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Tecnologia

Arduino ha un problema con Arduino

L'azienda del microcontrollore Arduino sta avendo qualche problema di identità.
​Immagine: Quaxio

​Il colosso dell'elettronica DIY Arduino sta tremando. Arduino ha portato in tribunale Arduino, e più passano i giorni, meno si riesce a capire cosa stia succedendo. Per fortuna c'è Motherboard, che oggi cercherà di fare ordine nella vicenda.

Qui di Arduino parliamo spesso, ma nel caso il nome non vi dicesse proprio nulla, sappiate che si tratta di un microcontrollore made in Italy piuttosto economico e munito di un ambiente di sviluppo intuitivo e piacevole da utilizzare, e che negli ultimi 6 anni ​ha costruito un gigantesco business con un target fortemente eteroge​neo, dal semplice hobbista, al ricercatore, fino all'artista in cerca di nuovi medium.

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Quella di Arduino è, nonostante le ombre, una bella storia di successo tutta italiana. Ma oggi incontra un problema piuttosto fondamentale: al momento il marchio Arduino è rappresentato da due siti web ben distinti, ​arduino.cc e ​arduino.org, che appartengono rispettivamente a Arduino LLC e Arduino SRL. Ovviamente questo fatto rappresenta un intoppo non da poco per il Presidente ​Massimo Banzi e amici, che sono stati portati in tribunale da Federico Musto che rappresenta Arduino SRL.

Potremmo riassumere la vicenda come appena fatto, ma in questa maniera i ruoli nella disputa rimarrebbero parecchio confusi. È necessario quindi fare un passo indietro. Come detto, ci sono due aziende che hanno lo stesso nome e, tecnicamente, vorrebbero rappresentare lo stesso prodotto.

La prima è Arduino LLC, detentrice del dominio arduino.cc e fondata nel 2009 da Banzi, ​Martino, Cuartielles, Mellis e Igoe: Arduino LLC è il nucleo embrionale del progetto Arduino e dal 2005 si occupa di programmare e progettare tutto ciò che riguarda il software relativo ad Arduino. Arduino LLC possiede e gestisce il dominio arduino.cc.

Arduino SRL invece era tempo fa conosciuta come Smart Projects, fondata da Martino, si occupava di tutto ciò che riguardava la produzione fisica del materiale hardware di Arduino. Nel novembre 2014 Smart Projects cambia nome in Arduino SRL e registra il dominio arduino.org.

Fino a qui tutto bene. Il problema è che poco dopo aver cambiato il nome, Martino vende Arduino SRL ad una holding svizzera, Gheo SA, gestita da Federico Musto, il quale in collaborazione con dog hunter, uno studio di design sempre da lui posseduto, decide di cominciare a sviluppare la board ​Arduino Yun, assieme a Arduino LLC.

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Ed ecco il problema: ci sono due aziende con lo stesso nome, che vendono prodotti leggermente diversi tra loro ma che vivono della stessa product identity. La prima azienda, quella di Massimo Banzi, è la fondatrice del progetto Arduino; la seconda azienda, quella di Federico Musto, è ora detentrice del più grande nucleo manufatturiero di Arduino al mondo. Houston, siamo ben oltre dal "avere un problema."

"Abbiamo il trademark sul brand 'Arduino' da più tempo di voi e neghiamo tutte le restanti questioni che sostenete, distinti saluti."

​Hackaday sta seguendo la vicenda molto da vicino e riassume in maniera piuttosto efficace la ragione dei problemi legali. Arduino SRL vuole invalidare il trademark che Arduino LLC detiene sul brand "Arduino" perché "Arduino SRL ha richiesto il trademark nel settembre del 2014 e ha prodotto fisicamente board marchiate Arduino dal 2005. Arduino LLC è nata solo nel 2009 e non controllava il nome nel momento in cui ha richiesto il trademark," spiega Hackaday; che riassume eloquentemente anche la risposta di Arduino LLC, "Abbiamo il trademark sul brand 'Arduino' da più tempo di voi e neghiamo tutte le restanti questioni che sostenete, distinti saluti."

A livello pratico sembra che fino a giugno i legali sonderanno il terrenno delle prove e delle testimonianze, e che non si arriverà ad un giudizio prima di Natale. Nel frattempo però ​Arduino SRL non resta con le mani in mano e ​invia un comunicato a tutti i suoi distributori in cui spiega perché la SRL e non la LLC la 'vera' Arduino, e perché dovrebbero fare riferimento a loro come unico baluardo del progetto Arduino.

La questione però non sembra così limpida come pare: non stiamo parlando di un Arduino che detiene il trademark per un'idea e un altro Arduino che vuole lo stesso trademark perché quell'idea l'ha concretizzata. A dirlo è lo stesso Massimo Banzi ​in un articolo per MAKE, "a fine 2008, quando Arduino (LLC) stava per registrare il trademark negli Stati Uniti e in tutto il mondo, a nostra insaputa e senza alcun tipo di preavviso, l'azienda di Gianluca Martino, Smart Projects—il nostro principale produttore di board—ci ha anticipato e ha registrato il nome Arduino in Italia, non dicendolo praticamente a nessuno per quasi due anni."

Quindi succede che Banzi e Arduino LLC registrano il trademark negli Stati Uniti, ma non possono estenderlo a tutto il mondo per questo intoppo italiano. Banzi e Martino continuano a collaborare per diversi anni in nome dell'amicizia, cercando di trovare un modo per stabilizzare la situazione. Dopodiché Martino, come detto, vende Smart Projects a Musto, e il resto è storia.

Dal post di Banzi su MAKE si evince che la situazione non sia esattamente chiara: ​un suo commento sulla vicenda datato 20 marzo lo vede piuttosto preoccupato della situazione. Nel frattempo Arduino LLC deve gestire il lancio del prossimo esemplare di Arduino: a seguito di Arduino Yun arriverà Arduino TRE, ed è proprio qui che troviamo uno dei possibili motivi di questa divergenza tra LLC e SRL; la pagina web per Arduino TRE parla de "la prima board Arduino creata negli Stati Uniti." Il che è piuttosto strano considerando la forte politica autarchica di cui Arduino si è spesso fregiato negli ultimi anni, urlando e pontificando sul suo 'Made in Italy.'

La situazione è ancora poco chiara, ma per tirare le somme sappiamo che al momento ci sono due aziende chiamate Arduino che spingono lo stesso prodotto ma con finalità diverse. Il resto avverrà in tribunale, e a giudicare dalle premesse non avverrà troppo in fretta. ​