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Tecnologia

Dalle lande di Plutone, New Horizons chiama Terra

"Esplorare lo spazio è davvero difficile, ma quando riusciamo a superare tutte le difficoltà diventa fantastico."

Dopo una giornata ansiosa di attesa, la navicella New Horizons si è riconnessa con la Terra giusto poco prima delle 21:00 per la east coast statunitense mentre stava deviando dalla sua rotta verso Plutone. Tutti i sistemi sono operativi e l'avvicinamento al pianeta esterno, il primo della storia, sembra essere un successo. "Un piccolo passo per New Horizons, un grande passo per l'umanità", ha dichiarato alla stampa Alan Stern, direttore dell'operazione.

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Fiuuuuuu.

Se c'è un cosa che si può dire riguardo all'esplorazione spaziale è che non si può improvvisare. Lo sport? La politica? Non scherziamo. Ma nello spazio, non sono proprio ammessi errori. Ed è davvero così. Sul serio.

Tre razzi con rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale sono stati perduti in meno di un anno. Il Philae lander, la prima navetta ad aver realizzato un atterraggio "morbido" su un asteroide, si posizionò inizialmente in maniera tale da non poter più assorbire l'energia solare necessaria per il suo approvvigionamento. L'atterraggio sarà stato anche soffice, ma decisamente sfortunato. Allo stesso tempo, nei due decenni passati, circa un terzo delle missioni dirette su Marte sono fallite. Quello che intendo dire è che lo spazio è difficile, molto, molto duro, ma quando riusciamo a superare tutte le difficoltà è fantastico. Non c'è nulla di paragonabile.

Questa notte abbiamo atteso un segnale, una serie di bit. Dopo nove anni di viaggio, la navicella New Horizons si è avvicinata a Plutone martedì di prima mattina, interrompendo le comunicazioni con la Terra mentre rivolgeva le sue antenne in direzione del pianeta nano a soli 12.500 chilometri dal corpo celeste. Mentre la navicella effettuava il suo avvicinamento in pieno silenzio radio, i tecnici della NASA hanno trascorso tutta la giornata preoccupati nell'attesa del collegamento previsto avvenuto, infine, alle 20:54 della east coast, giusto qualche minuto in anticipo rispetto ai programmi. Un grido di esultanza si è diffuso attraverso la sala di controllo e i tecnici del team hanno riportato uno dopo l'altro i messaggi di stato della navicella:

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"Abbiamo ricevuto i dati attesi".

"Tutte le apparecchiature sono in buone condizioni".

"Il sistema di propulsione è operativo".

"Le riserve di energia sono sufficienti".

"La temperatura della strumentazione è ottimale".

Infine: "abbiamo passato Plutone".

Trascorreranno mesi prima che tutti i dati trasmessi da Plutone raggiungano la Terra ma per ora possiamo tirare un sospiro di sollievo sapendo che la sonda è salva.