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arte

Takahiro Iwasaki usa i capelli per ricostruire vecchi impianti industriali giapponesi

I capelli senza vita sono una perfetta metafora dell'atmosfera nelle centrali abbandonate.

L'artista giapponese Takahiro Iwasaki riuscirebbe a trasformare quella palla schifosa di capelli che vi intasa la doccia in una complicata scultura. In passato ha creato mappe topografiche con nastri isolanti, e ha ricreato modellini di Coney Island con della polvere e dei teli da spiaggia. Per la sua ultima mostra chiamata Out of Disorder ed esposta al Museo della città di Kawasaki lo scorso autunno, lo scultore ha scelto di reinventare paesaggi industriali usando capelli, fibre di tessuti e polvere—cioè materiali aridi e spenti che ben si adattano alla natura di una centrale elettrica in disuso.

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È interessante confrontare le mini sculture fuligginose e un po' tetre con le zone industriali reali, dato che l'atmosfera fredda e mesta delle centrali (pensiamo a Fukushima) e i capelli senza vita si assomigliano in qualche modo. L'artista si è ispirato ai luoghi colpiti dai raid aerei durante la seconda guerra mondiale, e ha usato come fonte le immagini di Google Earth. Iwasaki ha spiegato che il progetto voleva "scuotere la percezione dello spazio partendo da prodotti comuni" e produrre una manipolazione interessante dell'architettura storica. Sicuramente il passato è un elemento che si ritrova nei fragili capelli e nell'allusione ai paesaggi industriali giapponesi abbandonati o rasi al suolo.

Le sculture non sono più esposte, ma potete visitare il sito del Museo della città di Kawasaki per saperne di più sull'artista. E inoltre qui sotto trovate altre immagini di Out of Disorder:

h/t Beautiful Decay