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Tecnologia

Perché quasi nessuno riesce a risolvere questo indovinello facilissimo

Jack guarda Anna, e Anna guarda George. Jack è sposato, George no. Una persona sposata guarda una persona non sposata?

Alex Bellos è un matematico che cura una rubrica di indovinelli sul Guardian. Ha molti lettori affezionati che si possono senza dubbio definire profondi conoscitori dei labirinti della logica. La settimana scorsa, Bellos ha posto una piccola semplice questione che ha mandato ai matti anche gli scienziati più esperti.

"Vi pongo questa domanda perché voglio fare un piccolo esperimento," ha scritto Bellos lunedì scorso. "Quasi l'80 percento delle persone risponde in maniera sbagliata. Dai, non mi deludete! Mi aspetto ottimi risultati dai miei lettori più fedeli."

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E invece ha completamente sopravvalutato la sua fanbase, fatta di professori universitari, fisici e insegnanti. Quasi nessuno ha risposto in maniera corretta—parliamo di oltre 140.000 persone (quasi il 75 percento dei partecipanti) che hanno cannato la risposta.

Ora vi spieghiamo dov'era il grosso problema. Prima di tutto, però, provate a risolverlo anche voi:

**Jack guarda Anna, e Anna guarda George. Jack è sposato, *George* no. Una persona sposata guarda una persona non sposata?**

Risposta a: Sì.

*Risposta b: No.*

*Risposta c: Non possiamo saperlo.*

Qui non parliamo di nessuna 'cosa a tre'. Eppure quasi tutti scelgono, istintivamente o dopo una riflessione, la risposta sbagliata.

Ok, vi arrendete? La risposta giusta è la a. Ma perché?

La risposta ci sembra così difficile perché abbiamo la sensazione di non avere informazioni sufficienti sulla situazione delle tre persone.

Eppure non è così, è soltanto il nostro cervello che ci inganna. In realtà non abbiamo bisogno di nessuna informazione aggiuntiva su Anna. Che Anna sia single oppure sposata, c'è sempre una persona non sposata che guarda una sposata. Che sia Jack o Anna stessa. Qui ci viene in aiuto il potere della grafica:

Jack —> Anne —> George

sposato —> ? —> single

sposato —> sposata/single —> single

Il problema alla base non è tanto la logica, quanto la pigrizia del cervello umano. Quando ci sbagliamo su semplici assunti di questo tipo, ci capita spesso di arrabbiarci perché non ci abbiamo riflettuto abbastanza. E questo è ciò che pensa anche il professore di informatica dell'Università di Toronto, inventore dell'indovinello, i cui studenti hanno dato la risposta sbagliata nell'80 percento dei casi.

Lo sguardo tra i tre personaggi non è altro che il semplice rapporto tra due oggetti. E tra le tre persone non c'è nessun ostacolo che potrebbe complicare la situazione (una colonna o uno specchio, per dire).

Lo status dei protagonisti è binario: a questo mondo o sei sposato o sei single (forse una visione un po' conservatrice della cosa, ma anche se aggiungessimo "vedovo" o "divorziato", non cambierebbe il fatto che la persona, al momento, non sia sposata). Così un piccolo indovinello diventa un vero e proprio test psicologico, che smaschera la pigrizia fondamentale del nostro sistema di giudizio.

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