FYI.

This story is over 5 years old.

Tecnologia

Ho chiesto a un esperto di economia se Thanos ha ragione

Le motivazioni del cattivo di 'Avengers: Infinity War' mi hanno mandato in sbatta.
AVENGERS: INFINITY WAR. di Marvel Studios. Thanos (Josh Brolin). Foto: Film Frame. ©Marvel Studios 2018 

Questo articolo contiene riferimenti alla trama di Avengers: Infinity War. Occhio.

A dispetto di ogni previsione, Infinity War — l'ultimo capitolo della saga Marvel con un triliardo di personaggi al suo interno — è un film che funziona. La ragione è che Thanos, il cattivo principale, è uno dei migliori cattivi di sempre. Ok, non è un titolo difficile da vincere — vi sfido a ricordarvi i nomi dei cattivi di Thor: The Dark World o di Iron Man 3 —, ma Thanos è davvero un personaggio memorabile: le sue motivazioni sono sensate, quasi eroiche a modo loro. Il problema è che degenerano in un estremo completamente fuori di testa.

Pubblicità

Nello specifico, Thanos è preoccupato che l'universo sia sovrappopolato e destinato a esaurire le risorse ed estinguersi in catastrofe. È una paura che ricorda le teorie di Thomas Malthus, un pensatore inglese del Settecento secondo cui l'aumento della popolazione mondiale avrebbe provocato carestie di cibo. I suoi calcoli non si sono dimostrati corretti, eppure ci sono molte persone che pensano che la crescita senza controllo della popolazione stia causando problemi ambientali. La forma più drastica di questo tipo di logica sostiene che dovremmo smettere di fare figli per salvare il pianeta.

Thanos si spinge oltre, professando la crescita zero: assembla sei pietre magiche con l'unico scopo di obliterare metà della popolazione dell'universo in uno schiocco di dita. Ovviamente, questa cosa è brutta. Ma cosa dire di una forma più moderata di Thanosismo, una per cui entra piuttosto in vigore una politica da unico figlio per nucleo familiare? Gli saremmo grati?

LEGGI ANCHE: Come il rumore degli atomi può raccontare la storia dell'universo

Per capirlo, ho chiamato Lyman Stone, un economista e ricercatore specializzato nei problemi legati alla popolazione che ha già scritto sull'argomento. Abbiamo parlato di svariate cose, da Thanos al cambiamento climatico, agli abusi subiti dalle persone con molti figli, per tornare di nuovo Thanos di nuovo. Ecco come è andata.

VICE: Partiamo dalle cose semplici: Ci sono troppe persone al mondo oggi?
Lyman Stone: No.

Pubblicità

Quando le persone ti parlano di sovrappopolazione, devi sempre domandare, "Perché? Che problema c'è con il numero di persone attuale?" In genere ottieni lo stesso paio di risposte. La prima è che non riusciamo a sfamare tutti. Falso. Il quantitativo di calorie ricavato dall'agricoltura è più che sufficiente a sfamare tutti, e grossa parte del pianeta non è assolutamente al massimo della sua capacità produttiva neanche con la tecnologia attuale.

Altri sostengono che non ci sia abbastanza acqua. La mancanza d'acqua è un problema grave per molte regioni del mondo — ma l'acqua è una risorsa rinnovabile. Può essere desalinizzata, raccolta dall'atmosfera, cade letteralmente dal cielo. A questo punto però c'è il problema di dover desalinizzare l'acqua per tutti, il che richiede energia. Ecco, questo è il problema di popolazione vero — non il cibo, non l'affollamento, l'unico problema è l'energia. Quindi bisogna chiedersi, perché non abbiamo abbastanza energia? E arrivi ai carburanti fossili, al riscaldamento globale — ma alla fine del giorno, c'è una gran quantità di energia disponibile grazie a tecnologie relativamente semplici, come quella eolica, idrica e le biomasse, che sono rinnovabili finché il sole continua a brillare. L'energia è un campo in cui stiamo facendo grandi passi avanti e le rinnovabili hanno un potenziale immenso.

Guarda il nostro documentario sugli effetti del cambiamento climatico su Venezia————————————————————————————————————————————

Pubblicità

Allora perché le persone — non solo i personaggi malvagi dei film — si preoccupano per la sovrappopolazione?
A guardare i calcoli sul riscaldamento globale — il fenomeno è causato dalla quantità di carbonio che ci vuole per produrre un dollaro di rendimento economico, moltiplicata per tutti i dollari di rendimento economico a persona, moltiplicato per il numero delle persone. Il problema è che, per quanto questo sia un modo piuttosto preciso per arrivare al nocciolo del problema, ci illude anche che ci sia un rapporto di causa dove non c'è — nella popolazione. La domanda è: se riducessimo la popolazione, produrremmo meno emissioni? La risposta è no, non proprio. Ci sono molte ricerche a proposito, su cosa succede quando riduci la popolazione in una società. Le emissioni non si abbassano assolutamente quanto dovrebbero. Non spegni un impianto energetico solo perché la popolazione è diminuita del 5 percento, così come usi ancora le strade, per dire. Esistono costi fissi che non cambiano.

