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Tecnologia

Come far crescere un pene artificiale

Gli scienziati che hanno prodotto vagine sintetiche si stanno preparando a regalarci la controparte maschile.
Immagine: Shutterstock

I peni sviluppati in laboratorio saranno disponibili per tutti gli uomini con anomalie o lesioni genitali nel giro di cinque anni, secondo un team di scienziati del Wake Forest Institute for Regenerative Medicine.

Se siete scettici sull'argomento vale la pena ricordare che i ricercatori in questione hanno già effettuato dei trapianti di vagine artificiali in donne nate con gravi malformazioni. Hanno inoltre ottenuto importanti risultati con altri organi creati in laboratorio, le loro credenziali in questo ambito, insomma, sono eccellenti.

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Detto ciò, la creazione di peni artificiali rappresenta una sfida davvero particolare, e non sorprende che l'approccio dell'istituto in questo processo sia a sua volta bizzarro e piuttosto ingegnoso.

Nelle sperimentazioni effettuate, i ricercatori hanno realizzato delle "armature" per il pene di alcuni conigli immergedo gli organi del donatore in un detergente per ucciderne tutte le cellule vive. Questo processo ha portato poi alla produzione di collagene che è stato poi unito a cellule contenute nel pene del coniglio ricevente. Questo pene realizzato in laboratorio è particolarmente ricco di cellule muscolari e endoteliali, fondamentali per l'erezione.

Le fasi del processo di realizzazione di tessuti stampati in 3D, secondo il paper del 2014 Nature Biotechnology. L'intera descrizione è disponibile online.

La coltivazione di cellule e la creazione di questa struttura richiede alcune settimane, ma alla fine i nuovi peni sono stati impiantati nel corpo dei conigli, che in breve hanno riconquistato le proprie abilità sessuali e riproduttive: 12 dei conigli nuovamente dotati sono stati messi in gabbiette con conigli femmine, e nel giro di un minuto hanno iniziato ad accoppiarsi, portando a quattro gravidanze.

"Le ricerche sui conigli sono state molto incoraggianti," ha affermato Anthony Atala, direttore dell'istituto in un'intervista al Guardian. Atala sta diventando un'icona del futuro dell'ingegneria biomedica, soprattutto in seguito alla sua conferenza TED del 2011 riguardo ai reni stampati in 3D. Atala è ottimista nei confronti della creazione di peni artificiali umani, che crede saranno disponibili nel giro di 5 anni, ma è consapevole del fatto che ci siano molte questioni da risolvere a riguardo.

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"Per far sì che siano realizzabili per gli esseri umani, abbiamo bisogno di molti altri dati riguardo la sicurezza e la qualità, dobbiamo dimostrare che i materiali utilizzati non siano tossici e dobbiamo scandire il processo di creazione in modo più chiaro."

Quando la pratica sarà disponibile per gli esseri umani, sarà un grande passo avanti nel campo del trapianto di genitali, che oggi sono affidate a protesi rivestite di pelle prelevata dal braccio o dalla coscia del paziente. Il processo elaborato dal Wake Forest Institutive, invece, utilizza cellule erettili del donatore, che permettono al ricevente di ottenere (o riottenere) genitali funzionanti e biologici.

Il trattamento sarebbe di grande aiuto per gli uomini con anomalie congenite o che hanno subito gravi lesioni (ed è questo il motivo per cui la ricerca ha ricevuto anche i fondi dello US Armed Forces Institute of Regenerative Medicine). Non potrà però essere usato per le donne che vorranno diventare uomini, perché il processo richiede l'estrazione di tessuto dal pene del paziente.

Tuttavia il trattamento sarà molto utile per i bambini con organi genitali non definiti: questa anomalia è spesso corretta con la rimozione dei genitali maschili, facendo sì che il bambino cresca come femmina: questa pratica comprensibilmente porta a serie complicazioni nel corso della vita. Il trapianto di peni artificiali in questi casi potrebbe essere molto utile.

"Immaginate essere un uomo dal punto di vista genetico o ma vivere una vita come donna," ha affermato Atala. "È un problema molto grave per cui speriamo il nostro trattamento possa essere utile."