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Tecnologia

Questo nuovo strumento del MIT usa il WiFi per ‘vedere’ attraverso i muri

Arriva dal Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) e rende la vista a raggi X (quasi) realtà.
Immagine: MIT/CSAIL.

Se avete sempre sognato il potere della vista a raggi X, apprezzerete l'ultima fatica del MIT che ha finalmente sviluppato la tecnologia per ”vedere” attraverso i muri.

Sfruttando la tecnologia WiFi, un team del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) è ora in grado di ”vedere” una persona che si trova dall'altra parte di un muro e di seguirne con precisione i movimenti, anche quelli complessi come il battere cinque — secondo quanto emerge dalle loro ricerche che saranno presentate alla Conference on Computer Vision and Pattern Recognition che si terrà la prossima settimana.

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”Gli scienziati hanno cercato di individuare i movimenti delle persone attraverso le pareti fin dagli anni Settanta,” ha spiegato Dina Katabi, professoressa presso la CSAIL e ricercatrice principale del progetto. ”Intorno al 2013, abbiamo dimostrato di riuscire a tenere traccia delle persone con accuratezza. La novità è che, per la prima volta, possiamo creare uno scheletro dinamico della persona, che identifica la sua postura e come si sta muovendo.”

Katabi mi ha spiegato che le versioni precedenti della tecnologia sviluppata dal suo team riuscivano a restituire la posizione delle persone e una sorta di profilo vago a forma di blob, ma non i loro movimenti precisi. Ora, invece, sostiene che sono riusciti ad addestrare una rete neurale ad interpretare il modo in cui i segnali radio WiFi rimbalzano sul corpo di una persona per tradurlo nel movimento di 14 punti chiave del suo corpo, inclusi la testa, i gomiti e le ginocchia.

Dato che non esisteva ancora un set di dati per addestrare l'intelligenza artificiale, il team ha dovuto crearne uno realizzando manualmente delle figure stilizzate che rappresentano i movimenti umani sulla base di immagini catturate sia attraverso un dispositivo wireless che con una telecamera. Sottoponendo alla rete neurale le immagini insieme ai segnali WiFi, la rete ha appreso quali segnali radio erano composti da ogni movimento.

”Immaginiamo che la polizia voglia usare un dispositivo del genere per vedere cosa succede dietro a un muro,” ha spiegato Katabi. ”È molto importante capire se qualcuno si trova in una posizione che indica che, ad esempio, sta tenendo in mano un'arma. Una cosa impossibile da capire rappresentando le persone con un semplice blob.”

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Sebbene Katabi abbia aggiunto che la tecnologia potrebbe essere utilizzata per i giochi interattivi, il suo lavoro si concentra principalmente sulle applicazioni in ambito medico, in particolare per le malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla. Il suo team ha lavorato con esperti nel trattamento di ciascuna di queste malattie, per le quali la possibilità di monitorare con precisione i movimenti quotidiani di un paziente e la sua andatura fornirebbe ai medici una grande quantità di informazioni che non possono ottenere da un semplice check up.”

Naturalmente, una volta introdotto uno strumento che renderebbe davvero facile per il governo spiarci attraverso i muri, viene naturale preoccuparsi che qualche autorità possa usarlo in modo invasivo. Katabi che sono profondamente consapevoli dei problemi di privacy quando sviluppano nuove tecnologie come questa.

”Soprattutto nel clima attuale, è una questione importante,” ha concluso Katabi. ”Abbiamo sviluppato degli strumenti per rendere sicuro l'uso della tecnologia, che criptano i dati prodotti e li rendono anonimi. Inoltre anche le policy giocano un loro ruolo nel proteggere l'utente e non soffocare l'innovazione.”

Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US.

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