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Tecnologia

Apple e Samsung sono indagate dall’Antitrust per obsolescenza programmata

L'accusa dell'Autorità Garante è di "pratiche commerciali scorrette nei confronti della società."
Giulia Trincardi
Milan, IT
Immagine via: Flickr/Peter Werkman

Il 18 gennaio, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) italiana ha pubblicato sul suo sito un comunicato stampa, annunciando l’avvio di procedimenti contro Apple e Samsung, accusate di “pratiche commerciali scorrette nei confronti della società.”

Nello specifico, l’AGCM ha riscontrato un conflitto tra la presunta obsolescenza programmata dei dispositivi smartphone venduti dalle due grosse aziende tech e gli articoli 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo.

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“I professionisti avrebbero posto in essere una generale politica commerciale volta a sfruttare le carenze di alcuni componenti per ridurre nel tempo le prestazioni dei propri prodotti,” si legge nel comunicato, “e indurre i consumatori ad acquistare nuove versioni degli stessi; sarebbero stati, altresì, proposti ai clienti aggiornamenti software dei propri telefoni cellulari senza segnalare le possibili conseguenze dello stesso aggiornamento e senza fornire sufficienti informazioni per mantenere un adeguato livello di prestazioni di tali dispositivi, promossi ed acquistati per le loro specifiche ed elevate caratteristiche tecnologiche.”

Per quanto il comunicato non faccia riferimento a modelli e software specifici, la notizia dell’avvio dell’indagine arriva nel pieno del dibattito su obsolescenza programmata e diritto alla riparazione, dove politiche nazionali e internazionali entrano in inevitabile conflitto.

A settembre 2017, quando è stata chiamata a difendersi da una class action di cittadini USA relativa ai guasti prematuri di migliaia di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Apple ha dichiarato in tribunale che il tempo di vita previsto per uno smartphone è di solo un anno (come conferma la garanzia del prodotto, mentre i contratti di utilizzo sono di due e le previsioni dell’Environmental Report della stessa Apple parlano di tre).

Samsung, a sua volta — seguendo l’esempio di Apple e di molte altre aziende —, ha deciso di sigillare la batteria nelle ultime generazioni di smartphone Galaxy, riscuotendo un numero consistente di critiche da parte degli utenti, i cui telefoni si scaricano troppo rapidamente dopo un solo anno dall’acquisto.

I procedimenti dell’AGCM sono stati avviati “ad esito di segnalazioni di consumatori e di un’attività preistruttoria svolta d’ufficio,” si legge sempre nel comunicato. Nel frattempo, Apple sta affrontando un’indagine simile anche in Francia — dove l’obsolescenza programmata è illegale.