Perché la tecnologia è destinata a rimpiazzare i grandi governi

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Perché la tecnologia è destinata a rimpiazzare i grandi governi

Nel giro di un paio di decenni, non avremo più bisogno di così tanto personale governativo.

Il governo USA non ha fatto che espandersi in dimensioni e portata per decenni. Il budget federale, il deficit e il numero di impiegati sono alle stelle.

Non è sempre stato così. Molti padri fondatori erano di orientamento libertario e scettici circa l'apparato statale, di cui tolleravano solo le componenti strettamente necessarie.

Esistono buone ragioni, però, per pensare che già nel prossimo futuro il governo possa restringersi significativamente—non per volontà dei cittadini fiscalmente astuti, ma grazie ad alcune tecnologie radicali.

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I robot si guadagneranno presto milioni di posti di lavoro nell'amministrazione e nel governo. Forse un giorno sarà sostituito addirittura il presidente degli Stati Uniti, cosa di cui—sospetto—beneficerebbe il nostro intero sistema elettorale.

La questione non riguarda solo i robot, comunque, saranno principalmente software e nuove bizzarre tecnologie a contribuire al ricambio. In tutto il mondo, proprio in questo momento, ci sono aziende impegnate a sviluppare e produrre la versione ignifuga di qualsiasi cosa, inclusi divani, arredamento e molti materiali edili. I primi robot intelligenti—che mi aspetto popolino le case del 50 percento degli americani entro cinque anni—saranno certamente dotati di sensori per il fuoco e per i livelli di monossido di carbonio. Questo, porterà certamente alla sostituzione del milione abbondante di vigili del fuoco nel paese.

Rilancio: non soltanto sono sicuro che un sacco di robot domestici saranno dotati di sistemi d'allarme assortiti (intrusi, allagamento, eventuali serpenti, scorpioni o ragni), ma sono sicuro che saranno in grado di risolvere attivamente il problema. In pochi anni, robot da 1000 dollari sapranno maneggiare un estintore, chiudere l'acqua di una vasca da bagno o schiacciare una vedova nera.

Ogni volta che un robot compensa una chiamata d'emergenza ai pompieri o alla polizia, vengono risparmiati molti soldi, tempo e risorse. Tra 25 anni potremmo avere pochissimi motivi per doverci rivolgere allo Stato—e istituzioni come i vigili del fuoco saranno significativamente più contenute.

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Lo stesso si può dire degli impiegati dell'agenzia delle entrate, il cui lavoro può essere eseguito efficientemente anche da AI davvero elementari. I droni rimpiazzeranno gli ispettori di costruzione, volando intorno agli edifici per determinarne la sicurezza e il rispetto dei requisiti edilizi. Anche le decine di migliaia di impiegati pubblici nelle autostrade saranno sostituiti da veicoli senza pilota che poseranno da soli le nuove strade. I macchinari da costruzione senza pilota—come nel caso dell'automazione dei trasporti su gomma—rappresentano il futuro. Anche la Casa Bianca comincerà ad adottare qualche sistema automatico, magari dei tagliaerba che si predano cura degli enormi, e costosi, giardini.

Tra 25 anni potremmo avere pochissimi motivi per doverci rivolgere allo Stato.

È il settore militare, però, quello di cui i cittadini americani hanno già potuto apprezzare la rivoluzione. Invece di esserci un intero plotone di truppe sul suolo nemico, ora c'è un singolo soldato che controlla da remoto un drone. L'America può contare su circa 2 milioni di soldati richiamabili alle armi, ma penso che il numero sia destinato a crollare nel prossimo decennio, quando gli Stati Uniti introdurranno l'esercito all'era transumanista—l'epoca in cui le macchine fanno il grosso del lavoro. Sarebbe un risparmio enorme per le tasche dei cittadini, dal momento che la difesa nazionale costituisce una parte così consistente del budget federale.

Un altro settore in cui la tecnologia potrebbe aiutare a contenere enormemente i costi è quello carcerario. Al momento gli USA spendono quattro volte di più per il mantenimento delle circa 5000 prigioni che per l'intero sistema educativo. In futuro potremo ricorrere a droni e robot per monitorare i criminali, sia dentro che fuori dal carcere.

La gran parte delle nostre prigioni, comunque, è piena di detenuti per crimini non violenti legati, per esempio, allo spaccio di droga, e penso che dovremmo semplicemente lasciarli andare. Se le persone e i politici sono troppo spaventati per fare questo passo, potremmo utilizzare droni e sistemi di tracciamento per tenerli d'occhio. In questo modo, molti colpevoli di crimini non violenti potrebbero trovare lavoro e iniziare a pagare le tasse invece di sprecare risorse pubbliche. Il processo di automazione carceraria, ovviamente, permetterebbe di risparmiare non solo sui detenuti, ma anche su molti dei dipendenti. Forse, ancora meglio, le prigioni pubbliche così svuotate potrebbero essere destinate dal governo ad altri scopri, come college universitari o centri di formazione.

Personalmente, accolgo questo restringimento degli apparati governativi come una benedizione tecnologica, che spero consentirà agli americani di pagare meno tasse. In realtà penso che il governo sarà addirittura in grado di fornire più servizi grazie a questo progresso tecnologico—incluso un reddito di base per tutti. Sarebbe un'ottima notizia, dal momento che il governo americano è stato fondato proprio per massimizzare il volere e il benessere della cittadinanza.

Come tutti sanno il presidente John F. Kennedy disse: "non chiedete cosa il vostro paese può fare per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese." Kennedy non era consapevole dell'impatto che avrebbero avuto internet, i microprocessori, la tecnologia di ingegneria genetica CRISPR, l'intelligenza artificiale, la rivoluzione dell'automazione e gli sforzi verso l'immortalità della scienza anti-aging. Non poteva sapere che queste e altre innovazioni avrebbero radicalmente cambiato la specie umana e la natura stessa delle pratiche di governo. Se l'avesse saputo, forse, avrebbe detto qualcosa nell'ordine di: "non chiedete cosa il vostro paese può fare per voi, chiedetevi quali tecnologie il vostro paese dovrebbe adottare per servirvi meglio."