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Tecnologia

Il CERN è in cerca di artisti appassionati di fisica delle particelle

Secondo Ars@CERN, arte e fisica delle particelle sono due modi paralleli di esplorare il significato dell'esistenza.
Giulia Trincardi
Milan, IT
Screenshot via

Se siete quel tipo di artista con un feticcio particolare per la fisica quantistica, l'occasione che aspettavate da tutta la vita potrebbe essersi appena presentata, e si chiama COLLIDE International Award.

Arte e scienza sono tutt'altro che branche opposte della conoscenza. Come confermato nella produzione del film Interstellar—dove l'interesse nel ricostruire un buco nero nel modo più accurato possibile ha portato alla pubblicazione di un articolo scientifico—il dialogo tra scienza e arte può rivelarsi incredibilmente e inaspettatamente fertile.

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Ecco perché il CERN include nei suoi spazi un'intera sezione dedicata all'arte chiamata Arts@CERN, che finanzia dal 2011 una residenza artistica che dura fino a 3 mesi, rivolta a creativi interessati a dialogare con i misteri della fisica quantistica.

"Il programma offre agli artisti il tempo e lo spazio per riflettere, fare ricerca e rinnovare la propria pratica artistica e la propria carriera, tramite l'incontro con il mondo multi-dimensionale della fisica particellare," si legge sul sito di Arts@CERN. Il premio di COLLIDE è stato sostenuto per diversi anni—oltre che da enti amministrativi come il comune e il cantone di Ginevra—anche dall'istituto austriaco Ars Electronica, lo stesso che organizza il festival più longevo al mondo sulle intersezioni tra arte e nuove tecnologie. Quest'anno, invece, il partner artistico sarà il FACT di Londra, centro di ricerca su arte e media di punta in Inghilterra.

La Open Call resterà aperta fino al 23 maggio di quest'anno e i vincitori saranno annunciati a giugno. Le direttive per partecipare sono piuttosto semplici: non ci sono specifiche di nazionalità o età da rispettare, basta un interesse viscerale (teorico o pratico) per la scienza, un approccio che si spinga oltre i metodi tradizionali e che scelga prospettive umane ed etiche.

Il fatto che il laboratorio di fisica delle particelle più grande al mondo reputi importante patrocinare le arti e permettere ogni anno ad un gruppo di artisti di esprimersi e creare in libertà è una meravigliosa ammissione di pluralità del sapere umano: il nostro futuro non è fatto solo dalla tecnologia che inventiamo, ma anche dalle domande a cui vogliamo rispondere con quella tecnologia. L'arte e la fisica quantistica rappresentano forse le zone più di frontiera del nostro sapere e del nostro sentire, perché entrambe hanno il potenziale per ribaltare la nostra visione del mondo.

Come si legge sempre

sul sito

, "La fisica delle particelle e l'arte sono inestricabilmente legate: entrambe rappresentano modi di esplorare la nostra esistenza, il significato della parola essere umano e il nostro posto nell'universo. Queste due materie sono alleate naturali nel campo dell'innovazione, della ricerca e

dello sviluppo."