Inoltre, facendo i calcoli precisi — se anche presupponi che le persone siano uno strumento causale e che l'economia possa rispondere immediatamente a un cambiamento della popolazione — arrivi alla conclusione che non c'è una traiettoria possibile a livello di popolazione che cambi qualcosa per il pianeta. Un calo nella fertilità media non cambia le previsioni sul cambiamento climatico di granché. Non fa differenza, insomma, specialmente rispetto alle tempistiche a cui dobbiamo rispondere. È necessario cambiare il valore delle emissioni di carbonio questo secolo, se vogliamo evitare una catastrofico surriscaldamento del pianeta. L'impatto di ridurre la fertilità darebbe i primissimi risultati intorno al 2075, e quelli più significativi non prima del 2200 — decisamente troppo tardi. Ci dobbiamo concentrare, piuttosto, sul trovare modi per usare meno carbone. Usare energie alternative, rinnovabili. Incoraggiare una distribuzione più efficiente delle persone con soluzioni abitative diverse.

Pubblicità

LEGGI ANCHE: Ho chiesto a uno sciamano eschimese di insegnarmi a vivere

Chiunque sia del campo lo sa, ma gli attivisti con un'educazione e informazioni medie sono convinti che la famigliola con quattro figli che vive nel loro quartiere sia la causa del riscaldamento globale. È una stronzata bella e buona. A causare il riscaldamento globale è l'impianto nella città dove vivi alimentato a carbone anziché gas naturale, o a gas naturale anziché a energia idrica, o a energia idrica anziché eolica o solare.

Ti capita di vedere molte persone con famiglie numerose messe alla pubblica gogna?
Sì, mi capita. Scrivo spesso di famiglie e questioni di fertilità e vedo spesso termini spiaceli usati — "allevatori" è un'esempio. Chiedi a una famiglia con cinque o sei figli cosa vivono quando vanno al centro commerciale o al cinema. Gli sguardi che vengono loro rivolti, le parole che sentono. È assurdo cosa la gente si senta in diritto di dire.

Per tornare a Infinity War, pensi che in futuro il mondo potrà mai essere sovrappopolato? È una preoccupazione realistica?
Sì. C'è una cosa chiamata Kardashev Scale, che classifica le civiltà secondo quattro categorie. il Tipo 0 descrive una civiltà che raccoglie meno dell'energia totale che raggiunge il pianeta. L'energia di una stella colpisce il tuo pianeta e la raccogli tutta? Allora, sei un Tipo I. Il Tipo II è una civiltà che raccoglie tutta l'energia prodotta dalla propria stella — un buon esempio, benché fantascientifico, sono le Sfere di Dyson — e il Tipo III raccoglie l'intera energia della galassia. Noi siamo sotto al tipo I, direi intorno al tipo 0,45. Il che significa che possiamo probabilmente permetterci di consumare due volte la quantità di energia attuale e non toccare mai un limite fisico. Se troviamo il modo di usare meno energia, ne possiamo produrre di più. Ma esistono limiti fisici. Se escludiamo di trasformarci in una civiltà multi-planetaria — e dovremmo — probabilmente non potremmo mantenere una popolazione maggiore di più di due o tre volte quella attuale. Il punto è se abbiamo la volontà sociale per farlo accadere.

In termini di pianificazione?
In termini di scelte politiche necessarie per mantenere quel tipo di popolazione. Sfruttare tutte le risorse energetiche disponibili, non sprecare energia su attività non costruttive, tipo farci saltare in aria a vicenda con bombe nucleari. Avere una popolazione davvero numerosa è possibile solo se si è una società pacifica e concentrata sull'efficienza e sull'evitare attività inutili.

Vivremmo in una società del genere? La parte del pacifismo sembra fantastica, ma quanto impegno ci mettono le persone per scoraggiare attività controproducenti? Se devi formulare una richiesta a una commissione governativa per andare in vacanza? Mantenere una popolazione ampia che possa anche godere di uno standard di vita dignitoso e preservare le libertà dell'individuo fondamentali richiederebbe non pochi prodigi della tecnica.

Mi sembra una visione abbastanza lontana da quella di Thanos. Tanto per essere sicuri, tu sei anti-Thanos, vero?
Certo. Sono contrario a qualsiasi soluzione che preveda la distruzione della vita umana. Non mi sembrano vere soluzioni. Se una visione così estrema è stata affidata a un personaggio cattivo, è perché è malvagia.

Questo articolo è apparso originariamente su VICE US.