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Tecnologia

Caro Zuckerberg, la tua realtà virtuale continua a essere inquietante

Visitare i luoghi di una tragedia indossando un casco VR comodamente seduto a casa tua non è un po' scorretto?

Lunedì, Mark Zuckerberg ha pubbicato online una presentazione di Facebook Spaces, il prodotto consente agli utenti di creare un loro avatar virtuale in 3-D virtual da utilizzare con un Oculus Rift. Lo scopo dell'avatar è quello di rendere più semplice l'interazione in tempo reale degli utenti.

L'aspetto inquietante della presentazione è la scelta del tema: gli avatar di Zuckerberg e di Rachel Franklin, head del reparto social virtual reality di Facebook, hanno visitato Puerto Rico. Lo scorso mese, l'isola è stata devastata dall'uragano Maria e i due hanno visitato la location nel comfort dei loro uffici a Menlo Park in California, indossando i loro caschi per la Realtà Virtuale.

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La scelta, come prevedibile è stata accolta da una serie di critiche, c'è chi è arrivato a definire Zuckerberg un miliardario senza cuore.

Zuckerberg non è nuovo ad uscire pubbliche di cattivo gusto, durante il Mobile World Congress 2016, è apparso sul palco dopo che era stato chiesto al pubblico e ai giornalisti presenti di guardare un video demo indossando gli occhiali Gear VR di Samsung. Gli scatti che precedono la rivelazione della sua presenza al pubblico, andato in visibilio dopo aver sollevato i visori, lo immortalano mentre attraversa la sala spavaldo, unico essere umano illuminato da un faro mentre è circondato da un esercito di zombie immersi nella Realtà Virtuale.

Nel caso di questo ultimo video, però, non possiamo neanche apprezzare la inquietante poesia distopica di quella presentazione, limitandoci a rimanere turbati per un comportamento molto meno affascinante. Anche se lo scopo della dimostrazione era quello di rendere noto il supporto fornito dall'azienda di Zuckerberg ai territori colpiti dal disastro e alla Croce Rossa, verrebbe da chiedersi: quanto è giusto sfruttare l'attenzione mediatica che gira attorno a una tragedia per promuovere un proprio prodotto? Mh.

Per rincarare la dose, entra in ballo anche un'altra questione: il dark tourism o tragedy tourism, ovvero la pratica di visitare luoghi associati in qualche modo a tragedie o morti di persone. Dalle visite guidate ai campi di concentramento o al luogo dell'attentato dell'11 settembre a New York, per tornare più indietro nel tempo ai luoghi in cui si scontravano e morivano i gladiatori romani.

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Se qualche accademico ha sollevato il problema morale del dark tourism associandolo anche alla responsabilità di chi specula direttamente nei luoghi interessati generando delle attività economiche correlate, il dark tourism in VR permette direttamente di aggirare questo problema o forse ne favorisce una sua riproposizione in altre modalità che al momento sono impossibili da prevedere.

Secondo altri studi, invece, il dark tourism sarebbe un modo per riappropiarci del senso della morte, un aspetto tabù della nostra società. Ma questo aspetto non è rilevabile all'interno della presentazione di Zuckerberg il cui tono è tutto sommato leggero, per non dire non spensierato. In un secondo video associato al primo, infatti, il CEO di Facebook e Franklin visitano la Luna da cui ammirano la Via Lattea, oppure interagiscono con il cane di Zuckerberg in versione gigante. In base a tutti questi elementi, mi verrebbe da far notare che la modalità che ha Zuckerberg di riappriopiarsi del senso della morte è quanto meno bizzarra.

Forse la Realtà Virtuale ha un impatto emotivo maggiore solo quando ci permette di rivivere esperienze verso le quali condividiamo un vissuto emotivo più intenso? Si tratta esattamente della stessa domanda che mi sono posto quando, la settimana scorsa, ho visto questo tristissimo video in cui un gruppo di abitanti della città irachena di Kerbela vede in VR la propria città devastata dai bombardamenti, scoppiando a piangere.

Al di là di tutte le differenze culturali nel manifestare le proprie emozioni, Zuckerberg saprebbe mantenere l'aplomb dimostrato nella presentazione se si ritrovasse a vedere la propria casa e città completamente distrutte?

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