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Tecnologia

Che cos'è Loss e perché è il miglior meme di sempre

E anche il più longevo: | || || |_

Loss è sicuramente il meme più coriaceo mai visto nella storia di Internet. Nato nel giugno del 2008, è arrivato ai nostri giorni riuscendo a reinventarsi continuamente, rimanendo l'unico meme “vintage” che ancora viene riproposto. Il tutto ebbe origine da una vignetta del popolare webcomic CTRL+ALT+DEL, creato da Tim Buckley.

L’intenzione dell’autore era quella di accantonare tematiche più mainstream e abbracciare tinte più serie, al punto da inserire all’interno del suo fumetto una vicenda personale tragica come la perdita di un figlio ancora nel grembo della compagna. La vignetta fallì miseramente nel suo intento, riuscendo solo a diventare un meme: tanti webcomic iniziarono a farsi gioco del grottesco fumetto e dell'autore, dando luce a decine di edit della vignetta — che, come potremmo dire adesso, aggiunsero layer d’ironia — e prese per il culo dirette a Buckley, che nel frattempo si dilettava nel mandare foto del proprio pene a utenti minorenni del proprio sito.

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È in questo momento che il meme subisce la prima trasformazione: Loss fu spolpato e ne rimase solo lo scheletro, fatto di un panel di quattro vignette con una linea orizzontale, due linee verticali di cui una più lunga dell'altra, due linee verticali lunghe uguali, una linea verticale e una orizzontale. Fu questa deriva minimalista a sancire il successo del meme sui canali più mainstream come Tumblr e Facebook: perdendo il collegamento con la vignetta originale, Loss è riuscito a diventare indipendente uccidendo completamente l'autorità di Buckley.

Fu allora che ci si iniziò a chiedere cosa fossero quelle immagini che facevano ridere tutti ma nessuno capiva. Perché la gente rideva per un innocuo paesaggio o una schermata di combattimento tra Pokemon?

Questa fase non durò a lungo: a un certo punto, tutti sapevano cosa fosse Loss, decretando in un certo senso la morte del meme stesso così come lo avevamo concepito fino a quel momento. Il format è ormai diventato mainstream tanto che addirittura la AS Roma lo ha usato nella sua strategia di comunicazione social:

Non rimane che reinventare nuovamente il meme per combattere l'ondata normalizzante: i Loss hanno smesso di nascondersi e anzi ora ostentano la loro natura. Basandosi su una semplice struttura di linee, piuttosto che su una associazione mentale come la maggior parte degli altri meme, Loss è letteralmente applicabile a qualsiasi cosa, in quanto influisce solo sulla disposizione degli elementi dell'immagine in sé e non sul suo significato.

Loss riesce a essere ancora rilevante a dieci anni dalla propria nascita proprio grazie a questa sua versatilità sovversiva, per la quale è sufficiente riproporre contenuti già visti riordinandoli in uno schema fisso: grazie a questa spinta ultra-meta di Loss, meme già visti possono sperare di rivivere una seconda vita prima di sprofondare nuovamente nel dimenticatoio di Internet.