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L'internet no vax è esploso per questa foto dello "Zar" che vaccina la figlia

Martedì il pallavolista italiano Ivan Zaytsev ha pubblicato una foto con la figlia appena vaccinata, e ovviamente gli antivaccinisti non l'hanno presa bene.
Via Facebook

Siamo a metà del 2018, Marte è sempre più vicina ma il dibattito sui vaccini in Italia sembra non accennare ad avere fine. Proprio in questi giorni, infatti, è uscita la notizia dell’autocertificazione sui vaccini proposta dal ministro della Salute Grillo, che prevede uno scostamento dall’obbligo, previsto dalla legge Lorenzin, di presentare entro il 10 luglio i certificati vaccinali per entrare a scuola.

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Il ministro Grillo, infatti, crede che il decreto sui vaccini del precedente Governo non tenga in debita considerazione le tante "sollecitazioni provenienti dalle minoranze" sul tema vaccini. Secondo Grillo, per ottenere un "rapporto [più pacifico] tra cittadini e istituzioni sanitarie e scolastiche," ai genitori basterà dichiarare di aver vaccinato i propri figli. O di essere intenzionati a farlo. Già.

Ovviamente, questa proposta è stata fortemente criticata dal mondo della medicina. "Il depotenziamento dell’obbligo, unito alle frasi del ministro Salvini sulla pericolosità dei vaccini, rischiano di far perdere rapidamente i progressi fatti negli ultimi mesi sulle coperture vaccinali" ha dichiarato Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive.

In questo scenario fibrillante, però, da martedì sera il vero obiettivo dell’odio dei no vax italiani è Ivan Zaytsev, detto "lo Zar", schiacciatore della Nazionale Italiana di pallavolo.

Il 3 luglio Zaytsev ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto con la figlia nel passeggino, appena vaccinata, accompagnata dalla didascalia "E anche il #Meningococco è fatto! Bravissima la mia ragazza sempre sorridente!"

Nel giro di poche ore il post è diventato un covo d'odio da parte degli antivaccinisti che hanno attaccato l'atleta con frasi tipo, “Zingaro, spero che Salvini ti rimandi al tuo Paese” o “Ti auguro che la bimba sia così sorridente anche domani e sempre. A volte il sorriso si spegne lentamente”. Questi commenti, cancellati da Zaytsev, sono stati riportati dall'edizione bolognese di Repubblica.

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Tra i commenti perlomeno ambigui rimasti, invece, spicca un “Beato te che ti è andata bene! Continuerei a giocare, senza fare pubblicità vaccinali, non ne hai bisogno,” a cui lo sportivo ha sobriamente risposto dicendo di essere sì un giocatore ma anche un padre con il diritto di decidere per i suoi figli e libero di esprimersi.

La posizione di Zaytsev ha avuto anche molti riscontri positivi, tra cui spiccano l'endorsement del governatore dell'Emilia Romagna e un commento alla foto di UNICEF Italia: "Il nostro applauso, caro Ivan Zaytsev, per avere difeso dall'inciviltà l'amore e la premura per la tua bambina. Vaccinare è un diritto e un dovere, è un gesto di amore per i propri figli e di tutela per tutti gli altri bambini. #VaccinesWork." Non si è fatto attendere nemmeno l'intervento di Roberto Burioni, che ha espresso la sua solidarietà nei confronti del giocatore e, perfettamente in linea con quello a cui ha abituato il suo pubblico, dato del “cavernicoli” a quelli che hanno insultato il giocatore.

Che dire, un altro capitolo della saga 'internet no vax' è stato scritto.

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