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Musica

Indagine sui genitori di piccoli fan di Violetta

Volevo capire cosa provano i genitori di piccole V-Lovers sottoposti a file lunghissime per autografi e concerti, così ho chiesto loro come si sentono.

A Natale ho avuto occasione di conoscere per la prima volta l'esistenza e la consistenza di questa giovane artista—protagonista di un telefilm omonimo per ragazzi—di nome Violetta, oltre che della sua cricca di co-protagonisti e dell'estesissimo e entusiastissimo popolo di giovani fan, i V-Lover, di cui fa parte anche la mia piccola cugina, anche se lei preferisce un altro personaggio della crew, che si chiama Francesca nella fiction e Lodovica Comello nella realtà ed è fatta così.

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Cuore matto

Nel contempo, mentre mia cugina mi mostrava l'instagram di Lodo (dopo il quale sono fan anche io dal momento che la ragazza è ultrasgnacchera) guardavo attentamente mio zio, fresco di fila chilometrica in libreria per accaparrare un autografo della Comello alla figlia, e a cui qualche giorno più tardi sarebbe toccato accompagnarla al concerto di Violetta. E da quel momento (in realtà da quando ho visto questo articolo, ma la storia è romanzata) mi è balzata alla mente l'ipotesi di sondare il terreno su come vengano percepiti questi fenomeni in particolare dalle due differentissime parti di fanbase presenti ai loro show. Così ho contattato Erica e Paolo, entrambi genitori di piccole (8 e 10 anni) fan di Violetta and friends, all'una è toccata solo la sevizia per l'autografo di Lodo, all'altro il superconcerto di inizio anno al Forum di Assago. Certo che mio zio è proprio il più sfigato di tutti.

In ogni caso, grazie al dialogo cui ho assistito tra questi due miei amici genitori (entrambi appassionati, davvero, di tutt'altra musica) ho capito l'amore e la tenerezza di andare a una roba di cui non te ne batte una bega (grazie mamma per quelle volte che ti ho portato in covi improbabili puzzolenti dopo cinque ore di coda al freddo) ma ho capito anche che alla fine Violetta è il male minore.

Io: Vorrei premettere che sono seriamente scientificamente interessata all'argomento. Soprattutto perché mi dispiace perdermi fette di mondo solo perché non sono della generazione giusta, e in generale fenomeni di massa come questi a me interessano e soprattutto mi interessa la percezione dell'elemento esterno in contrasto con la percezione di chi "ci è dentro" come in questo caso i nostri giovani parenti.

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E: Per quel che riguarda mia figlia, lei è molto fan anche dei 1D, ma qui siamo ad un altro livello… Cioè loro alla fine sono una boyband, tutti ragazzini carini e bla bla. Oltretutto lei dice anche che nella sua classe in molti sono Peppa Pig, ma lei quelli li considera degli sfigati, o meglio dei bambini "piccoli".

P: Mia cara siamo allo stesso livello. La mia pensa la stessa cosa di Peppa Pig e Peppapigisti. E ama follemente gli 1D. Sarà che sentono l'influenza intellettuale dei genitori? Che dire? Io non sarei mai andato a vedere Violetta, però, se devo essere sincero, non mi sono annoiato. I ragazzi ballano e cantano davvero, musica dal vivo ben suonata, sceneggiatura della madonna (oh ragazzi, Walt Disney!). Per quanto riguarda One Direction, a me ricordano terribilmente i Beatles di Help!, che nel 1965 un cugino grande di un mio amico ci portò al cinema a vedere. A parte i pezzi, che tutt'ora sono nel mio cuore, mi colpì l'assurdo elevato a norma, che per quei tempi era pazzesco. D'altronde il regista era Richard Lester…

Comunque se proprio vogliamo vederci del positivo io ce l'ho portata perché conosco l'emozione di vedere cantare dal vivo dai protagonisti le canzoni che canti a memoria tutti i giorni. Sarà, ma mia figlia ha orecchiato persino la lingua spagnola, perché il caso vuole che la sua insegnante di inglese sia padrelingua inglese e madrelingua argentina o giù di lì. Inoltre ci svegliamo e ci addormentiamo con lei che canta e questo addolcisce notevolmente il mio cuore tristanzuolo. A questo aggiungiamo poi che si è iscritta al corso di musica della banda del paese.

