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Tecnologia

L'insolito destino degli animali nello spazio

Secondo i nostri calcoli (approssimativi), gli astronauti non umani hanno il 66 percento di possibilità di sopravvivere.

Qualche tempo fa tutto il mondo ha seguito con apprensione la vicenda dei cinque gechi dispersi nello spazio sul satellite russo Foton-M4. Anche John Oliver si è battuto per gli animaletti creando l'hashtag #GoGetThoseGeckos). "Non provate a ridere per il fatto che la Russia ha perso un satellite pieno di gechi spaziali sessualmente attivi," ha detto, deprecando il destino incerto dei gechi. "È un nuovo Apollo 13."

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Beh, le nostre preghiere sono state ascoltate, Roscosmos ha ristabilito i contatti con il satellite pochi giorni fa. Ma siamo sicuri che le amorose lucertole riusciranno a tornare?

È difficile dirlo. Da quando gli umani hanno iniziato a mandare animali nello spazio, negli anni '50, questi sono spesso morti durante la missione. In effetti, secondo i miei calcoli un po' discutibili, gli animali spediti in orbita hanno il 66 percento di possibilità di tornare integri sul suolo terrestre.

Sono arrivata a questa percentuale prendendo appunti dai libri di storia (cioè da Internet) su tutti gli animali spaziali che sono riuscita a trovare, e ho fatto poi il calcolo in base alla sopravvivenza o meno delle missioni non umane.

Una precisazione: la lista include solo le missioni in cui la sopravvivenza o il decesso dell'animale era chiaro. Mi sono imbattuta in molte missioni in cui non si è saputo più niente del destino finale degli animali. Quindi prendete con le pinze la percentuale e leggetevi questa lista di successi e insuccessi delle missioni degli animali astronauti.

20 febbraio 1947: dei moscerini della frutta sono i primi animali ad essere lanciati nello spazio. Sono sopravvissuti.

11 giugno 1948: Albert I, un macaco, muore per soffocamento durante la missione.

14 giugno 1949: Albert II, un altro macaco, muore nell'impatto al suolo dopo la mancata apertura del paracadute.

31 agosto 1950: un topo sedato senza nome muore nello schianto dopo la mancata apertura del paracadute.

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16 settebre 1949: Albert III, un macaco, muore in un'esplosione.

8 dicembre 1949: Albert IV, un altro macaco, muore nello schianto dopo la mancata apertura del paracadute.

31 agosto 1950: un altro topo senza nome muore.

18 aprile 1951: Albert V muore nello schianto dopo la mancata apertura del paracadute (Ma volete metterli a posto questi maledetti paracadute? Stiamo perdendo troppi Albert!)

22 luglio 1951: i cani sovietici Tsygan e Dezik sopravvivono al loro volo in giro per lo spazio.

Settembre 1951: i cani sovietici Dezik e Lisa muoiono dopo la mancata apertura del paracadute.

20 settembre 1951: la scimmia Yorick sopravvive al volo nello spazio assieme a 11 topi. Muore però due ore dopo essere tornato a casa, assieme a 2 degli 11 topi.

19 agosto 1951: i cani russi Smelaya e Mayshka sopravvivono alla missione spaziale.

Agosto-settembre 1951-1960: vengono mandati in orbita altre 27 coppie di cani russi; 24 tornano a casa, 3 coppie di cani muoiono durante la missione.

21 maggio 1952: Patricia e Mike, due macachi, sopravvivono ma non raggiungono lo spazio.

3 novembre 1957: Laika, il cane spaziale, è il primo animale ad aver orbitato intorno alla Terra, muore durante la missione per arresto cardiaco.

L'eredità di Laika

13 dicembre 1958: Gordo, una scimmia scoiattolo, muore durante la missione.

28 maggio 1959: le due scimmie Able e Baker sopravvivono alla missione, Able muore però pochi giorni dopo.

3 giugno 1959: quattro topi neri sopravvivono alla missione, ma muoiono una volta tornati sulla Terra.

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2 luglio 1959: Marfusa, il primo coniglio nello spazio, sopravvive.

19 settembre 1959: due rane e 12 topi muoiono quando il missile in cui si trovavano si distrugge durante il lancio.

