre comodo. In ogni caso, complimenti, è davvero lodevole mettersi volontariamente a disposizione del progresso scientifico.

Ma per certi esperimenti è davvero difficile trovare un candidato volontario. Per esempio, nessuno vorrebbe essere oggetto di uno studio sulle conseguenze delle malattie sessualmente trasmissibili in cui non si ricevono cure mediche, o di uno studio per capire quante ore di centrifuga continua sono necessarie prima di morire.

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Eppure queste cose terribili sono state testate. Nel corso dei secoli, gli uomini hanno fatto gli esperimenti più atroci sui loro simili. Ecco alcuni test che oscillano tra il relativamente innocuo e l'incredibilmente crudele.

Il Monster Study

Il logopedista Wendell Johnson era convinto che lo sviluppo della balbuzie nei bambini dipendesse dalla reazione degli altri ad alcuni innocui errori di pronuncia. Per questo, nel 1939, convinse la sua studentessa Mary Tudor Jacobs a condurre un esperimento su 22 orfani.

Jacobs doveva far sì che la metà di loro iniziasse a balbettare, correggendoli per ogni piccolo errore e rendendoli quindi insicuri. Ai bambini era stato spiegato che sarebbero stati ascoltati con un'attenzione maniacale ed erano stati intimiditi con questo avvertimento: "Ascoltate, se balbettate anche solo una volta, inizierete irrimediabilmente a balbettare sempre peggio! Per questo, meglio non dire niente finché non si è totalmente sicuri di parlare correttamente!"

Persino i bambini che non presentavano problemi di pronuncia avevano paura di parlare in classe. Una bambina di nove anni, Betty Hull, si copriva gli occhi con le mani ogni volta che le veniva chiesto qualcosa. A un'altra ragazzina di nome Mary Korlaske era stato chiesto se la sua migliore amica sapesse che balbettava. "No," aveva risposto. "Perché no?" aveva chiesto la studiosa. Mary aveva sbattuto i piedi a terra e aveva detto che non avrebbe mai più parlato alla sua amica.

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Dopo l'esperimento, Betty Hull aveva subito chiarito ai suoi compagni che il suo modo di parlare non aveva niente di sbagliato, ma ormai era troppo tardi. Mary Korlaske, invece, non è più riuscita a parlare correttamente. E nonstante tutto, questa stronzata non ci ha aiutati nemmeno un po' a capire la vera origine del problema della balbuzie.

Lo studio sulla sifilide di Tuskegee

Dal 1932 al 1972 il ministero della salute statunitense, in collaborazione con le istituzioni di Tuskegee, ha condotto uno studio sulla sifilide non curata. 399 contadini poveri dell'Alabama, di cui due terzi già affetti da sifilide, sono stati sottoposti a due anni di esperimenti.

Già nel 1940 era noto che la sifilide potesse essere facilmente curata con la penicillina, ma i dottori volevano comunque conoscere l'evoluzione della malattia senza trattamento sanitario. Per far sì che i contadini partecipassero, furono promessi loro dei trattamenti medici gratuiti che non si sarebbero potuti permettere. Dopo ogni esame medico, veniva loro offerto un pasto caldo come ricompensa.

Visto che i contadini erano tutti di colore e gli studiosi tutti bianchi, questo studio non è da definire soltanto immorale, ma anche terribilmente razzista. Dei 399 infetti, 28 sono morti immediatamente, altri 100 a causa delle conseguenze indirette della malattia.

L'esperimento sulla Sifilide in Guatemala

Facendo ricerca sull'esperimento di Tuskegee, nel 2005, Susan Reverby si è imbattuta in un'altra serie di esperimenti condotti dagli USA tra il 1946 e il 1948 in Guatemala. Per questi studi non furono utilizzate persone che avevano già contratto la malattia, ma soggetti appositamente infettati da sifilide e gonorrea. L'obiettivo era scoprire la vera efficacia della penicillina.

Per questo furono infettate prostitute pagate per fare sesso con i carcerati, soldati guatemalesi e soggetti di salute cagionevole. In alcuni casi, gli agenti patogeni furono iniettati direttamente nelle vene. Morirono 83 persone.

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Nel 2010 Hillary Clinton e Kathleen Sebelius si sono scusate ufficialmente in nome del governo USA. Anche Obama ha porto le sue scuse al Presidente del Guatemala.

Il progetto MK-Ultra

LSD-Versuche der CIA.

Negli anni Cinquanta negli USA c'era aria di paranoia permanente. Nell'atmosfera agitata della Guerra Fredda, la CIA condusse innumerevoli esperimenti—tutti con l'obiettivo di sviluppare nuovi metodi per indebolire le persone mentalmente, finché non fossero più in grado di memorizzare informazioni.

Questi esperimenti andavano dalla somministrazione di droghe per ipnosi all'abuso sessuale. Tutti i documenti rilevanti a riguardo sono stati distrutti nel 1973, quindi gran parte del progetto è destinato a restare nell'ombra.

Una parte consistente del piano era somministrare subdolamente LSD a persone con disturbi psichici, carcerati, tossicodipendenti e prostitute. Noto è il caso di un paziente a cui è stato somministrato LSD per 174 giorni di fila. In un altro esperimento, invece, i pazienti in trip venivano illuminati con una luce accecante. Durante il trip fu loro fatto credere che sarebbero stati sottoposti a innumerevoli crudeltà se non avessero confessato tutti i loro segreti.

