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Tecnologia

Questo algoritmo capace di fare a maglia ruberà il lavoro alle nonne

Se hai sempre sognato di fare una tutina in maglia al tuo cane, ma hai zero manualità, un gruppo di ricercatori ha la soluzione per te.
Giulia Trincardi
Milan, IT
Immagine via: GitHub

La grande produzione dei capi di maglieria lavorata è affidata da decenni a macchine industriali controllate a computer. La digitalizzazione delle istruzioni date a una macchina che deve fabbricare N numero di maglioni, cuffiette calzette e quant'altro, ha sicuramente semplificato il processo (soprattutto rispetto a quando era svolto solo da esseri umani), ma parti di esso — come quella di progettazione — restano ancora relegate al lavoro manuale di designer ed esperti del settore, che sono anche gli unici ad avere accesso ai tool meccanici specifici per compierle.

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Se produrre oggetti di maglieria bizzarri è il vostro sogno nel cassetto e siete tristi di non aver ereditato la manualità miracolosa di vostra nonna — o il tempo e la devozione necessaria a realizzare qualcosa che non sembri un ammasso di morbido vomito —, niente paura: c'è una soluzione.

Nel tentativo di rendere più open-source la progettazione di vestiti e accessori in filato, un gruppo di ricercatori del Textile Lab dell'Università di Carnegie Mellon ha infatti messo a punto il primo approccio completamente computerizzato, "che trasforma mesh 3D, create da software di modellazione tradizionali, direttamente in istruzioni per una macchina per maglieria controllata a computer," si legge nell'introduzione dello studio, intitolato Automatic Machine Knitting of 3D Meshes e pubblicato in pre-print su GitHub.

Nonostante l'industria faccia già uso di software di design appositi, si legge nel paper, i template a disposizione sono basilari e qualsiasi modello più complesso richiede una fase di progettazione e/o di rifinitura manuale. I ricercatori del Carnegie Mellon hanno sviluppato un algoritmo in grado di tradurre quasi qualsiasi mesh 3D — leggi: una forma digitale complessa fatta di poligoni triangolari — in istruzioni per le macchine da maglieria, consentendo, così, la produzione di rivestimenti in maglia non-standard.

Tra gli esempi che i ricercatori hanno inserito nel paper ci sono coniglietti, orsacchiotti, svariate creature astratte — evidentemente progettate per testare le capacità del software e non per valore estetico — e salvagenti a forma di papera (perché chi non vorrebbe mettere una tutina in maglia filata alla propria già imbarazzante ciambella da spiaggia).

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Immagine del processo di traduzione della mesh 3D in istruzioni per la macchina da maglieria. via

Le macchine da maglieria sono simili alle stampanti 3D, "ma, per ora, non hanno goduto della stessa popolarità," si legge nel paper. "Crediamo che questo problema derivi dalla mancanza di software di facile utilizzo e di consumer-hardware," aggiungono i ricercatori, concludendo che "[il nostro sistema] rappresenta un passo fondamentale per spostare la produzione della maglieria a macchina dalle tecniche industriali a una tecnologia disponibile per tutti."

Come sottolineano loro stessi, esistono progetti hardware recenti volti a colmare questo divario tra grande industria e produzione consumer, come Kniterate — una macchina da maglieria consumer finanziata su Kickstarter nel 2017 —, o l'esperimento open-source controllato con Arduino OpenKnit.

Ora, con il tool messo a punto dai ricercatori, tutto ciò che c'è da fare per mettere un maglione alla vostra papera-salvagente è imparare le basi della modellazione 3D.

Segui Giulia su Twitter: @JulJackalope