L'attività onirica è da sempre oggetto di grande interesse e grandi interrogativi. Che si segua la celebre interpretazione psicanalitica di Freud dei sogni come "via regia verso la scoperta dell'inconscio," o l'ipotesi neurofisiologica di W. R. Hess secondo cui il sogno rappresenterebbe una compensazione allucinatoria delle azioni che compiamo da svegli, l'attività onirica è sicuramente un'espressione umana profondamente significativa.
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Abbiamo visto recentemente il progetto di One Million Dreams presentato alla Maker Faire di Roma da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, che si concentra sulla dimensione culturale e sociale del sogno e ha come obiettivo la creazione di una "biblioteca globale dei sogni di tutti gli esseri umani" e il database che ne risulta, accessibile a chiunque, può essere utile per una grande varietà di studi.C'è un altro progetto dall'anima italiana che parte dall'assunto che i sogni siano una via d'accesso a dimensioni sconosciute del sé, che ne possono arricchire la comprensione: Dreamboard, l'app il cui leitmotiv è "tieni traccia dei tuoi sogni e scoprirai chi sei", nata da un progetto accademico dell'ingegnere e manager Umberto Prunotto in collaborazione con il professor Bruno Bara (direttore del Centro di Scienza Cognitiva dell'Università di Torino e autore di Dimmi come Sogni).
"Ci siamo resi conto del fatto che, attraverso una raccolta strutturale delle informazioni e dei contenuti dell'attività onirica di una persona, era possibile elaborare un profilo emozionale che mettesse in parallelo lo stato cosciente della veglia e lo stato onirico," mi ha detto Nick Rhys-Jones, amministratore delegato di Dreamboard.Con Dreamboard è possibile tenere una sorta di diario dei propri sogni e, nonostante sia spesso difficile tradurre l'attività onirica nel linguaggio dell'espressione diurna, viene proposta una serie di criteri rigorosi per descriverne i contenuti—umore, emozioni, colori, ruolo, oggetti-luoghi-persone, narrazione del sogno. Il funzionamento di questa app è descritto in modo esaustivo da questo video:
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Dreamboard - track your dreams, discover yourself di Dreamboard su Vimeo.L'obiettivo di Dreamboard è quello di stimolare un esercizio di consapevolezza su se stessi, ma non solo: il fine che si è prefisso il team, formato da esperti scientifici, tecnici e imprenditori, è anche quello di aiutare le persone che soffrono di disturbi del sonno, i quali spesso hanno legami molto profondi con la vita di tutti i giorni. "L'attività onirica è una finestra unica per osservare il modo in cui affrontiamo gli eventi e lo stress quotidiano," ha affermato Rhys-Jones.Secondo i suoi fondatori, il pensiero onirico (anche se non ha vere e proprie funzioni premonitorie) è un modo molto ricco e profondo per scoprire se stessi, il che è fondamentale per il benessere: il team ha infatti in programma di dedicarsi all'evoluzione della piattaforma in modo che sia possibile tenere sotto controllo, analizzare e predire il nostro stato emozionale con grande precisione, e creare un piano appropriato per la gestione del nostro benessere psicologico.
"Al momento la comprensione dell'attività onirica attraverso la app richiede una buona dose di riflessione personale," ha affermato Rhys-Jones, "tuttavia abbiamo intenzione di migliorare gli input, le analisi e gli algoritmi utilizzati da Dreambord per tracciare e rivelare delle costanti significative tra il pensiero cosciente della veglia e quello incosciente del sonno."Nel team di Dreamboard è presente anche Patrick McNamara, professore associato di neurologia della Boston University School of Medicine, uno dei più grandi esperti di sogni del mondo. Il professore si è occupato con i suoi collaboratori di analizzare una grande quantità di dati, resi anonimi, per scoprire correlazioni ed elementi comuni tra le emozioni e le parole utilizzate dalle persone per descrivere i propri sogni. "Queste scoperte hanno una grande importanza in ambito scientifico, e presto vedremo pubblicati su riviste specializzate i risultati di queste ricerche," ha affermato il CEO di Dreamboard.Le esperienze che ci ritroviamo a vivere durante il sonno sono completamente svincolate dalle necessità legate all'ambiente esterno: la coscienza onirica è governata dalle leggi dell'affettività e non segue alcun criterio logico. E se davvero la vita da svegli non è altro che un sogno sotto controllo e il materiale onirico ci permette di comprendere più profondamente la nostra vita quotidiana, la tecnologia si dimostra ancora una volta una via d'accesso privilegiata per la scoperta di noi stessi.L'attività onirica è una finestra unica per osservare il modo in cui affrontiamo il quotidiano