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Tecnologia

La strana storia del cantante russo diventato meme e videogioco di culto

'Vitas Castle of Horror' è quello che succede quando ti sale il meme e decidi di fare un videogioco serio su un capolavoro trash.
Immagine: YouTube

Che bella invenzione, i meme. Diciamolo dai.

Un’evoluzione più eterogenea, sfuggevole e senza dubbio bizzarra dei tormentoni — siano essi musicali o frasi che ripetiamo da anni in quanto degne appartenenti della cultura, tanto quanto noi. È per questo che “l’antico vaso andava portato in salvo” ha finito per avere la stessa dignità delle nozioni riguardanti le guerre napoleoniche.

I meme, in quanto meme, assumono svariate forme e disegnano nella loro cronistoria piroette bizzarre. E grazie alle meraviglie creative di questi tempi moderni si passa da meta-meme criptici come Loss, fino a cantanti russi apparentemente provenienti dallo spazio.

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Era un giorno come un altro in quel di Facebook; la mia vita nel mio feed scorreva lentamente al contrario, quando vengo attirata da un curioso uomo vestito in maniera eccentrica. Il David Bowie della Russia. Lo svalvolato che fa impazzire Putin. In una sola parola: Vitas.

Voce d’incanto e visionario d’altri tempi, Vitas diventa un fenomeno del web grazie al video di una sua performance di The 7th Element (conosciuta anche come ‘Chum Drum Bedrum’) del 2001, dove sfoggia un outfit sci-fi che coniuga eleganza e stile di madre Russia. Il ritornello del pezzo risulta quantomeno accattivante e vede l’artista sbaragliare le tecniche vocali più conosciute con un rapido movimento della lingua che lo porteranno a essere ricordato nei secoli dei secoli con un “BLBLBLBL-AHAHAH”.

Solo nel 2015, però, inizia la vera eco di diffusione del meme, con oltre 65 milioni di visualizzazioni al video ed altrettante mai registrate perché nascono gif e video che imprimono pezzi di ritornelli o esibizioni in cui il Principe dalla voce di Delfino — così viene chiamato — colpisce note che noi comuni mortali intoneremmo solo se sbattessimo il mignolo del piede contro uno spigolo.

Tra i suoi seguaci più devoti c'è anche Ocosoft, un gruppo di developer brasiliani che ha deciso di spingersi oltre e sviluppare un videogioco: Vitas Castle of Horror è un gioco horror per Android e PC con protagonista nientepopodimeno che Vitas.

Armati di una sola lanterna il giocatore veste i panni di Dimitri, un giovane uomo che, ossessionato dalla ‘voce di diamante’ della Russia, si intrufola nel castello di Vitas per scoprirne tutti i suoi segreti. In un mix tra Slenderman e Outlast — e con il budget della pizzata delle scuole medie —, Vitas Castle of Horror non solo è un gioco vero, ma riesce anche a fare paura.

L'idea è recuperare tutte e 7 le reliquie di Vitas senza finire, incontrandolo, a farsi stregare dalla sua voce. Vitas Castle of Horror è disponibile su PC e su Android; gli utenti iOS dovranno accontentarsi di un’app per la sveglia. Non vi diciamo che ne vale la pena, ma è venerdì e ne vale la pena.