4 dicembre 1959: Sam il macaco sopravvive.

28 luglio 1960: i cani spaziali Bars e Lisichka muoiono durante la missione.

19 agosto 1960: i cani Belka e Strelka sopravvivono, assieme a un coniglio grigio, 40 topi, due ratti e una colonia di moscerini della frutta.

1 dicembre 1960: i cani spaziali Pchelka e Muska muoiono al rientro dalla missione, con alcuni topi e degli insetti.

31 gennaio: Ham lo scimpanzé ritorna sulla Terra molto assetato.

22 febbraio 1961: Hector il ratto viene lanciato dal programma spaziale francese e sopravvive.

9 marzo 1961: il cane spaziale Chernushka sopravvive, con alcuni topi e un porcellino d'India.

22 marzo 1961: Zvezdochka il cane spaziale torna sano e salvo.

10 novembre 1961: Goliath, una scimmia scoiattolo, muore durante la missione.

29 novembre 1961: Enoz lo scimpanzé sopravvive.

18 ottobre 1963: i francesi mandano nello spazio un gatto di nome Félicette, che sopravvive.

24 ottobre 1963: l'altro gatto viene mandato nello spazio dai francesi, però non sopravvive.

22 febbraio 1966: i cani spaziali Veterok e Ugolyok tornano sani e salvi dopo 22 giorni in orbita, un record.

Dicembre 1966: alcune vespe, dei coleotteri e dei moscerini della frutta muoiono sul Biosatellite 1 della NASA.

11 aprile 1967: il ratto argentino Belisario viene mandato nello spazio e torna sano e salvo.

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15 settembre 1968: le due tartarughe sovietiche fanno un giro attorno alla Luna su Zond 5, e tornano a terra vive.

14 novembre 1968: Zond 6 perde il suo carico biologico, che non si sa cosa contenesse.

28 giugno 1969: Bonnie, un macaco, sopravvive al volo ma muore di ipotermia poco dopo essere tornata sulla terra.

23 dicembre 1969: Juan, una scimmia cappuccina, sopravvive alla missione spaziale argentina.

1 febbraio 1970: la missione successiva con una femmina di scimmia cappuccina non va altrettanto bene. L'animale muore per lo schianto dopo la mancata apertura del paracadute.

9 novembre 1970: la NASA lancia l' Orbiting Frog Otolith, un programma che invia nello spazio due rane toro, che non si prevedeva sarebbero sopravvissute, infatti sono morte.

16 aprile 1972: i nematodi sull'Apollo 16 tornano sulla Terra vivi.

7 dicembre 1972: quattro dei cinque topi sull'Apollo 17 sopravvivono.

28 luglio 1973: i ragni Arabella e Anita sullo Skylab 3 muoiono durante la missione.

1983-1966: nel corso della missione internazionale Bion (guidata dalla Russia) vengono mandate nello spazio otto scimmie, sopravvivono tutte tranne Multik, che muore durante i test medici in anestesia. Dopo la sua morte la missione viene annullata.

14 settembre 2007: i tardigradi su FOTON-M3 dell'ESA tornano sulla Terra dopo essere stati mandati nello spazio. Anche lo scarafaggio di nome Nadezheda, il primo animale a riprodursi nello spazio, sopravvive.

3 febbraio 2010: gli iraniani mandano un topo, due tartarughe a alcuni vermi nello spazio, che tornano sani e salvi.

9 novembre 2011: la missione Fobos-Grunt prende fuoco nell'atmosfera, presumibilmente uccidendo i tardigradi al suo interno. Sono microbi cazzuti, ma non così tanto.

19 aprile 2013: sul satellite Bion-M vendono mandati 39 topi e otto gerbilli che muoiono, al contrario dei gechi a bordo che sopravvivono.

E infine, il 28 luglio di quest'anno, alcuni gechi in calore hanno sfidato il loro destino e sono sopravvissuti al primo malfunzionamento della missione. Ma il volo non è ancora finito, incrociamo le dita e speriamo che i gechi facciano parte di quei due terzi di animali astronauti che sono riusciti a toccare ancora Terra.