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Lo so, sto cercando tutti i buoni motivi, che poi significa cercare scuse, ghignerebbero sempre le capre grandi, ma in fondo a me da piccolo, che amavo i Beatles e gli Stones, e poi i Ten Years After, David Bowie, Led Zeppelin, gli Who, Frank Zappa eccetera, i miei e i reazionari dicevano la stessa cosa, che erano fenomeni commerciali, costruiti a tavolino e così via. Di costruiti a tavolino c'erano soltanto i Monkees, che tra l'altro erano protagonisti anche loro di un serial televisivo omonimo. Ai concerti, siccome non sapevano suonare, facevano finta e nel backstage c'era qualcun altro che suonava per loro. Per una tourneé ci fu anche un certo Jimi Hendrix…

Violetta e gli amici in Piazza Duomo a Milano.

E: Con l'altro mio figlio son stata molto "nazista", nel senso che gli facevo ascoltare quello che dicevo io, lo portavo a vedere Kaurismaki a 10 anni, e di fatto lui mi cazzia di brutto perchè concedo a sua sorella di ascoltare e fare quello che le pare… In realtà a me diverte molto e lascio che lei faccia e ascolti un po' quello che le pare.

Ed anche quando sono andata a farmi fare l'autografo dalla famelica Comello, alla fine è stata una mia idea, e, nonostante le 3 ore passate in coda, mi son divertita o quasi. Cioè mi incuriosiva che tutte queste bambine, a dire il vero leggermente più grandi di mia figlia, avessero questa passione sfegatata per Violetta.

Cioè non si tratta solo delle canzoni,ma anche della storia .. personalmente mi son detta che è per via di tutti questi intrecci amorosi, il glamour che dà l'idea di essere in una scuola dove si canta e balla, e in questo credo che i sudamericani ci sappiano davvero fare. Di fatto ci sarà un motivo per il quale sui canali dedicati, quello che passano sono in genere questi telefilm che vengono da lì, vedi Graci etc.

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P: Per quanto riguarda le boy band, vorrei dire che si tratta di un fenomeno relativamente nuovo: i Beatles quando hanno cominciato ad essere famosi avevano 20, 20, 18 e 17 anni. Ma famosi a livello mondiale! Dunque… Pete Towshend a Woodstock aveva 24 anni, ma "Tommy" l'ha scritta tutta da solo a circa 21. Ora si enfatizza di più la giovane età, forse perché c'è più mito della longevità, e essere giovani, al contrario di allora, per i vecchi (che sono quelli che hanno i soldi e comprano i biglietti ai figli o i dischi eccetera) è un aspetto positivo. Ce ne sono come me che suonano il rock e tutto il resto un po' brizzolati (parecchio). Allora i vecchi erano "seri" e i giovani dei perdigiorno, quindi forse non valeva la pena di insistere sull'aspetto anagrafico, da un punto di vista commerciale poteva essere controproducente. I giovani di allora sono quelli come me, che hanno conservato quell'animo.

Comunque la Comello è simpaticissima, e, per la cronaca, ha 23 anni.

E: Comunque, parallelismi tra Beatles e 1D li ho fatti anche io: soprattutto quando ho visto il documentario e come si comportavano le ragazzine mi venivano in mente quei vecchi video dei Beatles e delle fans.

Ma tornando a Violetta, al concerto l'età media secondo te qual era? E quante persone ci saranno state?

P: Dunque, con ordine. Età media delle (e dico "delle" perché pare che ai maschietti glene frega una seppia) fans sui 10 anni. Genitori, molti palesemente babbi separati che cercavano di conquistare qualche punto con le figlie. Persone presenti a occhio 5.000, tutti presi i posti da 250 Euro.

Quindi, contrariamente alle mie aspettative, questo campione di genitori, nonostante tutto, crede ancora nella musica e nel futuro dei giovani. Paolo ha anche un programma su tvspentaontheradio, ogni mercoledì dalle 18,30 alle 20,00, che si chiama "bei tempi, tempi brutti, tempi strani". Ora io ho capito un po' di più di Violetta, no non è vero, ma quantomeno mi inquieta un po' di meno, forse perché mi sono astenuta dall'indagare l'infinito universo dei suoi gadget, tra cui, mi dice Erica, "si son inventati delle carte che funzionano con quella roba di riconoscimento per gli iPhone… Tu la passi lì e la carta come per magia ti fa accedere a canzone mini giochi etc. Costo che va dai 3 si 3,50 euro a seconda dell'edicola".

Povero mondo.

Segui Violetta su Twitter: @violetta_W_