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Tecnologia

Il primo esopianeta gemello della Terra è un po' fuori mano

Le dimensioni sono molto simili a quelle della Terra, e potrebbe anche ospitare acqua allo stato liquido. Solo che la sua stella di riferimento è a 500 anni luce dal nostro Sole. Ciao.
Immagine: NASA

Sorge un altro giorno, e salta fuori un altro pianeta extrasolare scoperto nella zona abitabile di una stella lontana—ma l'ultimo della lista è il più simile alla Terra mai trovato finora. Un articolo pubblicato oggi su Science descrive come un gruppo di ricercatori americani e francesi ha scoperto un quinto pianeta in orbita intorno alla stella Kepler-186, a circa 500 anni luce dal nostro pianeta. Lo studio mostra anche che il pianeta è leggermente più grande della Terra e potrebbe avere le caratteristiche per sostenere la presenza di acqua allo stato liquido.

Il pianeta, chiamato Kepler-186f, è il quinto scoperto nel sistema. Mentre i pianeti da Kepler-186a a186e sono tutti più o meno delle dimensioni della Terra, orbitano molto più vicini alla loro stella, troppo vicini perché l'acqua resti allo stato liquido. Anche il neo-scoperto, e più esterno, Kepler-186f è molto più vicino alla sua stella di quanto non sia la Terra rispetto al Sole, ma ciò non esclude che possa essere in grado di ospitare acqua liquida—la sua stella è una nana rossa a massa ridotta che emette circa la metà del calore del nostro Sole.

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Immagine: NASA

"Cerchiamo sempre di individuare analoghi della Terra, pianeti simili al nostro nella zona abitabile intorno a una stella molto simile al nostro Sole," ha detto in una dichiarazione Stephen Kane, astronomo della San Francisco State University e capo del Habitable Zone Working Group di Kepler. "Questa situazione è un po' diversa, perché la stella è molto differente dal nostro Sole."

In effetti, per noi terrestri è molto più facile trovare pianeti extrasolari che orbitano più vicini alle loro stelle, dato che i pianeti si rivelano quando passano davanti alla loro stella. Più piccola è l'orbita, più i transiti sono frequenti.

Le dimensioni di Kepler-186f—1.1 volte il raggio della Terra—sono a loro volta significative perché non sono tali da paragonarlo a un gigante gassoso, come Giove o Saturno. Viceversa, è probabile che l'esopianeta abbia una superficie rocciosa, che ci porta a contemplare illustrazioni emozionanti, seppure molto speculative, come questa:

Immagine: Danielle Futselaar

"Ciò che abbiamo imparato, proprio negli ultimi anni, è che avviene una transizione netta intorno a circa 1,5 raggi terrestri," ha detto Kane. "Sappiamo che per tra 1,5 e 2 raggi terrestri, il pianeta diventa abbastanza massiccio da iniziare ad accumulare una atmosfera molto spessa a base di idrogeno ed elio, tanto da iniziare a somigliare ai giganti gassosi del nostro sistema solare, piuttosto che a qualsiasi altra cosa che potremmo riconoscere come terrestre."

Anche se il telescopio Kepler della NASA potrebbe avere terminato la raccolta di nuovi dati, Kepler-186f dimostra che c'è ancora un vasto, promettente archivio di informazioni su pianeti potenzialmente interessanti ancora da esplorare. Chissà cos'altro potremmo aver già trovato? Comunque, 500 anni luce di distanza forse sono un po' troppi anche per i più ottimisti.