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Questo libro racconta i culi dei personaggi dei videogiochi

'Things I learned from Mario’s Butt' è il secondo libro della giornalista videoludica Laura Kate Dale ed è una raccolta illustrata di recensioni di culi di personaggi dei videogiochi.
Matteo Lupetti
Asciano, IT
libro culi videogiochi
Fotomontaggio: Bayonetta e Solid Snake.

“[Il libro] è interamente dedicato alle varie storie che i culi ci possono insegnare sui personaggi videoludici,” ha scritto Laura Kate Dale a Motherboard in una e-mail. “Contiene illustrazioni originali di Zack Flavin e c’è anche qualche scrittore ospite — personaggi di alto profilo dell’industria videoludica [come Jim Sterling e Zoe Quinn].” Il libro sarà pubblicato da Unbound, una piattaforma di crowdfunding dove attualmente Things I Learned from Mario’s Butt ha già raccolto il 65 percento del denaro necessario.

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“Penso che quello che rende i culi tanto speciali […] è che sono un argomento tabù davvero sciocco e poco serio,” ha continuato Dale. “Abbiamo tutti un culo, lo usiamo, ma le persone in qualche modo non approvano che se ne parli. Da bambini pensiamo che i culi siano un argomento sciocco […] e volevo aiutare gli adulti a ricordarsi che anche se i culi possono essere un argomento serio possono essere anche un argomento sciocco. Possono essere un sacco di cose se smettiamo di far finta che non esistano.”

Il mondo del videogioco si è già occupato di culi. Per esempio, i giocatori Nintendo hanno accolto con divertita polemica il piatto culo di Solid Snake nel nuovo Smash Bros Ultimate e Anita Sarkeesian — studiosa della rappresentazione di genere nei media — ha parlato in un video della differenza tra i culi maschili e i culi femminili nei videogiochi, affermando però che “se vuoi conoscere un personaggio […] il suo culo probabilmente non ti dirà molto.” Per Dale i culi possono invece essere potenti narratori.

“Prendi Metal Gear Solid: il culo di Meryl è un protagonista, perché Snake può salvare il mondo solo in quanto capace di riconoscere quel culo anche se lei è camuffata [nel primo Metal Gear Solid, Snake deve riconoscere Meryl — camuffata da uomo — dal modo in cui cammina ancheggiando]” ha spiegato Dale. “Ci sono culi che cambiano il destino di eroi del videogioco e quindi penso sia giusto considerare alcuni culi i protagonisti delle loro avventure.”

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“I culi ci dicono [poi] molte cose sui personaggi. Sappiamo per esempio che la Principessa Zelda è una regina attiva […] e possiamo capirlo guardando il suo sedere tonico quando è travestita da Sheik in Ocarina of Time. Guardando i culi possiamo capire quello che i personaggi amano e non amano, come vivono le loro vite e cosa pensano di se stessi.”

“Il mio culo preferito nei videogiochi — quello che spesso penso mi abbia insegnato di più su un personaggio — è il culo di Ellie in Borderlands 2,” ha raccontato Dale. “È una donna di taglia forte, vestita in gran parte di abiti semplici, ma il fiore sul suo culo ci dice tanto di lei. Ci dice che vuole che guardiamo il suo culo, che ne è orgogliosa. Non si vergogna di essere una ragazzona: vuole che la gente lo sappia, vuole che la veda bella e meritevole di attenzioni come lei si vede. È un culo che mostra un modo positivo di guardare al proprio corpo, dice molto senza una singola parola.”

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Anteprima del libro 'Things I Learned from Mario’s Butt'. Immagine per gentile concessione dell'autrice.

Ma Things I Learned from Mario’s Butt non contiene solo recensioni positive. Come si fa a recensire negativamente un culo senza scadere nel mero body shaming? “Provo a concentrarmi più sugli usi negativi del culo invece che sulla sua estetica” ha risposto alla domanda la giornalista. “Secondo me ogni culo è bello a modo suo, ma non ogni culo è usato a scopi benefici […]. Penso di aver criticato soprattutto i culi poco interessanti. Un culo può essere grasso o magro, sodo o flaccido, ed è comunque bello, ma un culo che non è né carne né pesce non dice nulla di interessante e sono questi culi a ricevere le critiche maggiori da parte mia. Perché penso che ogni culo che racconta una bella storia sia un bel culo.”

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Una delle illustrazioni contenute nel libro. Immagine per gentile concessione dell'autrice.

Potete seguire il progetto o procurarvi una copia del libro di Dale qui.