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Se anche tu vuoi riscrivere il mondo, BAGLIORE è il progetto che fa per te

Ecco come partecipare entro il 4 ottobre e finire a scrivere cose belle, in posti belli per bei soldi.
Giulia Trincardi
Milan, IT
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Ex Villaggio Eni a Borca di Cadore; Immagine: per gentile concessione di cheFare

Nella strana anticamera all’apocalisse in cui sembriamo trovarci oggi—tra report climatici, turbolenze politiche internazionali, divari generazionali e sociali che pesano sempre di più su un dialogo che fatica a essere costruttivo—capire quali storie raccontare non è semplice. C’è troppo rumore di fondo. Eppure, “ciò che importa è la materia che usiamo per pensare a nuova materia,” scrive la filosofa Donna Haraway nel suo ultimo libro Staying with the Trouble, parlando di come il modo in scegliamo di raccontare il presente (oltre che il futuro) non può che contribuire a determinarlo.

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Ora, un progetto nato grazie alla collaborazione tra la casa editrice Il Saggiatore e cheFare—centro per la cultura collaborativa di Milano—vuole offrire il tempo e lo spazio a sei scrittrici e scrittori con meno di 35 anni, per fare esattamente questo: scegliere che storia raccontare e come farlo.

BAGLIORE—questo il titolo del progetto—prevede sei residenze artistiche in altrettanti nuovi centri culturali dislocati letteralmente in tutta Italia: dall’ex villaggio Eni di Borca di Cadore, sulle Alpi venete, fino al centro ExFadda, a San Vito dei Normanni, in Puglia.

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Ex-Fadda, San Vito dei Normanni. Immagine per gentile concessione di cheFare.

L'obiettivo di BAGLIORE, si legge sul sito di cheFare, è “favorire la realizzazione di una serie di testi di narrativa, fiction, non-fiction, saggistica, poesia, fumettistica e narrativa illustrata,” per tracciare un racconto unitario del mondo dei nuovi centri culturali, che si reggono su modelli alternativi ai luoghi di produzione culturale tradizionale e rappresentano, per questo, “un ecosistema di produzione, consumo e riflessione culturale di cui nessuno si è occupato fino ad ora.”

Gli scritti finali saranno poi fatti convergere in un libro curato dalla storica casa editrice Il Saggiatore.

Per partecipare basta andare qui e candidarsi entro il 4 ottobre. Chi si candida deve fornire alcune informazioni su di sé e rispondere a tre domande sui temi delle residenze. Chi viene selezionato, invece, avrà a disposizione 1.600 euro lordi (esatto, veri soldi), 15 giorni di residenza artistica in uno tra sei nuovi centri culturali con vitto e alloggio pagato, 5 mesi di programma di residenza (con corsi e workshop formativi) e—ovviamente—la pubblicazione in una raccolta di scritti sulla scena dei centri culturali che rappresentano un’ossatura fondamentale della cultura italiana di oggi.

“Ciò che importa è quali storie creano mondi e quali mondi creano storie,” scrive Donna Haraway. Se ti piace scrivere—in qualsiasi forma—e l’idea di farlo in (e su) quei posti che ci servono oggi più che mai per creare un mondo in grado di sopravvivere all’apocalisse, sai cosa fare.

Altrimenti, passa parola.