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Tecnologia

‘Star Citizen' continua a sembrare bello e impossibile

A quanto pare ci saranno delle città generate proceduralmente sui pianeti dell'open world di gioco.

Il simulatore spaziale Star Citizen più che essere un videogioco è una collezione di promesse e sogno tenute insieme da delle tech demo impressionanti e da dei video di gameplay. Questa sua particolare caratteristica è stata decisamente evidente la scorsa settimana, durante il CitizenCon 2947, in cui lo sviluppatore Chris Roberts ha presentato per la prima volta un'altra feature impressione del gioco non ancora uscito — delle città generate proceduralmente che si estendono per interi pianeti.

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Per tutti coloro che non ne sono al corrente: Star Citizen è un videogioco sviluppato in crowdfunding e che, al tempo, ha raccolto oltre 160 milioni di dollari, uscito dalla mente di Roberts — l'uomo responsabile per entrambi i videogiochi di Wing Commander e per l'omonimo film. La sua proposta è semplice: un universo interattivo completamente esplorabile come nessuno ne aveva mai visti primi. Le promesse di Roberts spaziano parecchio: dalla presenza di Gary Oldman nel cast del gioco, fino alla possibilità di controllare colonie lontane su pianeti nascosti nello spazio profondo.

Una scena simile si è ripetuta lo scorso venerdì notte, quando ha annunciato che Star Citizen avrebbe incluso anche delle città che occupano interi pianeti. Roberts si è presentato davanti a una folla di fan e ha mostrato loro due diversi pianeti creati per il gioco. La prima l'ha paragonata a Blade Runner e a Coruscant — la capitale della Repubblica pre-Impero nell'universo di Star Wars. L'altro era più polveroso e simile al mondo di Fallout. Entrambi sono stati generati proceduralmente.

L'ora di gioco presentata è incredibile e perfettamente allineata con tutte le altre promesse che Roberts e il suo team a Cloud Imperium Games hanno fatto negli ultimi anni. Secondo la casa di sviluppo, i giocatori potranno impersonare pirati, spacciatori, serial killer, cacciatori di taglie o essere noiosi coloni. Ci sarà una campagna in single player con protagonisti Mark Hamill e Gary Oldman e un sistema per mappare il tuo volto reale e trasporlo sul tuo avatar nel gioco, nonché un'interfaccia AI customizzabile per ognuna delle navi spaziali del giocatori.

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A dirla tutta, continuano ad arrivare aggiornamenti su Star Citizen. Al momento, i giocatori possono godersi una versione piuttosto precoce (e vuota) dell'open world del gioco, un hangar per le loro navi e alcune, rudimentali, modalità di sparatutto in prima persona. È ancora ben lontano dal gioco che ci è stato promesso, ma difficilmente si tratterà di un vaporware. Il gioco e le promesse che si porta dietro sembrano incredibili e i filmati che il team ha rivelato questo weekend non fanno eccezione.

Ciononostante, raccomando di rimanere ancora scettici. Sembra tutto estremamente figo, ma da ciò che sappiamo dello sviluppo di videogiochi a grande budget, ciò che Star Citizen promette non sembra ragionevolmente ottenibile. Come sempre, questi video fanno sempre Star Citizen una figata che rimarrà negli annali, oppure uno dei più grandi disastri videoludici di sempre.

Il tempo ci dirà se Roberts e la sua CIG riusciranno a concludere un gioco del genere. A questo punto, i trailer, i sogni e il drama attorno al gioco sono ben più divertenti di qualunque gioco possibile.

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