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Tecnologia

Più dell'80% dei commenti sulla net neutrality sono stati scritti da bot

Secondo un'analisi, il 95 percento di tutti i commenti reali erano a favore della net neutrality.
Immagine: JoeBakal/Shutterstock

Benché la maggior parte degli americani sia favorevole alle regole pro-net neutrality approvate durante gli anni Obama, l'amministrazione Trump e il suo commissario per la Federal Communications Commission stanno alacremente lavorando per riuscire a farle ritirare. Sono in moltissimi, però, a volere la stessa cosa: le aziende telefoniche, i loro lobbisti e delle intere orde di bot.

Degli oltre 22 milioni di commenti inviati al sito della FCC attraverso la API della agenzia, si è scoperto che soltanto 3.863.929 risultano "unici," secondo una nuova analisi da Gravwell, un'azienda di data analytics. Il resto? Un mucchio di commenti copincollati, la maggior parte dei quali probabilmente redatti da maldestri bot — E quasi tutti erano, curiosamente, contro la net-neutrality.

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"Attraverso il nostro metodo (dichiaratamente) semplice di classificazione, possiamo dire che il 95 percento dei commenti organici sono a favore di queste regole pro-net neutrality," ha spiegato a Motherboard per mail Corey Thuen, fondatore di Gravwell.

Thuen fa riferimento a una sezione del Communications Act che impone delle regole scritte per proteggere la net neutrality. Nel 2015, la FCC ha votato per riclassificare la banda larga internet come "servizio di telecomunicazioni" da porre proprio sotto questa sezione, di fatto istituzionalizzando la net neutrality e consegnando così un'importante vittoria ai supporter di un internet libero.

Questo voto storico è richiamato nei due commenti più inviati dai bot. Uno è stato inviato alla FCC 1.2 milioni di volte:

Il potere normativo senza precedenti di cui Obama ha disposto durante la sua amministrazione e che ha imposto su internet sta rallentando l'innovazione, danneggiando l'economia americana e rallentando la creazione di posti di lavoro. \n\nl chiede alla Federal Communications Commission di fermare lo strapotere normativo inflitto su internet dal cosiddetto Title II e ripristinare il consenso normativo imparziale che ha permesso a internet di crescere per più di 20 anni. \n\n Il piano attualmente in esame presso la FCC e pensato per annullare la presa di potere del Title II di Obama è un passo avanti positivo che aiuterà a promuovere un internet davvero libero e aperto per tutti.\n

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Nel caso in cui ve lo stese chiedendo, le stringhe di "\n" e altri simboli strani simili, sono rappresentazioni alternative di alcuni caratteri speciali o di andate a capo, secondo Thuen. I commenti sopra erano già stati fatti risalire a dei bot a maggio. (Gravwell ha pubblicato alcuni dei dati che hanno processato in un foglio di calcolo, nel caso in cui foste curiosi.)

"I caratteri virgolettati sono gli smart quote di Windows, e ciò significa che qualcuno ha generato gli upload in massa sfruttando un software Windows (come Word o Excel)," ha spiegato.

Quest'altro è stato inviato 1.096.617 volte soltanto ad agosto:

This other one was sent 1,096,617 times in August alone:

Nel 2015, il presidente della FCC Tom Wheeler ha imposto il restrittivo Title II, delle normative all'apparenza utili mascherate sotto la veste di "open internet." Non solo queste normative hanno inibito l'innovazione nell'ecosistema internet, ma hanno danneggiato coloro che pagano le tasse e i consumatori espandendo la capacità normativa della FCC e limitando gli investimenti sull'infrastruttura internet. Non possiamo permettere che questo rivoluzionario strumento venga bloccato da un'eccessiva interferenza governativa. \n \nÈ il momento che la FC, un'agenzia finanziata dai cittadini americani, liberi internet da qualsiasi normativa ingombrante. Annullando le normative risalenti al 2015 possiamo ripristinare un internet veramente aperto. Ringrazio i membri della Commissione per aver preso visione di questo commento.

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Ciò significa che quasi il 10 percento di tutti i commenti ricevuti sulla net neutrality dalla FCC corrispondevano a un copincolla di questi due qui sopra.

Gizmodo ha scoperto che probabilmente il primo commento arriva dal Center for Individual Freedom, un gruppo di attivisti conservatore. In questo caso, il CFIF afferma che il commento sia stato compilato da delle persone sfruttando il form sul sito dell'organizzazione. Questo tipo di commenti sono stati probabilmente inviati attraverso la API per i commenti pubblici dell'FCC, che permette alla gente di inviare commenti in massa.

"Osservando una netta differenza di opinione tra i commenti inviata in massa e quelli arrivati dalla pagina per commenti della FCC, siamo obbligati a pensare che il metodo di invio sia necessariamente correlato all'opinione politica del commento, o che qualcuno sta dicendo bugie su internet," ha scritto Thuen.

Il capo della FCC Ajit Pai (Immagine: U.S. Department of AgricultureU.S. Department of Agriculture/Flickr)

La revisione dei commenti pro e contro net neutrality non è ancora definitiva, secondo Thuen. Ha ammesso che la loro classificazione per ora è piuttosto "rudimentale," ed è questo il motivo per cui sta cercando ricercatori e analisti che vogliono collaborare per analizzare i dati. Uno dei motivi per cui è complicato addestrare algoritmi di machine learning su questo tipo di dati è perché " i tipi di commento erano abbastanza pochi," ha scritto Thuen in un post sul suo blog.

A essere onesti, anche alcune persone pro-net neutrality hanno usato dei bot. Ma secondo la loro analisi, Thuen e il suo team non sono riusciti a trovarne troppi e si tratta di quelli più semplici da scovare. I commenti pro-net neutrality sono i più semplici,, "Sono a favore di una forte net neutrality, grazie, Nome e Cognome" e ne sono stati inviati a valanghe sostituendo soltanto il nome. Gli sviluppatori dei bot anti-net neutrality sembrano più sofisticati.

To be fair, some pro-net neutrality people also used bots. But according to their analysis, Thuen and his team couldn't find that many, and they were easier to spot.

Sfortunatamente, i dati disponibili al pubblico sono molto pochi, e l'FCC non ha pubblicato i log e gli IP di tutti i commenti. Fino a quando i dati saranno così pochi, sarà difficile dire che ci sia dietro ogni bot. Per ora i dati confermano soltanto che qualcuno ha usato dei bot per fare dei commenti anti-neutrality.

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