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Tecnologia

Uno zoo senza gabbie dove gli animali non vedono le persone

In Danimarca stanno cambiando l'idea di zoo, invertendo il rapporto tra animali e uomini.

Il concetto stesso di zoo non potrà mai essere altro che ingiusto, e un'architettura scadente non può che rendere più difficile agli animali sopportare la prigionia e l'onnipresente sguardo delle persone dall'altra parte delle sbarre.

Sembra però che l'importante studio di architettura danese BIG abbia evoluto questo scomodo rapporto tra animali e uomini, presentando Zootopia, un innovativo progetto di ristrutturazione del giardino zoologico di Givskud, risalente agli anni '60, basato su un design avveniristico.

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Gli architetti hanno proposto di nascondere le biglietterie, i negozi di souvenir e i ristoranti al di sotto di una grande piazza centrale, e di sostituire le antiestetiche gabbie con un unico ambiente che la circondi passando senza soluzione di continuità dalla savana a boschi, fiumi e foreste in cui gli animali potranno muoversi liberamente. Diviso in tre zone, America, Asia e Africa, l'ambiente prevede dei punti di osservazione per i visitatori concepiti in modo da garantire un'elevata visibilità senza interferire con gli habitat, in modo che gli animali possano vivere in un'atmosfera più naturale possibile.

Nella presentazione del progetto, gli architetti di BIG hanno dichiarato: "Il primo e più importante compito della nostra professione è creare ecosistemi artificiali in modo che le nostre città siano in sintonia con il modo in cui vogliamo viverle. Dobbiamo assicurarci che queste città offrano sostegno a molte persone diverse tra loro, per estrazione sociale, livello economico, sesso, cultura, età ed educazione; in modo che possano vivere in armonia occupandosi dei propri bisogni individuali come del bene comune. E questa sfida in pochi posti è ardua come in uno zoo."

Il nostro sogno è creare un ambiente in cui gli animali possano vivere in relazione tra loro e il più liberamente possibile

I dettagli del sito, di oltre 100.000 ettari e la cui prima fase dovrebbe essere completata entro il 2019, sono ancora da definire, ma i progettisti hanno già anticipato tutta una serie di sistemi per nascondere la presenza umana agli animali, permettendo contemporaneamente di osservarli da un sentiero escursionistico o per mountain bike, oppure da un battello o dall'alto. Allo stesso modo anche i rifugi degli animali saranno mimetizzati nell'ambiente circostante, con capanne di bamboo per i panda, una distesa di risaie per gli elefanti, tane di rocce per i pinguini e alberi divelti per gli orsi.

"Il nostro sogno è creare un ambiente in cui gli animali possano vivere in relazione tra loro e il più liberamente possibile," dichiarano gli architetti. "Creare una struttura che possa ospitare utenti così diversi come gorilla, lupi, orsi e leoni, è un compito estremamente complesso. La speranza non è solo quella di soddisfare egualmente animali e visitatori, ma anche quella di imparare qualcosa che un domani possa essere trasferito nella giungla urbana. " Non resta che augurarsi che l'obiettivo venga raggiunto.

Immagine: BIG