Tecnologia

Questa estensione vuole fottere l’algoritmo dei suggeriti di Pornhub

Quando guardi un porno sui siti per adulti più frequentati non sei mai veramente solo. Con te c'è sempre un algoritmo molto, molto invadente.
Riccardo Coluccini
Macerata, IT
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Immagine: screenshot via pornhub.tracking.exposed; composizione: Motherboard

Ogni volta che guardiamo un porno online, con molta probabilità, siamo convinti di essere da soli in compagnia del nostro schermo, concentrati a soddisfare i nostri piaceri più intimi. In realtà, dall’altra parte dello schermo, c’è un algoritmo che sta costantemente affinando i suoi ingranaggi per suggerirci i contenuti—a suo avviso—più adatti a noi.

Il progetto pornhub.tracking.exposed vuole distruggere questa esperienza esclusivamente individuale e spogliare questi ingranaggi segreti, mostrando per una volta come l’algoritmo di suggerimento di Pornhub sia uno dei soggetti più importanti—e pericolosi—nella definizione e costruzione della nostra sessualità.

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Homepage di potrex. Screenshot dell'autore

Guardare porno online è un’esperienza di dominio algoritmico della nostra sessualità. I suggerimenti dei video possono trasformare la nostra percezione dei corpi e delle loro interazioni, guidando le nostre preferenze e reiterando strutture di controllo patriarcali. Se l’algoritmo, per ragioni a noi sconosciute, suggerisse sistematicamente più fellatio che cunnilingus saremmo chiaramente di fronte a una distorsione del piacere sessuale.

Secondo le statistiche pubblicate da Pornhub stessa, le donne ricoprono circa il 32 percento degli utenti della piattaforma, un dato apparentemente in aumento rispetto a statistiche precedenti. Ad ogni modo, gran parte dei contenuti resta costruito su un ideale genericamente maschile ed eterosessuale di pornografia, mentre esistono community su Reddit in cui donne si scambiano porno diversi da quelli mainstream.

Tutto questo avviene quasi inconsciamente mentre continuiamo a cliccare sul prossimo video suggerito.

Pornhub, ha spiegato a Motherboard una delle ricercatrici del progetto durante l’evento di lancio tenutosi lo scorso 20 novembre a Zagarolo, è uno dei siti più grandi e importanti per quanto riguarda la personalizzazione e l’utilizzo dei dati degli utenti.

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Immagine: screenshot dell'autore

“Possiamo parlare in un certo senso di pornografia dei dati,” ha spiegato la ricercatrice, poiché Pornhub è in grado di generare un valore aggiunto per la propria piattaforma grazie a quelle semplici infografiche che producono in occasioni di eventi importanti.

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Quando, per esempio, il popolare videogioco Fortnite è collassato in un grosso buco nero, è uscita subito l’informazione di un picco di ricerche su Pornhub; ogni anno abbiamo le statistiche sulle categorie di video preferite da ogni nazione, e appena Facebook e Instagram non funzionano, ci viene ricordato puntualmente che gli utenti si riversano sul sito di contenuti per adulti.

Pornhub è una delle varie aziende gestite da MindGeek, un nome tutto sommato innocuo e sconosciuto, se non fosse che detiene una grossa fetta dei siti di porno online—fra cui RedTube, YouPorn, e GayTube. MindGeek gestisce anche una piattaforma pubblicitaria, TrafficJunky, che raccoglie dati degli utenti che visitano Pornhub e altri siti per adulti per garantire la “pubblicità giusta davanti agli occhi del consumatore giusto per il tuo prodotto."

Se da un lato c’è una forma di trasparenza sui dati analizzati e pubblicati nelle infografiche, dall’altro, quando si tratta di capire in che modo funzionano gli algoritmi che selezionano i video suggeriti per noi, la questione diventa molto più oscura.

È per questo che i ricercatori di pornhub.tracking.exposed hanno lanciato un’estensione per Chrome, Brave, e Firefox che permette di studiare ed analizzare gli effetti di questo algoritmo di personalizzazione attraverso la raccolta e il confronto delle esperienze individuali che gli utenti di Pornhub ricevono.

La categoria “Japanese” include circa 30.000 video, ma è tra le più suggerite—a differenza di “Transgender”, che contiene lo stesso numero di video, ma viene suggerita meno frequentemente

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L’estensione prende nota del video che stai guardando e di tutte le categorie di video che vengono suggeriti: nello specifico, raccoglie informazioni su titolo e tag del video e su chi l'ha caricato su Pornhub. Così da permetterti di tenere traccia dell'idea che ha l’algoritmo dei tuoi gusti.

In questo modo, spiega la ricercatrice, possiamo studiare e visualizzare come i video cambiano nel tempo, in base all’area geografica o per colpa di altre variabili.

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Immagine: screenshot dell'autore

Si può quindi analizzare, ad esempio, come categorie che contengono un numero ridotto di video vengano suggerite in modo differente agli utenti. La categoria “Japanese” include circa 30.000 video, ma è tra le più suggerite—a differenza di “Transgender” che contiene lo stesso numero di video, ma viene suggerita meno frequentemente. Per capire quali variabili entrano in gioco è però necessario mettere in piedi esperimenti ad hoc che sono resi più facili da questa estensione.

Un’altra possibilità che sarà offerta in futuro dall’estensione—al momento è ancora in fase di ultimazione—è quella di comparare i video suggeriti a diversi utenti, trasformando così l’esperienza in una vera e propria forma di partecipazione e confronto collettivi.

In questo modo possiamo scoprire come le categorie suggerite per uno stesso video possono essere completamente diverse fra due utenti.

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Immagine: screenshot dell'autore

Un altro tipo di analisi sperimentale è quella che valuta l’influenza dei cosiddetti hot video sull’algoritmo di personalizzazione—il video che guardiamo per ultimo prima di chiudere Pornhub poiché abbiamo probabilmente raggiunto l’orgasmo.

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Si possono quindi effettuare esperimenti per vedere come i video suggeriti nella homepage cambiano a seconda dell’ultimo video visto la volta prima.

Chi installa l’estensione ha il pieno controllo sui propri dati: possono essere rimossi, scaricati, oppure condivisi per scopi di ricerca, grazie a una chiave crittografica unica e generata per ogni utente che ne attribuisce l’identità e garantisce l’accesso.

Porhub, ha spiegato la ricercatrice, si trova in una posizione di quasi-monopolio, e dovremmo riconoscere il grande impatto che può avere nel modellare la percezione della pornografia.

Così come siamo preoccupati per l'algoritmo di personalizzazione di YouTube, dovremmo cominciare a chiederci quali saranno le conseguenze degli algoritmi di Pornhub sul nostro immaginario. Pornhub.tracking.exposed rientra in un progetto più ampio, tracking.exposed, che vuole offrire degli strumenti accessibili a tutti per analizzare l’influenza degli algoritmi sulle nostre vite. Al momento ci sono estensioni per analizzare gli algoritmi di Facebook e YouTube.

In una slide della presentazione, la ricercatrice ha citato un passaggio dal Manifesto Cyborg di Donna Haraway: “Il sesso, la sessualità e la riproduzione sono gli attori principali dei sistemi di miti alto-tecnologici che strutturano il nostro immaginario di possibilità sociali e personali.”

Abbandonarci acriticamente nelle mani degli algoritmi potrebbe esserci fatale.

Disclaimer: L’autore di questo articolo collabora come volontario con il progetto tracking.exposed.

Segui Riccardo su Twitter: @ORARiccardo