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Tecnologia

Gli F-35 hanno talmente tanti bug da lasciare a terra l'intera flotta

Un rapporto del governo americano conferma che il sistema informatico dei caccia semplicemente non funziona.
Foto: US Air Force

La scorsa estate, il tenente generale Christopher Bogdan del programma ufficiale F-35 ha definito il sistema logistico del F-35 come "il cervello di questo sistema offensivo."

Tuttavia, nonostante i vari rimaneggiamenti, l'Autonomic Logistics Information System (ALIS) dei velivoli è talmente pieno di falle che i revisori del governo lo ritengono praticamente inutilizzabile. Ora, in una voltafaccia sorprendente, Bogdan sostiene che l'ALIS non è dopo tutto così essenziale, insistendo che gli F-35 possono volare anche senza il supporto del sistema per ben 30 giorni.

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I sostenitori degli F-35 amano chiamare questi aerei "computer volanti", come se questo fosse sufficiente a giustificare le centinaia di miliardi di dollari di spesa che hanno comportato. Lockheed Martin si è spinto persino oltre, pubblicizzandoli come "super-computer."

ALIS è il sistema informatico che ha lo scopo di diagnosticare i problemi meccanici, ordinare e tenere traccia delle parti di ricambio e guidare i team di manutenzione nelle riparazioni degli aerei. Inoltre, consente ai piloti di pianificare le missioni e di valutare le loro prestazioni a posteriori. O meglio, si suppone che sia in grado di farlo.

Finora, il software si è rivelato talmente difettoso che i team di manutenzione hanno cercato soluzioni alternative. In un'occasione, i manutentori si sono ridotti addirittura a masterizzare una grande quantità di dati su CD per inviarli attraverso una rete Wi-Fi civile.

Per funzionare, questi modelli di aereo dipendono completamente dalla tecnologia informatica e da milioni di righe di codice. Quindi il fatto che l'ALIS sia afflitto da bug e in ritardo di anni sulle tabelle di marcia è particolarmente preoccupante. Il Government Accountability Office ha appena pubblicato una relazione in cui conferma la segnalazione del POGO: i difetti di ALIS potrebbero lasciare a terra l'intera flotta.

Foto: US Air Force

I responsabili del programma respingono la gravità di queste conclusioni, ponendosi di fatto in una posizione incoerente con le loro stesse dichiarazioni precedenti. Infatti, quando, nel 2014, Bodgan ha testimoniato davanti al Congresso per illustrare i rinnovati obiettivi di sviluppo del Joint Program Office, aveva definito l'ALIS "una parte fondamentale del programma F-35."

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Inoltre, a partire dal 2015, l'assistente segretario della Marina, Sean Stackley, ha dichiarato che garantire "la reattività dell'ALIS e la tempestività delle informazioni da fornire ai manutentori e ai soldati è in cima alla nostra lista di priorità."

Sempre quest'anno, Bogdan aveva dichiarato che il sistema è "un software che regola quasi ogni parte del programma F-35."

Recentemente, invece, Stackley ha aggiunto che "l'ALIS deve ancora raggiungere il suo pieno potenziale. Dobbiamo pensare in grande se vogliamo ridurre i costi e aumentare la disponibilità operativa di questo aereo così complesso."

Per anni, i sostenitori degli F-35 hanno speso i soldi dei contribuenti americani per sviluppare questo elaborato sistema logistico, dicendo loro che altrimenti l'aereo non poteva volare. Le stime della Difesa stabiliscono che la spesa per l'ALIS si aggira intorno ai 16,7 miliardi di dollari (circa 14,7 miliardi di euro) dalla nascita degli F-35, anche se il report del GAO mette in dubbio l'accuratezza di questa stima, facendo notare che, "il DOD ha calcolato che i problemi nelle funzionalità dell'ALIS e lo slittamento del calendario, potrebbero portare a un aumento dei costi tra i 20 e i 100 miliardi di dollari (circa 17,5 e 88 miliardi di euro)."

Se il prezzo è talmente alto, sarebbe il caso di sapere con certezza se il sistema è veramente così necessario.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Project on Government Oversight. (H/T War Is Boring)