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Un fattone professionista ci ha spiegato come fumare erba oggi

Mentre il mondo occidentale apre le porte alla marijuana medica, David Bienenstock ha pubblicato un libro in cui racconta la storia della guerra alla droga, gli interessi delle case farmaceutiche e cosa andrà perso nella legalizzazione.

La percezione della marijuana nel mondo occidentale sta cambiando: ormai in molti stati americani è legale l'uso medico. La pianta sta vivendo un vero e proprio rinascimento. In qualità di esperto ed ex prigioniero della guerra alla droga, ho assistito a quest'ondata di decriminalizzazione con gioia e stupore.

Ora che la marijuana sta diventando mainstream, David Bienenstock—ex editor di High Times, editorialista per VICE, producer di Bong Appétit—ha scritto How to Smoke Pot (Properly): A Highbrow Guide to Getting High. Parte dalle basi, per esempio come rollare se c'è vento, ma si pone anche interrogativi più forti, come il posto che occupa l'erba nella buona società dopo la fine del proibizionismo. Come tutti i fan, crede che l'erba sia un'alternativa meno pericolosa all'alcol e ai farmaci—ma solo se fumata nel modo giusto, e con il giusto atteggiamento. L'abbiamo chiamato per parlare del libro e dello stato della cultura della marijuana oggi.

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A un dispensario in Colorado. Foto per gentile concessione di David Bienenstock.

VICE: Cosa intendi per "modi sbagliati" in cui la gente fuma erba?
David Bienenstock: Il titolo è volutamente un po' catchy. Ma Bill Clinton aveva una borsa di studio a Oxford e non sapeva inalare, perciò forse tutti potrebbero avere bisogno di qualche consiglio. È importante sapere cosa significa davvero essere un supporter della cannabis in un momento in cui la società sta cambiando profondamente il modo in cui vede l'erba. Penso che la cultura underground abbia molto da insegnare, e che ci siano delle cose buone che devono essere tenute vive. I media hanno fatto passare il messaggio che ora che le grandi aziende e Wall Street hanno "legittimato" la marijuana, va tutto bene. Ma la marijuana non ha bisogno di legittimazioni—è una medicina potentissima, e una cosa sacra per moltissime persone.

Tra gli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta facevo lo spacciatore e mi sono beccato 25 anni di carcere per smercio di LSD. Cosa mi sono perso da allora al 2014, quando sono uscito di galera?
In Colorado puoi comprare marijuana legalmente in un negozio, ci paghi le tasse e lo fanno anche i cittadini più in vista, ma se passi il confine col Kansas e ti beccano a fumare marijuana, anche per uso medico, ti possono portare via i figli.

Quando ho cominciato a lavorare per High Times e mi occupavo di politiche sulla droga e società, era un lavoro deprimente. Scrivevo di persone la cui vita veniva rovinata senza motivo. Chiunque sappia qualcosa della marijuana sa anche che la guerra alla marijuana non ha davvero a che fare con la marijuana, ma col razzismo e l'oppressione e la necessità di tenere piene le carceri.

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Ogni persona intelligente che conosco sa dai tempi delle medie che proibire la marijuana è sbagliato. Il cambiamento di questi anni è stato causato da un lato dall'attivismo e dall'altro dalla ribellione di una comunità che era oppressa. Penso che chiunque abbia lottato per la cannabis sia stato parte di una delle più grandi azioni di disobbedienza civile del nostro tempo e della storia del mondo, e finalmente vediamo la vittoria a portata di mano.

Che ne pensi del recente studio secondo cui l'erba ti rende un perdente?
Ronald Reagan aveva detto, ho la prova definitiva che fumare anche solo una canna produce un danno al cervello pari all'esposizione a un'esplosione della bomba H. E ti farà questo e questo e questo, ti renderà impotente e ti farà venire il cancro ai polmoni. E tutto questo è stato smentito. Penso che studi come questo non siano credibili. La mia esperienza, negli ultimi 15 anni, ha dimostrato l'opposto.

Per esempio, non riusciamo a far fare uno studio che dimostri che la marijuana ha dei benefici sui soldati con il disturbo post-traumatico da stress, anche se ci sono moltissime prove. Bloccano tutte le ricerche, mentre se vuoi fare qualche studio del cazzo per dimostrare che la marijuana fa male ti riempiono di soldi.

La legalizzazione ha reso la marijuana meno interessante, dal punto di vista di uno che ne scrive o ne fa uso? Immagino che abbia perso un po' della sua mistica, no?
Da un certo punto di vista adoro la figura del "fuorilegge"—infrangere la legge che ritieni sbagliata. Non del criminale, ma del fuorilegge. Penso che le persone che infrangono le leggi con onore siano una parte importante di questo movimento di disobbedienza civile, ma conoscere persone che erano in carcere mentre io mi godevo una canna—come te—rende tutto meno divertente.

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Per me andrà tutto bene quando nessuno finirà in prigione per la marijuana, nessuno verrà arrestato per la marijuana e le minoranze non verranno prese di mira dalla polizia e dalle sue stronzate sulla guerra alle droghe. Stiamo facendo dei passi avanti, e dobbiamo continuare così.

Cosa ne pensi del dabbing? A uno vecchio stampo come me, sembra un po' troppo forte.
Penso che sia la stessa differenza che c'è tra bere birra e bere grappa. È la stessa sostanza, ma in una forma molto più potente, devi starci attento. Le persone che sono sotto col dabbing non sono fumatori occasionali, ma persone che fumano o ingeriscono moltissima cannabis.

Personalmente non penso che dovrebbe essere il primo approccio alla marijuana. Detto questo, se preferite le esperienze intense, è una scelta vostra. Solo, è importante tenere a mente che può essere molto forte. Come consiglio per chi ha appena cominciato, direi di cominciare dall'erba "al naturale".

Non hai paura che le classiche tecniche dei fattoni vadano perse in tutta questa abbondanza di cibo alla cannabis, vaporizzatori etc?
Penso che ogni cosa ha il suo posto. Fare Bong Appetit per Munchies, per esempio, è stato bellissimo, con tutti gli chef che ci cucinavano piatti meravigliosi e varietà d'erba costosissime. Ma mi fumo una tromba con te in un vicolo quando vuoi. Per me, va bene tutto. Non mi piace l'idea che i ricchi cambino la cultura dell'erba, che la rendano una cosa costosa ed elitaria.

Cosa ne pensi, invece, degli stati in cui le restrizioni sulla marijuana medica sono severissime?
La storia è piena di politici che non volevano apparire troppo "morbidi" riguardo al crimine o alle droghe leggere, ma ora la loro preoccupazione è di mostrarsi troppo compassionevoli e troppo proni a fornire medicine a chi ne ha bisogno. Il sistema in posti come New York non ha come fine aiutare il maggior numero di persone, ma evitare la "trappola" politica di essere considerati sordi ai bisogni dei cittadini malati, e dall'altra parte continuare ad aiutare meno persone possibile.

Cosa c'è nel futuro dell'erba?
L'erba è una minaccia per l'intera industria farmaceutica, dobbiamo tenerlo a mente. Se consideri quanti sono i farmaci che possono essere rimpiazzati dalla marijuana, e quanto potrebbe rimetterci l'industria farmaceutica, capirai che non molleranno l'osso senza combattere. Nessuno parla dei miliardi e miliardi di dollari che perderanno se la marijuana diventerà il farmaco numero uno, e di come sia questo il motivo per cui si cercano di limitare l'impiego e la diffusione della marijuana medica.

Puoi comprare il libro di David qui.

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