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Μodă

Le stampe di Chiara Cola sono paesaggi immaginari

Chiara Cola è una giovane artista che ha trovato nella libertà espressiva della tecnologia lo strumento della sua creatività

Due stampe della serie “paesaggi immaginari di giorno e di notte”. Immagini: Ben Cook

Chiara Cola è una giovane artista che ha trovato nella libertà espressiva della tecnologia lo strumento più adatto per esprimere la sua creatività: il suo personalissimo approccio alle forme, alla tecnica e soprattutto ai colori l'ha portata a muoversi in modo versatile tra il mondo della moda, della tecnologia e dell'arte.

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Cola crea disegni digitali che si trasformano in universi virtuali, come Silver City, e prendono vita nel mondo reale sotto forma di stampe su tessuto. “L’incontro del mio lavoro con i tessuti è stato molto importante,” afferma Cola, “ed è interessante vedere come lo stesso disegno reagisca diversamente per resa cromatica e dei dettagli sui diversi tessuti, quanto incida la trasparenza, la pesantezza, la morbidezza della stoffa.”

L'artista ha realizzato una serie di stampe con il titolo suggestivo di “paesaggi immaginari di giorno e di notte” in cui viene presentata la versione diurna e notturna di luoghi di fantasia, e Chadi, una tenda da campeggio decorata con con le stampe digitali che rappresentano un'immaginaria “città degli abbracci”.

Il suo lavoro sui tessuti l'ha portata a collaborare con la costumista premio Oscar Milena Canonero per l'ultimo film di Wes Anderson, “The Grand Budapest Hotel”, per cui ha fatto ricerca cromatica e ha creato stampe per dei costumi. La collaborazione con Milena Canonero è continuata poi per il film “Last Summer” di Leonardo Guerra Seragnoli dove alcune delle sue stampe sono state utilizzate per gli abiti della protagonista Rinko Kikuchi.

Il legame dell'artista con il cinema è profondo e dice qualcosa sull'essenza delle sue creazioni: “le mie stampe sono molto scenografiche e, come un film, narrano una storia con protagonisti ed antagonisti.”

Cola si è occupata poi della creazione di stampe per una performance di danza durante l'evento NU:S su moda e architettura parametrica, per cui si è rivelato fondamentale il rapporto del disegno digitale con il movimento: “ho capito che il movimento rende le stampe più vive e funzionali: ho scelto un tessuto fortemente elastico ma che al contempo rievocasse la solida installazione parametrica a spirale, posta al centro del meraviglioso Chiostro del Bramante a Roma.”

La performance dell'evento NU:S nel Chiostro del Bramante.

Per saperne di più su Chiara Cola, visitate il suo sito.