Perché la blockchain rischia di trasformarsi in un incubo
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Tecnologia

Perché la blockchain rischia di trasformarsi in un incubo

Per come stanno le cose, il cambiamento della blockchain rischia di trasformarsi da sogno libertario a incubo economico.
Riccardo Coluccini
Macerata, IT

Blockchain è la tecnologia alla base di criptovalute come Bitcoin e Ethereum, e se dal punto di vista tecnologico è una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni, purtroppo, il suo impatto dal punto di vista politico e sociale non viene valutato con la dovuta attenzione. Il rischio più grave è che modifichi le nostre vite in modo estremo, trasformando ogni nostra attività, persino quelle più immateriali, in semplici transazioni tracciabili pubblicamente.

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Sostanzialmente, la blockchain è un archivio pubblico e distribuito attraverso diversi utenti che tiene traccia di tutte le transazioni. Queste due caratteristiche, decentralizzazione e trasparenza, hanno affascinato hacker, cittadini ed anche aziende del mondo della finanza.

"La blockchain, e molte delle tecnologie derivate da essa, sono ottime dal punto di vista tecnico — una vera e propria rivoluzione del modo di pensare alla rete — ma pongono un problema di tipo psicologico, filosofico e, in prospettiva, politico. Soggetti tra loro diversissimi stanno pensando agli utilizzi più disparati di questa tecnologia, con presupposti ed effetti molto differenti tra loro: dall'anarchia fino a Wall Street e i governi," mi spiegano Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, hacker e artisti fondatori del laboratorio interdisciplinare Art is Open Source (AOS).

Quando ogni tipo di azione entrerà nella sfera digitale — trasformandosi quindi in scambio di informazioni — la transazionalizzazione diventerà completamente invasiva.

Recentemente, l'introduzione dello IOTA token ha aggiunto un ulteriore tassello nel processo di transazionalizzazione della nostra vita. Lo IOTA token è una criptovaluta dedicata esclusivamente ai dispositivi dell'Internet of Things, e permette di effettuare transazioni tra i diversi dispositivi per scambiare servizi, risorse, e dati.

"Lo IOTA token è una tecnologia comodissima per erogare, fruire e monitorare servizi ma dall'altro lato mostra come tutto stia diventando una transazione: le nostre relazioni, i nostri modi di acquisire e trasferire conoscenza, la comunicazione, i sentimenti" chiariscono Persico e Iaconesi.

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Quando ogni tipo di azione entrerà nella sfera digitale — trasformandosi quindi in scambio di informazioni — la transazionalizzazione diventerà completamente invasiva, riempiendo "il nostro campo percettivo: inizierà ad essere veramente difficile pensare a qualcosa, a qualche nostra forma di espressione, che non corrisponda ad una transazione economica," proseguono Persico e Iaconesi.

Secondo i due hacker, ci saranno enormi problemi per l'informalità, la trasgressione e, di conseguenza, per le libertà di espressione e quelli che oggi consideriamo i nostri diritti fondamentali: "tante di queste cose, semplicemente, scompariranno, perché perderemo la capacità di concepirle, pensando che sia normale che ogni nostra manifestazione vitale corrisponda ad una transazione economica: che sia un acquisto, una relazione affettiva, o un gene del nostro corpo, non farà differenza."

La trasformazione della nostra vita in una serie di token da utilizzare per effettuare scambi economici interesserà anche la nostra attività mentale, come anticipato dal sistema impiegato dal browser Brave.

Brave sfrutta la blockchain per creare dei token utilizzabili per remunerare gli autori di contenuti pubblicati sul web. In questo modo, prova a combattere la diffusione delle inserzioni pubblicitarie online come unico modello di sopravvivenza nella sfera digitale, spodestando le aziende che offrono servizi pubblicitari — come Google e Facebook — e garantendo un pagamento equamente distribuito fra i vari siti che visitiamo, sulla base del tempo trascorso su ciascuno di essi.

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L'attenzione mediatica rivolta alla blockchain rischia di mettere da parte le sue conseguenze sul piano sociale.

Concretamente, però, questo sistema fa in modo che ogni secondo dell'attenzione che rivolgiamo ad un sito web si trasformi direttamente in transazione, così, i token di Brave terranno traccia di ogni nostro movimento digitale.

L'attenzione mediatica rivolta alla blockchain rischia quindi di mettere da parte le gravi conseguenze sul piano sociale che questa tecnologia introduce, preferendo inseguire, in una rincorsa estenuante, le sue nuove applicazioni — diamanti, proprietà intellettuale, banche, tutto viene fagocitato dalla blockchain.

Se la narrazione attuale descrive la blockchain come la tecnologia in grado di liberare i cittadini dal peso delle banche e dal controllo centralizzato dei governi, incarnando un ideale di spazio libero e rivoluzionario proprio come lo stesso world wide web delle origini, purtroppo, c'è il rischio che anche la blockchain segua la stessa evoluzione del web. Oggi, internet si è trasformato in uno spazio chiuso, gestito da poche grandi aziende in grado di raccogliere e costringere all'interno dei propri network milioni di utenti le cui attività online vengono tracciate.

Secondo Persico e Iaconesi, però, non si tratta di uno scenario futuro: "la Blockchain ha già preso questa strada: quando colossi come Citibank si interessano alla blockchain, ne puoi essere certo."