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Afghanistan

L'esercito americano ha chiesto scusa per avere bombardato l'ospedale di MSF in Afghanistan

Lo scorso ottobre, un aereo militare americano ha bombardato un ospedale a Kunduz, uccidendo 42 persone e ferendone 37. Cinque mesi dopo, il nuovo comandante delle forze americane in Afghanistan ha visitato la città e ha chiesto scusa.
Foto via MSF

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Lo scorso ottobre, un raid aereo americano su un ospedale della città afghana di Kunduz - gestito da Medici Senza Frontiere (MSF) - ha ucciso 42 persone e ne ha ferite 37. Martedì, il nuovo comandante delle forze USA e NATO in Afghanistan ha visitato la città e ha chiesto scusa per il bombardamento.

"Come comandante, volevo venire a Kunduz personalmente e vedere di persona le famiglie e i cittadini, e chiedere profondamente scusa per gli eventi che hanno distrutto l'ospedale e causato la morte di personale sanitario, pazienti e famigliari," ha detto il generale John W. Nicholson. "Piango con voi per le vostre perdite e la vostra sofferenza, e umilmente e rispettosamente chiedo il vostro perdono."

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Nicholson, che ha assunto il ruolo di comandante in Afghanistan a inizio marzo, ha incontrato anche i parenti dei pazienti e degli operatori sanitari morti nell'attacco.

Lo scorso autunno i talebani hanno conquistato alcune parti di Kunduz nel corso di un'offensiva più ampia nel nord dell'Afghanistan. Il 3 ottobre, una piccola unità di soldati della Third Special Forces Group dell'esercito USA - formata da circa 35 uomini - è entrata in città al fianco di circa 100 soldati afghani.

Mentre le forze afghane combattevano con i talebani per il controllo della città, un aereo AC-130 ha iniziato a colpire l'ospedale di MSF — l'unica struttura sanitaria importante della città. L'attacco è iniziato intorno alle 2:15 del mattino ed è durato per più di un'ora.

Undici minuti dopo l'inizio dei bombardamenti, un funzionario di MSF ha cercato di contattare l'esercito USA e NATO per fargli cessare il bombardamento. MSF ha poi pubblicato un registro delle comunicazioni di quella notte, in cui figura anche un sms inviato da un funzionario NATO dopo aver ricevuto la notizia dell'assalto in corso: "Farò del mio meglio, sto pregando per tutti voi."

Leggi anche: MSF esige che gli Stati Uniti dicano la verità sul bombardamento dell'ospedale

MSF, che cura persone ferite su entrambi i fronti del conflitto, ha definito l'attacco un "crimine di guerra" e una "grave violazione del diritto internazionale." MSF ha detto che, anche se aveva fornito alle forze americane le coordinate GPS della struttura, l'edificio centrale - in cui si trovavano il reparto di terapia intensiva, il pronto soccorso e il reparto di fisioterapia - è stato "ripetutamente colpito con estrema precisione" dalle bombe per più di un'ora, "mentre gli edifici circostanti sono rimasti praticamente intatti."

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Subito dopo il raid sull'ospedale, il Pentagono ha rilasciato un comunicato in cui diceva che la distruzione dell'ospedale era un "danno collaterale" del bombardamento contro "individui che erano una minaccia" per le forze afghane situate "nelle vicinanze."

Il Pentagono ha ripetutamente cambiato la sua versione dei fatti nei giorni seguenti, affermandoinizialmente che il bombardamento era stato richiesto dalle forze afghane, poi ammettendo che gli ufficiali americani avevano ordinato il raid pur non essendo in grado di vedere l'ospedale. Le forze afghane hanno dichiarato diverse volte che l'ospedale era occupato da militanti, affermazione che MSF ha invece negato con forza.

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Il generale John F. Campbell, che era comandato delle forze USA e NATO al momento dell'attacco, ha dichiarato il 6 ottobre davanti al Congresso USA che l'attacco è stato un "errore" e ha promesso un'indagine approfondita. Il giorno successivo, il presidente americano Barack Obama ha chiesto scusa per il bombardamento.

L'indagine del Pentagono, resa pubblica a fine novembre, ha rivelato che il raid è stato un incidente "tragico ed evitabile," causato soprattutto da un errore umano. A seguito del raid, l'esercito americano ha preso provvedimenti nei confronti di almeno una dozzina di dipendenti, tra cui alcuni ufficiali — ma nessuno è stato ritenuto responsabile penalmente.

MSF, che ha perso 12 membri del personale e 10 pazienti nel bombardamento, ha definito insufficiente l'indagine interna del Pentagono, e sta facendo pressione per un'indagine internazionale.


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