Identità

Un po' di persone raccontano le rivelazioni fondamentali avute sotto psichedelici

Certe volte, un trip ti cambia davvero la vita.
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Image: Helen Frost

Gli psichedelici hanno il potere di cambiarti la vita. Certo, hanno anche il potere di trasformare il tuo gatto in un sasso, ma quando capita di avere una vera rivelazione da psichedelici, gli effetti possono essere trasformativi.

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La maggior parte dei politici nel mondo è convinta che ogni singola droga ricreativa sia il male—o una “piaga tossica” per la società, per usare le parole del primo ministro inglese Boris Johnson—ma la comunità accademica sta studiando con interesse sempre maggiore il potenziale terapeutico degli psichedelici. Molte ricerche hanno esplorato l’efficacia della psilocibina nel trattare la depressione, altrettanto una serie di esperimenti con il DMT nel Regno Unito. Uno studio in particolare ha scoperto che persino i cosiddetti “bad trip” offrono alle persone “intuizioni capaci di cambiare la vita.”

A essere onesti, comunque, chiunque assuma psichedelici (funghetti, LSD, DMT, etc.) per ragioni ricreative può dirvi la stessa cosa gratis—quindi abbiamo parlato con alcune persone delle rivelazioni più importanti che hanno avuto durante un trip. Alcuni dei loro nomi sono stati cambiati per proteggere le loro identità.

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Chomsky, 23: ‘Sei davvero solo un puntino nel cosmo infinito’

Ero a uno shroom bar nelle Filippine che faceva dei frullati di funghetti e per sbaglio ne ho ordinato uno doppio. Ho assunto una dose doppia rispetto a quella raccomandata per la maggior parte delle persone, figuriamoci per qualcuno che non ha mai provato i funghetti nella sua vita—o qualsiasi altro psichedelico.

Ho deciso di farmi una passeggiata nella foresta da solo e ho trovato una piccola montagnetta di terra su cui sedermi e guardare gli alberi. A quel punto ho provato la cosiddetta “ego death” (o morte dell’ego), che in pratica consiste nel perdere completamente la percezione di sé. Pensi a te stesso come qualcosa del tutto insignificante nel grande schema dell’universo e del tempo. Potresti essere la persona più famosa del mondo, ma in un milione di anni nessuno saprà chi sei stato. Sei davvero solo un puntino nel cosmo infinito. Questa è stata la rivelazione più importante che ho avuto.

Sumiyah, 24: ‘Ho pianto come una bambina’

Ho preso una pasticca di psilocibina che mi aveva venduto un compagno di corso durante il mio secondo anno di università. Il trip mi ha fatto capire che non mi conoscevo abbastanza come persona per lasciar entrare qualcun altro—probabilmente perché avevo solo 20 anni—e che nessuno dei miei amici mi conosceva davvero.

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Ho pianto come una bambina, ma penso che mi abbia aiutato tanto a prendere decisioni importanti su chi volessi essere e come volessi mostrarmi alle persone, cosa che mi ha portata a essere più sicura di me e meno preoccupata di non piacere alle persone.

T, 22: ‘Gli ho detto che non volevo mai più vederlo né sentirlo’

Ho iniziato una relazione con un tipo quando avevo 17 anni. Aveva queste idee su come una donna “dovrebbe” essere—cose estreme tipo “non deve mostrare le braccia scoperte, deve essere timida e modesta,” e così via. Era estremamente misogino. Io ero ingenua e vulnerabile, perciò tante delle cose che diceva mi restavano impresse.

Poco dopo il mio 20esimo compleanno, ho ricevuto un messaggio da una ragazza con cui andavo alle superiori, che diceva di voler andare ad Amsterdam. Abbiamo deciso di partire insieme e il secondo giorno abbiamo preso i tartufi. [Mentre ero nel trip], per caso mi sono guardata allo specchio e ho pensato: "‘valgo molto più di quanto mi sono convinta di valere e sono capace di tantissimo.’ Avevo perso un pezzo enorme della mia personalità perché cercavo di abbassare i toni per qualcun altro.

Quando sono tornata a casa, dopo sette giorni di silenzio, abbiamo parlato e gli ho comunicato che non volevo mai più vederlo né sentirlo. L’universo mi aveva mandato un segno durante la mia esperienza psichedelica, , o perlomeno mi sentivo così.. Avevo capito, finalmente, che avevo sopportato tre anni di abusi e avevo ancora una vita intera da dedicarmi.

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Georgie, 21: ‘Mi ha fatto smettere di prendere sul personale il fatto che le persone entrino ed escano dalla mia vita’

Qualche anno fa ho preso un acido. Non ero certo fosse una buona idea, perché mancava poco all’inizio dell’università ed ero molto nervoso. Le persone dicono che è meglio farsi di psichedelici quando stai bene emotivamente. Eppure, anziché ingigantire i timori che avevo, l’acido mi ha rilassato tantissimo rispetto al pensiero del cambiamento.

Ricordo che ero circondato da amici e amiche e pensavo quanto fosse bello averli tutti intorno a me. Ha cambiato radicalmente la mia prospettiva sulle amicizie—vanno e vengono e va bene così.

Le persone possono offrirti una quantità incredibile di sostegno e amore, ma di rado è per sempre. Mi ha fatto apprezzare profondamente ciò che i miei amici hanno fatto per me. Ha ridotto le preoccupazioni costanti che provo su come e quando questo periodo felice finirà. Mi ha fatto smettere di prendere sul personale il fatto che le persone entrino ed escano dalla mia vita.

Lydia, 20: ‘Ora sono molto più sicura di me’

La secondo volta che mi sono fatta un acido è stato incredibile. La pandemia era nel suo momento peggiore e io ero piuttosto giù di corda. Sono andata con un gruppo di amici e il mio ragazzo su una collina, ed è stata una giornata bellissima. Il COVID ci faceva sentire in trappola, come se stessimo sprecando gli anni migliori della nostra vita.

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Avevo grossi problemi di autostima in quel periodo. Ma quel giorno sulla collina con i miei amici mi ha fatto comprendere che sono chi sono per una ragione—se fossimo tutti uguali, la vita sarebbe una gran noia.

Mi ha anche fatto smettere di essere così negativa: in passato ero stata stronza e pronta a giudicare tutti senza ragione, soprattutto persone che non conoscevo. Ho pensato a lungo al perché mi comportassi così e ho capito che la ragione era la mia bassa autostima e insicurezza. Non lo faccio più ora e sono molto più sicura di me.

Benjamin, 20: ‘Mi ha fatto sentire decisamente più amato’

È stata la seconda o terza volta che fumavo il DMT. Mi sono rannicchiato sul letto in posizione fetale e una squadra di piccoli elfi meccanici ha iniziato a lavorare sul mio corpo. Mi passavano vicino all’orecchio e bisbigliavano frasi molto positive tipo “Sei oggetto di amore e di cura.” Mi ha fatto sentire così tanto calore dentro.

Di tutte le volte che ho preso degli psichedelici, credo che questa sia stata la più significativa. Ha dato forma a tante cose vissute nell’ultimo anno, nonostante lo stress. Mi ha fatto sentire decisamente più amato, più solido e molto più a mio agio nello spazio che occupo.