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Tecnologia

Gli scoiattoli sono il peggior nemico delle reti elettriche

CyberSquirrel1 è l'organizzazione che si occupa di monitorare tutti i danni causati nel mondo a infrastrutture da animali come... Gli scoiattoli.
Giulia Trincardi
Milan, IT
Magari imparare ad amare i piccioni è una questione di apertura mentale. via

Durante i due anni passati in un ameno paese scandinavo, ho imparato molto sulla relatività culturale. Ciò che per un paese funziona in un modo, per un altro funziona in modo completamente diverso. Ciò che in una cultura è percepito come piacevole, può essere percepito in tutt'altro modo in un'altra cultura. E la cosa non vale solo per i costumi sociali e alimentari, ma anche per gli animali.

Animali comuni come colombi e scoiattoli, nella nostra percezione, possono infatti passare da bucolici a criminali nel giro di un confine di stato. Cyber-criminali, per la precisione.

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Nel paese in cui vivevo io, per esempio, i colombi—altrimenti detti: piccioni—erano considerati animali carini, relativamente rari da vedere e per questo ospiti graditi di ogni giardino. È lì, in Scandinavia, che ho visto per la prima volta un maglione con ricamato sopra un piccione. Non un'aquila, non un pavone, non un gufo. Un piccione; e la cosa mi è sembrata inverosimile, perché, per la percezione che ne avevo io, un colombo era l'ultima bestia che avrei pensato di vedere sfoggiata come un stemma araldico sul petto di un giovane scandinavo.

Quando ho visto un'amica danese inveire malamente contro una gazza ladra, lamentandosi dei danni che quegli animali—a mio avviso molto graziosi—causano a piante e nidi altrui, la verità mi ha colpita come una puntuale merda di uccello. Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che non crea danni e disagi in modo sistematico. A Milano i piccioni sono considerati una piaga per via del loro sovrannumero e delle piazze ricoperte di guano. Ma questa percezione non è, chiaramente, intrinseca al colombo in sé.

Questo stesso buffo relativismo colpisce in altre parti del globo anche un'altra bestiola: lo scoiattolo. Quello che per noi è un animale proprio di boschi e parchi naturali, schivo e timido al punto che vederne più di un guizzo di coda è una vittoria, per gli abitanti degli Stati Uniti e di buona parte del nord Europa é invece sinonimo della più estesa operazione di crimine organizzato della storia, dedita alla manomissione della rete elettrica in modo recidivo.

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A conferma dell'endemicità di queste attività, un sito chiamato CyberSquirrel1 tiene il conto di ogni cavo elettrico sabotato negli ultimi trent'anni da scoiattoli e, in percentuale minore, dei danni causati da altri animali teppisti come uccelli, procioni, tassi, scimmie e serpenti—a seconda della posizione geografica la fauna criminale ovviamente varia.

"put a plastic owl in your substation, a week later a squirrel has eaten off it's head and using its body as a nest

CyberSquirrel26 Dicembre 2015

Quando un'amica mi raccontò del suo viaggio negli USA anni fa, mostrandomi, tra le altre cose, le foto degli scoiattoli che mangiavano dalle sue mani, provai una certa invidia e uno spropositato istinto affettivo inter-specie. Accarezzare un morbido e tenero scoiattolo mi sembrava una delle esperienze più piacevoli che la vita avesse mai deciso di negarmi.

Eppure, mi spiegò lei, nutrire e accarezzare gli scoiattoli negli Stati Uniti sembra essere quasi l'equivalente del dare semi ai piccioni in piazza del Duomo: non si fa, è sporco, che palle i turisti. Gli scoiattoli, per molti paesi, sono praticamente ratti con la coda vaporosa che mordicchiano cavi e fanno saltare TV via cavo, internet, se non direttamente la corrente in generale—una minaccia seria ad alcuni dei beni più preziosi della società occidentale moderna. Altro che hacker.

We compromise the power sector every day! No respect! CyberSquirrel21 Dicembre 2015

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"Questa mappa indicizza tutte le Cyber Squirrel Op che sono state divulgate pubblicamente e che abbiamo potuto accertare. Sono però in corso molte più operazioni di quelle mostrate, che restano classificate," spiega il sito, aggiungendo una citazione dell'ex Deputy Director dell'NSA, John C. Inglis, in cui l'uomo di potere sostiene che la minaccia terroristica numero uno alla rete elettrica degli Stati Uniti non sarebbe affatto un attacco informatico, ma gli scoiattoli. Non è stato possibile reperire una fonte alternativa della citazione, ma constatando la quantità di simboli a forma di ghianda presenti sulla mappa, non sembra tanto assurda.

Non c'è ovviamente alcun proposito cosciente nelle azioni di uno scoiattolo che manda in cortocircuito le telecamere di sicurezza di un'intera città o di un'aquila che fa saltare la corrente a un quartiere intero perché perde la presa sul serpente che aveva stretto tra gli artigli e lo lascia precipitare su una centralina. Semmai, bisognerebbe porsi qualche domanda sulla fragilità della rete elettrica stessa. Rimane comunque incredibilmente ironico che una piccola bestiola possa lasciare senza luce centinaia, se non migliaia, di persone in un colpo solo.

O che, nel 2008, possa aver impedito a un'intera nazione di guardare la cerimonia delle olimpiadi in televisione.

O che sia riuscito addirittura a dare alle fiamme la casa di un procuratore inglese.

Resta curioso il fatto che la mappa, che riporta le cyber-op dal 1987 a oggi, non segnali nulla di nulla sull'Italia. Potrebbe darsi che la nostra rete elettrica sia migliore di quella di altre nazioni, o che gli scoiattoli non rappresentino ancora un problema significativo per il nostro paese.

Facendo una rapida ricerca, le uniche notizie reperibili a proposito della specie animale in questione riguardano lo scoiattolo grigio, importato dagli Stati Uniti, la cui presenza nella penisola è stata al centro di una controversa disputa qualche anno fa, perché pare rappresentare una minaccia per la sopravvivenza dello scoiattolo rosso europeo. Ma siamo d'accordo che questa sia una questione di tutt'altro genere. Gli incidenti in senso proprio causati da animali selvatici in Italia sembrano essere per lo più solo stradali, la rete elettrica per ora sembra salva da questa insospettabile cyber-minaccia.

Magari, un giorno, qualcuno farà una mappa che monitora gli atti incosapevolemente vandalici dei piccioni.