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Tecnologia

La saga di Hackerino è il più grande cult dell'archeo-informatica italiana

‘Ci stanno tracciando! Stacca Stacca!’: quella volta che un hacker con la maschera di Topolino è entrato in un computer militare.

"Io sono Mickey, lui è l'Uomo d'Acciaio, e adesso daremo una dimostrazione di hackeraggio di una banca dati che contiene dei dati che riguardano il militare": se queste parole non vi dicono niente, vi siete persi quello che probabilmente è il video più divertente della storia dell'informatica italiana.

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È il 1991 quando la rivista cyberpunk italiana Decoder riceve una videocassetta contenente un filmato che dura poco meno di 5 minuti: i protagonisti sono due hacker mascherati da Topolino e Iron Man impegnati a tentare di penetrare dei "server militari" per ottenere dei dati da distribuire nei "circuiti di controinformazione". Il colpo di scena è che il tentativo fallisce miseramente, costringendo Topolino e Iron Man a staccare fisicamente i loro sistemi dalla rete per evitare di essere tracciati.

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Il risultato è così stupefacente da aver generato un vero e proprio meme che continua a essere utilizzato in ogni anfratto dell'internet italiano. "Ci stanno tracciando! Stacca stacca!" è l'urlo di battaglia da usare ogni volta che si vuole far riemergere la storia di Hackerino, senza ombra di dubbio l'hacker italiano suo malgrado più famoso della storia della paleo-informatica del nostro paese.

STACCA STACCA !!

Il video non è solamente divertente, ma è anche e soprattutto un prezioso e immacolato reperto di un'era ormai passata in cui l'hacking era prima di tutto una pratica dalla connotazione fortemente politica e sociale e in cui i sistemi informatici erano degli ammassi titanici di imponenti piattaforme hardware — come l'Amiga 500 usato nel video — collegate a ingombranti schermi CRT.

Sugli eventi attorno ad Hackerino non ci sono molte informazioni in giro e gran parte delle informazioni disponibili sono state riportate dal video alla pagina Wikipedia dedicata al magazine Decoder: Topolino e Iron Man si collegano alla Byte Information Exchange (BIX) — un servizio online particolarmente noto all'epoca e basato su una piattaforma simile a Bulletin Board System in cui si poteva inserire soltanto testo (in pratica: un forum) — e, dopo aver fornito delle credenziali di accesso ritenute valide dal sistema, partono alla ricerca di un bel database pieno di armi ospitato da BIX.

Dopo aver trovato quella che, secondo il video, è "una delle maggiori banche dati per quanto riguarda il militare e che spesso fa da mediatore tra gli Stati Uniti e Unione Sovietica in materia di disarmo," il prode Topolino esplora la banca dati alla ricerca di ulteriori informazioni sui tipi di armi listati e sul loro status nell'arsenale che si cela dietro il database — Quando improvvisamente l'idillio italohacking viene interrotto da un "disturbo" in entrata che sospende l'output che il database stava restituendo a Topolino e Iron Man, finché i due hacker si insospettiscono circa un possibile tracciamente da parte dell'entità governativa e si affrettano a tagliare i contatti con il mondo virtuale staccando qualunque cavo che collegasse l'Amiga 500 al resto del mondo.

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Una delle schermate del database militare. via YouTube

Secondo le schermate visualizzate nel video, i due hacker erano riusciti a risalire a degli indici informativi su diversi armamenti bellici piuttosto pesanti come l'AGM-129A ACM, il FGM-148 Javelin, l'A-12 Avenger II, il B-2 Spirit e il caccia Advanced Tactical Fighter.

La veridicità del filmato è praticamente inverificabile vista la scarsità di informazioni a riguardo. I dubbi sulla perfezione teatrale di uno sceneggiato del genere sono tanti ed è naturale che emergano, ma come evidenziato dalla redazione stessa di Decoder , "Per noi cyberpunk (pacifisti) quella fu una visione informativa ed educativa al tempo stesso, che recava echi della cultura Yippie!, che tanto amavamo."

Il video è stato reso pubblico in tutto e per tutto nel 2006 dallo scrittore ed editore Ermano Guarneri, che l'ha caricato sul proprio canale YouTube regalando all'Italia tutta un cult senza tempo. Cercheremo di approfondire la storia di Hackerino, di Decoder e delle numerose personalità che orbitano attorno a questo purgatorio temporale cristalizzato nella storia. Nel frattempo, se vi piacciono queste storie, date un'occhiata a Spaghetti Hacker, un saggio del 1997 che "documenta la storia non ufficiale della telematica italiana."

Segui Federico su Twitter: @nejrottif

A occhio Hackerino lavorava in diretta da un bunker sotterraneo, come quelli che abbiamo visitato nel nostro documentario sulla nuova minaccia nucleare: