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Tecnologia

Massimo Banzi ha perso la prima battaglia per Arduino

Il tribunale di Torino oggi ha dato torto a Massimo Banzi nella disputa per il marchio Arduino. Come finirà?
Immagine: Campus La Camilla

Arduino ha un problema con Arduino. Ne parlavamo su Motherboard giusto un paio di mesi fa, all'alba della crisi d'identità del titano del do-it-yourself.

Prima di passare in rassegna gli ultimi sviluppi, però, facciamo un breve riassunto. Concepito in Piemonte, Arduino è un microcontrollore, ovvero un piccolo circuito elettronico programmabile, perfetto per gli appassionati di elettronica e gli hobbisti; in pochi anni racimola un grande seguito e di conseguenza grandi profitti, fino a quando poco tempo fa non salta fuori una disputa legale tra due protagonisti del marchio riguardo la proprietà intellettuale del prodotto.

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Da un lato del ring abbiamo Massimo Banzi, proprietario di Arduino LLC, dall'altro lato Federico Musto, proprietario di Arduino SRL. Se non siete aggiornate sull'antefatto, leggetevi prima questo articolo.

Oggi è arrivata la decisione del tribunale di Torino sulla disputa, e a quanto pare è Musto di Arduino SRL ad averla spuntata. "Il procedimento cautelare sancisce che Arduino SRL può continuare a usare i marchi minoritari con il simbolo dell'Infinito, Yun e Zero—ovvero il nome di alcune schede," si legge su Il Sole 24 Ore.

"Il procedimento cautelare sancisce che Arduino SRL può continuare a usare i marchi minoritari con il simbolo dell'Infinito, Yun e Zero—ovvero il nome di alcune schede,"

Ovviamente però queste sono piccolezze se paragonate al vero oggetto della disputa: nei prossimi mesi infatti verrà deciso, sempre dal tribunale di Torino, chi è il legittimo proprietario del marchio Arduino. Insomma, siamo ancora lontani da un verdetto finale, ma la direzione presa oggi sembra suggerirci i prossimi sviluppi.

"Sembra che il giudice stia facendo il possibile per favorire un accordo tra le parti, conscio dei danni che questa vicenda sta già facendo a quella che è stata la più bella storia di innovazione italiana degli ultimi anni, alle aziende che ne sono nate e a una comunità confusa," continua Luca Salvioli su Il Sole 24 Ore.

Mentre si attendono decisioni qui in Italia, l'Arduino di Banzi ha cominciato a trincerarsi aprendo 'Genuino' e lanciando la produzione negli USA; così facendo, nonostante le beghe legali, Banzi potrà continuare a vendere il prodotto in Italia.

La faccenda è ancora tutt'altro che chiara, quindi non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi.