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Il pezzo del NY Times sul femminismo italiano che ha aperto una nuova polemica

Cosa è successo con l'editoriale di Guia Soncini sul New York Times, i suoi tweet e le richieste di rettifica di Asia Argento.
Grab via Twitter.

In Italia, il caso Weinstein si è trasformato molto rapidamente nel caso Asia Argento. L'attrice—che nella prima metà di ottobre ha denunciato le molestie subite per mano del produttore, e che da allora è stata una delle voci più attive nelle campagne come #quellavoltache—è stata letteralmente sommersa di insulti sia da parte di uomini (su tutti, ovviamente, spiccano i "giornalisti alfa" Vittorio Feltri e Renato Farina) che di donne.

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È proprio su quest'ultima circostanza che verte un editoriale del New York Times pubblicato ieri, sulla scia di altri pezzi americani relativi all'Italia. Intitolato "The Failure of Italian Feminism," l'articolo riporta che "La reazione alla testimonianza di Asia Argento è stata particolarmente feroce sui social media. E lì, è arrivata principalmente dalle donne." Donne che, prosegue l'articolo, non hanno creduto ad Argento per antipatia, o che hanno liquidato la faccenda con un "se l'è cercata." Sono casi del genere, si conclude, che possono dare un'idea dello stato del femminismo in Italia.

La polemica seguita alla pubblicazione del pezzo non riguarda tanto i contenuti, quanto la firma, la giornalista italiana Guia Soncini. Che, come evidenziato in uno Storify di @anonimoconiglio, nei giorni scorsi ha scritto vari tweet che stonano non poco con il pezzo.

Questa mattina, Asia Argento si è rivolta direttamente all'autrice chiedendo lumi su alcune affermazioni come: "Sogno un pezzo su Weinstein d'una sola riga: quello sarà un vecchio porco, ma voi gliela tiravate con la fionda, finché pensavate servisse."

Commentando le risposte di Soncini ("non so, a te sembra che il registro lessicale di 'tirare con la fionda' sia da saggio sociologico?"), Asia Argento ha definito "VERGOGNOSO quello che ha scritto,"

E l'ha incalzata in altri tweet.

In un secondo momento, Argento si è rivolta direttamente al New York Times linkando lo Storify:

e ha chiesto pubblicamente al quotidiano statunitense di rettificare l'articolo.

Al momento, il New York Times non ha ancora risposto alla richiesta.