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Tecnologia

Perché l'abuso di antibiotici potrebbe costarci trilioni

Secondo le Nazioni Unite la resistenza agli antimicrobici sta già chiedendo il conto alla nostra salute e all'economia.
La sensibilità dello stafilococco aureo agli antibiotici viene testata tramite il metodo per diffusione (test di Kirby-Bauer). Immagine: CDC/Wikimedia

Ogni giorno diventa più chiaro che usiamo troppi antibiotici e a questo punto l'abitudine ci sta costando anche un sacco di soldi.

Qui a New York, le Nazioni Unite sono pronte ad affrontare quella che è diventata una minaccia su scala globale. Il meeting di alto profilo sulla resistenza agli antimicrobici dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, previsto per questi giorni, vuole lanciare un messaggio specifico ai politici: tenete sotto controllo la resistenza agli antimicrobici per il bene dell'umanità e dell'economia.

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Stando a un rapporto della World Bank intitolato "Drug-resistant Infections: A Threat to Our Economic Future," le infezioni resistenti ai medicinali stanno causando un danno economico che sfiora il 3.5 percento del prodotto interno lordo globale. I paesi a basso e medio reddito potrebbero perdere fino al 5 percento del proprio PIL. In totale, la perdita economica mondiale potrebbe costarci quasi 100 trilioni di dollari entro il 2050.

Il rapporto mette l'accento sul fatto che, se la resistenza agli antibiotici continua a diffondersi, molti degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite rischiano di fallire. Questi obiettivi includono le missioni per mettere fine alla fame nel mondo, migliorare la nutrizione e la sicurezza alimentare, promuovere un'agricoltura sostenibile e ridurre il divario sociale ed economico tra le nazioni.

L'assemblea generale delle Nazioni Unite si tiene questa settimana a New York. Immagine: Patrick Gruban/Flickr

Parlando della resistenza agli antimicrobici come di una "tragedia per il bene comune," il rapporto sostiene che gli antibiotici sarebbero utilizzati troppo spesso nella sanità, negli allevamenti e nelle acquecolture.

"Gli antimicrobici efficaci sono una risorsa pubblica di grande valore che ha portato benefici enormi all'umanità—e l'erosione di questo bene comporterà costi altrettanto ingenti," si legge sul rapporto. "Quando gli antimicrobici hanno cominciato ad essere utilizzati ampiamente, 70 anni fa, il tasso di morti per infezione è crollato dell'80 percento. Quando i medicinali smetteranno di funzionare per colpa della [resistenza agli antimicrobici], il numero di morti e malati potrebbe raggiungere di nuovo i livelli precedenti l'era degli antimicrobici."

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Nell'ipotesi peggiore, un'alta resistenza agli antibiotici potrebbe costringere alla povertà estrema altri 28.3 milioni di persone entro il 2050, e la maggior parte di esse (26.2 milioni) proverrebbero da paesi a basso reddito. Se questo scenario diventa realtà, qualsiasi progresso fatto finora per eliminare la povertà entro il 2030 andrebbe perduto. Già ora, il mondo è sulla strada giusta per raggiungere l'obiettivo di ridurre del 3 percento le persone che vivono in povertà entro meno di 15 anni.

Nell'ipotesi peggiore, un'alta resistenza agli antibiotici potrebbe costringere alla povertà estrema altri 28.3 milioni di persone entro il 2050.

Una maggiore resistenza agli antibiotici porterebbe anche a una riduzione del volume delle esportazioni globali—beni tangibili e servizi venduti tra stati—pari a un valore tra l'1.1 e il 3.8 percento, a seconda della gravità dello scenario. Entro il 2050, il costo globale della sanità salirebbe da 300 miliardi di dollari a oltre un trilione, mentre la produzione di bestiame a livello globale diminuirebbe del 7.5 percento all'anno.

"Le infezioni resistenti ai farmaci, sia negli esseri umani che negli animali, sono in aumento in tutto il mondo," stando a un comunicato stampa della World Bank. "Se [la resistenza agli antimicrobici] si diffonde senza controllo, molte malattie infettive torneranno ad essere incurabili, provocando un'inversione di 100 anni nel progresso fatto dalla della sanità."

I governi di tutto il mondo, incluso quello degli Stati Uniti, possono contribuire già ora ad alleviare il problema: promulgando leggi e norme che servano a ridurre l'uso di antimicrobici negli allevamenti, e l'abuso di prescrizioni mediche per gli antibiotici. Al momento, persino la frutta e la verdura sono ricoperte di antibiotici, come Motherboard ha riportato recentemente. In generale, l'atteggiamento pubblico nei confronti degli antibiotici deve cambiare e accordarsi a nuove leggi governative.