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Tecnologia

Come funziona la moneta virtuale proposta dalla Raggi per Roma

Qualche giorno fa la candidata sindaco Virginia Raggi ha proposto l'utilizzo di un circuito alternativo all'euro per ridare vita alle attività romane. "È come se i servizi si pagassero in natura".

Qualche giorno fa, Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma per il Movimento 5 Stelle, ha avanzato la proposta di diffondere in città una moneta alternativa e complementare all'euro, che fa parte di un circuito che si basa sullo scambio di servizi: una sorta di baratto parziale.

L'idea va a infoltire una serie di proposte della candidata che hanno sollevato diverse critiche, dalla soluzione per il traffico cittadino basata su una funivia che dovrebbe connettere Casalotti a Boccea, fino al kit per mamme con pannolino ecologico.

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In questo caso, il punto di favorire l'utilizzo di "monete complementari" inserito nel programma di M5s per Roma comprenderebbe un sistema di buoni sconto, incentrato sullo scambio di beni e servizi che favorirebbe le piccole attività in crisi.

La Raggi ha dichiarato che il suo team sta studiando Sardex, il circuito di moneta complementare attivo in Sardegna e il Tibex che riprende il modello sardo per esportarlo a Roma e nel Lazio. Nelle parole della candidata "con Sardex, si crea un circuito virtuoso tra imprese che lavorano in un territorio e che scambiano servizi tra loro," ovvero "una sorta di credito tra imprese." Chi aderisce al circuito, vendendo i propri prodotti o servizi agli altri aderenti acquisisce un credito che può essere riutilizzato con le altre realtà parte del sistema. "È come se i servizi si pagassero in natura," ha sintetizzato la Raggi.

Oggi siamo al mercato Tuscolano. Ai cittadini stanchi del vecchio diciamo: l'alternativa c'è e si chiama M5S pic.twitter.com/ukhELM6BYM
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 27 maggio 2016

Ma che cos'è Sardex, e come funziona?

Sardex è un circuito pensato per consentire alle aziende sarde di sostenersi a vicenda, finanziandosi reciprocamente senza interessi, scambiandosi beni e servizi all'interno di un circuito virtuale. I pagamenti si effettuano in crediti sardex, e il sistema permette di "risparmiare" euro utili per altre spese come tasse, mutui e affitto. Un sardex equivale a un euro. L'idea messa in pratica da Gabriele e Giuseppe Littera, Carlo Mancosu e Piero Sanna risale al 2009, e nasce dalla presa di coscienza delle difficoltà che le imprese sarde avevano nell'affrontare le sfide della globalizzazione e gli effetti della crisi economica.

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I membri del circuito Sardex si fanno credito tra loro, formando così un sistema decentralizzato che consenta di evitare di ricorrere alle banche per chiedere un aiuto finanziario. Il progetto si basa sul principio di "compensazione": il punto di equilibrio nel sistema è zero. Nel momento in cui un'azienda vende, si ritrova automaticamente oltre il punto di zero. L'azienda che compra, invece, va in debito. Tuttavia, a differenza dell'economia di baratto, non deve restituire un bene o un servizio direttamente all'azienda da cui ha acquistato. Piuttosto, saranno gli ordini degli altri clienti a fare pareggiare nuovamente il suo conto.

L'obiettivo non è accumulare crediti, ma disfarsene.

L'obiettivo non è accumulare crediti, ma disfarsene, per ottenere in cambio prodotti necessari per l'attività affrontando le spese senza intaccare la propria riserva di liquidità in euro. Il sistema, insomma, punta all'equilibrio. A ogni compravendita corrisponde uno scontrino fiscale e i pagamenti virtuali sono comunque tassati come quelli reali. In breve, la forza sta nel sistema, in cui i singoli individui diventano parte di una comunità dove contano molto le relazioni e la fiducia reciproca.

Secondo il sito, "decine di milioni di euro di beni e servizi che non avrebbero trovato spazio nel mercato tradizionale sono stati venduti e acquistati in Sardex, trasformando perdite di profitto e mancati guadagni in risparmio e migliore qualità della vita." Ecco qualche dato sempre riportato dal sito: più di 3200 Iscritti al Circuito, 124 milioni di crediti Sardex transati, 51 milioni di Transazioni nel 2015 e 250230 operazioni effettuate all'interno del Circuito.

Sardex è diventata un'azienda a tutti gli effetti.

Esistono tante monete alternative nel mondo, la più celebre delle quali, il Wir, è la fonte di ispirazione per la versione sarda. A quanto pare, Sardex nello specifico ha fatto breccia nel cuore di molti, oltre ad essere diventato parte di Digipay4growth, progetto UE per un sistema di pagamenti digitali che coinvolge realtà provenienti da diversi paesi membri. Ad Aprile, con l'ingresso di sei nuovi grossi investitori, ha svestito i panni di startup per diventare un'azienda a tutti gli effetti.

Molti dipendenti delle aziende parte del circuito hanno accettato di buon grado di ricevere parte dei loro stipendi sotto forma di Sardex, mentre si sta lavorando sull'apertura del servizio anche ai semplici privati. Resta da capire la fattibilità dell'esportazione del modello in un'ambiente complesso come quello di Roma e se i cittadini romani saranno disposti a utilizzarlo.