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Tecnologia

L'embrione di una stella avvistato per la prima volta dagli astronomi

Degli astronomi hanno osservato la regione più interna di una stella nascente.
Immagine: ESO/L. Calçada

Per la prima volta nella storia, gli astronomi hanno potuto osservare la parte più interna di un sistema solare durante le prime fasi della sua formazione. I risultati, pubblicati questa settimana su Mothly Notices of the Royal Astrononical Society, rivelano le interazioni tra una stella in fase embrionale chiamata HD 100546 e un giovanissimo pianeta in formazione all'interno del disco protoplanetario della stella.

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Questo sistema è già affascinante di per sé, ma è anche un'analogia perfetta per studiare le origini del nostro sistema solare. Alla tenera età di soli dieci milioni di anni, HD 100546 è circa 1,000 volte più giovane del Sole, ma gli scienziati credono che sia destinata ad evolversi in modo simile alla nostra stella. In altre parole, HD 100546 fornisce agli astronomi l'opportunità di osservare i meccanismi alla base della formazione di un sistema solare, che a sua volta può darci qualche informazione su come si sia creato il nostro vicinato cosmico, la bellezza di 4.5 miliardi di anni fa.

"Grazie alle nostre osservazioni del disco gassoso interno al sistema HD 100546, iniziamo a comprendere le fasi primitive delle stelle che ospitano pianeti, in una scala che è paragonabile a quella del nostro sistema solare," ha dichiarato Rene Oudmaijer, co-autore dello studio.

Illustrazione del sistema HD 100546. Immagine: David Cabezas Jimeno/SEA

Oudmaijer e colleghi sono stati in grado di studiare il sistema HD 100546 in dettaglio grazie alla strumentazione del Very Large Temescope Interferometer (VLTI) in Cile. La struttura può ottenere immagini incredibilmente precise combinando le risoluzioni di otto diversi telescopi. Questo tipo di sensibilità era esattamente ciò che serviva al team per scrutare a fondo nel cosiddetto "sacco amniotico" della formazione di una stella e di un pianeta, rappresentato dal sistema HD 100546.

Considerata la grande distanza che ci separa dalla stella (325 anni luce), si trattava di una sfida simile al cercare di osservare una capocchia di spillo da 100 km di distanza," ha detto Oudmaijer.

Non solo i dati catturati dal VLTI hanno confermato che HD 100546 ha un pianeta di grandi dimensioni in formazione nella zona più interna del sistema, ma sono anche stati registrati nuovi dettagli riguardo il disco protoplanetario di gas e polvere che circonda la giovane stella. È incredibile a dirsi, ma questo disco si estende per il sistema nascente fino ad una distanza equivalente a dieci volte quella tra il Sole e Plutone.

Telescopi e strumentazioni sofisticate come il VLTI hanno messo a fuoco i misteri della formazione di un sistema solare più di quanto sia mai stato fatto. Grazie allo studio di una stella giovane e rara come HD 100546, gli astronomi non solo svelano i misteri dei sistemi alieni, ma mettono anche in prospettiva le origini del nostro stesso sistema.