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Tecnologia

La storia di drugs.com è la storia di internet

Chi possiede il dominio drugs.com?

Probabilmente non stupisce che un URL chiamato drugs.com abbia cambiato così tanti proprietari. È il mercato immobiliare di internet, un dominio che sarà digitato da chiunque, dagli adulti fino ai liceali fattoni. Quando abbiamo deciso di cominciare a investigare su chi si celasse dietro i migliori domini per siti internet, drugs.com è stata una scelta semplice e piuttosto immediata.

Oggi, drugs.com è una risorsa utile a recuperare informazioni su farmaci da prescrizione e per trovare news della Food and Drugs Administration e le ultime ricerche scientifiche in campo medico, ma questo è sola l'ultima tappa di un dominio internet che risale al 1998. In una qualche maniera, la storia di drugs.com è parallela a quella di internet, una storia raccolta in un singolo indirizzo.

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La storia comincia nei selvaggi e innocenti mesi precedenti all'esplosione della bolla del dot-com. Quelli erano bei tempi, gli anni '90. Tutti usavano le connessioni dial-up per entrare nelle chat room AOL. Le parole "Silicon Valley" portavano alla mente l'immagine di un gruppo di persone con la coda di cavallo che andavano a lavoro in bicicletta, e poi programmavano seduti su enormi pouf. I Tennessee Titans giocavano il Super Bowl, perdendo contro i St. Louis Rams (!)​ nel modo più drammaticamente di classe possibile, nonostante ciò, l'unica cosa di cui tutti riuscivano a parlare dopo la partita era quella pubblicità con una scimmia, una delle tante passate durante il Super Bowl, pagata da un sito internet orgoglioso di far vedere quanti soldi aveva appena sprecato.

Quindi penso si possa perdonare Eric MacIver, 21enne che ha abbandonato la Northern Arizona University, dopo la delusione conseguente all'aver venduto il dominio drugs.com per soli 823.456 dollari nel 1999. "Speravamo di poter arrivare a un milione, ma ci aspettavamo qualcosa tra i 750.000 e il milione," ​ha dichiarato a Wired.

MacIver, che ha celebrato i suoi 21 anni "con una notte in limousine in città," ha pagato per il dominio con l'intenzione di trasfomarlo poi in "una start up per la distribuzione di farmaci sul web," ma sembra si sia scoraggiato dopo aver scoperto che la vendita di farmaci è regolamentata da norme piuttosto limitanti. Gli anni '90, giusto?

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Drugs.com è stato poi venduto a un gruppo di investitori chiamati Venture Frog, che non ha mai sviluppato il sito oltre l'essere un portale per "​mandare il suo traffico attraverso il motore di ricerca GoTo.com," perché il team di Venture Frog ha preferito concentrare i suoi sforzi su Zappos.com.

Cavolo, ricordate Zappos? Wow. I primi anni 2000.

Comunque, dopo Zappos, Drugs.com si è ritrovato nelle candide mani di The Drugsite Trust, che è stato fondato da "un paio di farmacisti neozelandesi" che non hanno risposto a domande per la stampa.

L'obiettivo di diventare il più grande pusher di pillole su internet venne finalmente abbandonato. ​Come dichiarato nel 2002, il Trust messo in chiaro che il sito "è dedicato a fornire informazioni gratuite e neutre riguardo farmaci da bancone e da prescrizione; drugs.com fornisce la più grande guida farmaceutica professionale e di semplice lettura disponible online."

Il sito è comodo e bello da vedere, ​le sue informazioni sono tratte da database farmaceutici piuttosto noti, incluso l'Harvard Health Publications e lo Stedman's Medical Dictionary. Ha ottenuto ulteriore credibilità dopo ​una partnership con l'FDA annunciata nel 2010.

Sono finito sul sito dopo che l'ho visto apparire ​come fonte principale per una "testimonianza di un esperto" dello stato dell'Oklahoma, per giustificare l'uso del midazolam come anestetico in un cocktail per un'iniezione letale. Benché sia un'ottima fonte, non può essere l'unica.

Dal 1998, drugs.com ha viaggiato dalle terre delle speculazioni pre-crack del dot-com, fino alla crescita del vero internet commerciale, per poi finire a diventare una fonte fin troppo autorevole. Certamente, con un nome come drugs.com, il successo era garantito. Pets.com è un dominio che passerà di moda, ma le drugs no.

​Masters of their Domain è una rubrica che investiga su chi possiede domini internet popolari o interessanti, per vedere cosa ci stanno facendo.