La CIA aveva anche il piano ambizioso di somministrare LSD a importanti leader politici come Fidel Castro. Per portare avanti questa insidiosa operazione e capire fino in fondo gli effetti dell'LSD sulle persone, fu messo praticamente dappertutto, anche nel caffè degli ignari impiegati della CIA. Alcuni di loro impazzirono per la sorpresa, come l'uomo che iniziò a correre per le strade di Washington perché vedeva mostri seduti in ogni auto. Un altro si lanciò dal tredicesimo piano. Ma nonstante tutto, gli esperimenti continuarono.

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Il risultato pionieristico è stato questo: l'effetto dell'LSD è imprevedibile, ergo l'acido lisergico non è proprio ottimale per il controllo delle popolazioni.

Gli esperimenti nazisti

Zwillinge in Auschwitz, die für Mengeles Experimente am Leben gehalten wurden.

Gemelli ad Auschwitz, lasciati in vita per essere usati come cavie. Immagine: Wikimedia Commons, USHMM/Belarusian State Archive of Documentary Film and Photography | Gemeinfrei

Quando si parla di crimini contro l'umanità, i nazisti sono ovviamente sempre in prima linea. A dirla tutta, ce ne sono pochi di peggiori.

Sotto il regime, il duo formato da Eduard Wirths e Josef Mengele condusse i seguenti esperimenti:

  • Gemelli e fratellastri cuciti insieme per vedere se da loro potesse nascere "una nuova creatura."
  • Per indagare sugli effetti del freddo, le vittime venivano lanciate nell'acqua gelata per vedere quanto a lungo sarebbero riuscite a rimanere in vita. Furono prediletti i prigionieri russi perché "geneticamente" temprati per il freddo.
  • Per effettuare dei test sull'acqua di mare, i Nazisti rinchiusero 90 rom in una stanza senza cibo né acqua potabile dando loro soltanto un secchio di acqua salata al giorno. Le vittime si disidratavano così atrocemente che per disperazione leccavano il pavimento non appena veniva lavato (i nazisti erano fissatissimi con l'igiene.)
  • Nel 1933 fu approvata una legge che costringeva gli uomini con potenziali difetti genetici a sottoporsi a sterilizzazione. Chi non era un perfetto ariano non aveva alcun diritto di esistere, figuriamoci di riprodursi. Per trovare i metodi di sterilizzazione più efficaci sono stati condotti centinaia di esperimenti spaventosi.

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Questa lista è potenzialmente infinita. Inoltre, Josef Mengele era un vero cazzaro, e non aveva alcuna idea delle procedure mediche.

Unità 731

Das Geländer der Einheit 731.

Il perimetro dell'unità 731. Immagine: Wikimedia Commons | CC BY-SA 3.0

Unit 731 non è solo una canzone degli Slayer ma anche un noto comparto dell'esercito giapponese nel quale, durante la seconda guerra sino-giapponese e la Seconda Guerra Mondiale, venivano condotti esperimenti sugli esseri umani. La mente geniale dietro tutto questo era il microbiologo Shiro Ishii—un uomo da cui persino Josef Mengele aveva qualcosa da imparare in quanto a crudeltà e cialtroneria.

Il repertorio di Ishii prevedeva: vivisezione senza anestesia, congelamento, scongelamento e amputazione degli arti (anche questa senza anestesia.) Alle vittime venivano ricucite le gambe e le braccia amputate su altre parti del corpo e venivano iniettati per endovena sangue di animali e acqua di mare. Inoltre, i malcapitati venivano infettati con malattie sessualmente trasmissibili e persino centrifugati fino alla morte. Per testare le armi, invece, spesso venivano posizionati a diverse distanze da una granata—che poi veniva fatta esplodere.

Per lo sviluppo di nuove armi biologiche venivano usati come cavie i cinesi. Gli aerei a bassa quota bombardavano città e villaggi nemici con pulci infettate con la peste. Il problema, in quel caso, fu che le pulci infettarono anche le stesse truppe giapponesi, perciò, dopo il primo tentativo su vasta scala, l'esperimento fu interrotto.

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In seguito alla disfatta del Giappone, nel 1945, un aereo pieno di americani atterrò davanti al complesso. I soldati si trovarono di fronte a uno spettacolo raccapricciante, ma allo stesso tempo interessante in un periodo storico in cui iniziava la corsa agli armamenti. Shiro Ishii, in possesso della chiave dell'Unità 731, propose agli americani un accordo: se fosse stato risparmiato insieme a tutti i suoi uomini avrebbe mostrato i risultati della sua ricerca. Morì a 67 anni di morte naturale e senza aver trascorso un solo giorno in prigione.

C'è da precisare che anche l'Unione Sovetica, la Corea del Nord e altri regimi si sono macchiati di crimini simili.

E adesso, finalmente, una buona notizia: esiste una marea di convenzioni che cercano di impedire questo tipo di trattamenti, come ad esempio la Dichiarazione di Helsinki. E una cattiva notizia per concludere: questi accordi non vengono quasi mai rispettati, vedi le torture della CIA.

Leggi anche: L'alimentazione rettale: l'antiquata pratica medica usata dalla CIA come tortura

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