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Tecnologia

L'Australia vuole sostituire i passaporti con il riconoscimento facciale

I primi test inizieranno all'aeroporto di Canberra a luglio.
Immagine: Montri Nipitvittaya/Shutterstock

Non trovi più il passaporto? Nelle dogane australiane la cosa potrebbe presto non essere più un problema. La nazione sta infatti lavorando per sostituire i controlli del passaporto con una tecnologia di riconoscimento facciale.

Stando al Sydney Morning Herald, il Department of Immigration and Border Protection australiano vuole introdurre sistemi di riconoscimento biometrici o per impronte digitali come parte di un'iniziativa che punta ad automatizzare e razionalizzare i controlli di frontiera in Australia. Il nuovo sistema aiuterebbe anche le forze dell'ordine a identificare persone in arrivo che sanno di dover tenere d'occhio, e rappresenterebbe il caso più recente nella spinta generale all'implementazione dei software di riconoscimento facciale negli aeroporti di tutto il mondo, come è già avvenuto per Washington DC.

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I programmi di riconoscimento facciale fanno spesso fatica a identificare i volti di persone non caucasiche

Benché gli ufficiali di frontiera non abbiano ancora scelto un sistema in particolare, possono basarsi su tutti i dati dei passeggeri raccolti finora: le informazioni di volo raccolte e analizzate globalmente, le cronologie di viaggio, i precedenti criminali e altro ancora. L'intelligence nel sistema può determinare quali passeggeri rappresentino un rischio, stando a John Coyne, capo della sicurezza di confine all'Australian Strategic Policy Institute.

Ma la tecnologia ha i suoi difetti. Il riconoscimento facciale può sembrare il modo perfetto per rendere i controlli aeroportuali più efficienti, ma la realtà è un po' diversa. I programmi di riconoscimento facciale fanno spesso fatica a identificare i volti di persone non caucasiche, e i sistemi sono in genere a una manciata di numeri di distanza da un'accuratezza del 100%.

Le autorità australiane non hanno ancora deciso quale sistema specifico iniziare a usare per il riconoscimento facciale e quello delle impronte digitali, ma è previsto un periodo di prova all'aeroporto di Canberra, la capitale dell'Australia, a partire da luglio prossimo. L'obiettivo è avere un sistema funzionante e rodato entro il 2020, per processare automaticamente il 90 percento dei viaggiatori.

Nel frattempo, è importante ricordare che il nuovo sistema non può fare a meno del tutto dei passaporti. Gli australiani avranno ancora bisogno dei loro documenti per andare all'estero, mentre gli stranieri ne avranno bisogno per lasciare il paese.