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Tecnologia

L'atmosfera nebbiosa di Plutone nasconde dei ghiacciai simili alla Terra

L'ultimo bollettino di New Horizons.

La sonda New Horizons ha oltrepassato Plutone la scorsa settimana, cogliendo nel frattempo un'immagine stupefacente: una foschia atmosferica intorno al pianeta nano spessa circa 130 km. Ora, dopo 10 giorni, gli scienziati della NASA hanno avuto il tempo necessario per analizzare con precisione la scoperta, e hanno capito che l'atmosfera aliena è composta da due strati distinti: uno a circa 50 km dalla superficie, l'altro a circa 80 km. Gli strati sono solo inaspettati, ma offrono nuove informazioni su quello che succede sulla superficie di Plutone.

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Qualora i calcoli precedenti delle temperature fossero corretti, l'atmosfera di Plutone non avrebbe potuto essere più lontana di una trentina di km dalla superficie. Sembra che le nostre stime fossero sbagliate e che Plutone sia più freddo di quello che pensavamo. (Nel mondo della scienza commettere errori è spesso più eccitante del contrario.)

Ecco come funziona il processo atmosferico plutoniano secondo i modelli della NASA. La luce ultravioletta in arrivo dal Sole incontra le particelle di gas metano nell'atmosfera, che si spezzano e ricombinano in idrocarburi più complessi come l'etilene e l'acetilene, entrambi rilevati da New Horizons. Queste nuove particelle precipitano attraverso l'atmosfera del pianeta e quando incontrano strati più bassi e freddi, si condensano in ghiaccio. Quella che chiamiamo foschia.

C'è un passaggio ulteriore. La luce ultravioletta ha anche l'effetto di convertire le parti più basse di questa foschia di idrocarburi in toline, che sono quelle molecole marrone-rossicce che avvolgono la superficie di pianeti e lune ghiacciati quando gli idrocarburi si mescolano con l'azoto. Si pensa spesso che le toline siano i precursori della vita biologica, perché offrono una fonte potenziale di nutrimento carbonico per la vita microbica; una vasta gamma di batteri del suolo qui sulla Terra è in grado di ottenere carbonio e energia solo grazie alle toline.

"La foschia rilevata in questa immagine è l'elemento chiave della creazione di composti idrocarburici complessi che conferiscono questa tonalità rossastra a Plutone," ha detto Michael Summers, un ricercatore di New Horizons dalla George Mason University, in una dichiarazione della NASA. "Dovremo formulare nuove ipotesi per determinare cosa sta succedendo."

Nello stesso insieme di immagini raccolte dal Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) di New Horizons, gli scienziati hanno anche trovato prove di banchi di ghiaccio "esotico" e di attività geologica recente su Plutone, che speravano ma non contavano di riscontrare. Sulla piana grande come il Texas battezzata Sputnik Planum, ci sono prove evidenti di lastre di ghiaccio in movimento, benché non sia chiaro se il fenomeno sia ancora attivo o meno. La scoperta è sensazionale in entrambi i casi, dato che questi ghiacciai sono finora stati osservati soltanto dalla Terra e da Marte.

"Alle temperature plutoniane che si aggirano intorno ai 390 gradi Fahrenheit sotto zero, queste lastre di ghiaccio galleggiano come i nostri ghiacciai," ha detto Bill McKinnon, vice capo della squadra di New Horizons che si occupa di geologia, geofisica e imaging alla Washington University a St. Louis. "Nella zona più a sud del cuore, vicino alla zona equatoriale scura, sembra che punti antichi e ricchi di crateri siano stati invasi da depositi di ghiaccio molto più recenti."

Mentre New Horizons esplora ancora più in profondità la Fascia di Kuiper, lontana ormai 12 milioni di km da Plutone, la sonda continuerà a inviare dati verso casa, almeno per tutto il 2016. Restate sintonizzati, in altre parole, e leggete tutti gli approfondimenti su Plutone fatti da Motherboard qui.