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Tecnologia

Questo tool mostra cosa rimane di internet senza Amazon Cloud

Il fatto che non rimanga praticamente niente ci dimostra che l’iper-centralizzazione dell'infrastruttura di internet è un problema enorme.
Riccardo Coluccini
Macerata, IT
Immagine: PxHere

Amazon è diventato a tutti gli effetti il negozio di internet grazie al suo monopolio sul settore del commercio online, favorito dalla verticalizzazione della logistica e della gestione delle vendite. Molti, però, non sanno che Amazon si sta gradualmente sostituendo anche all’infrastruttura di internet grazie al suo servizio cloud Amazon Web Services (AWS).

Un nuovo tool per il sistema operativo macOS, disponibile su GitHub e sviluppato da Dhruv Mehrotra, permette proprio di scoprire sulla propria pelle quanti servizi e applicazioni fanno uso del cloud di Amazon — esiste anche uno strumento simile sviluppato precedentemente per Linux.

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Il software, infatti, non fa altro che bloccare le connessioni alla lista di indirizzi IP collegati ad Amazon rendendo così impossibile usare alcuni servizi online.

Il software, infatti, non fa altro che bloccare le connessioni alla lista di indirizzi IP collegati ad Amazon — che sono pubblicati dall’azienda stessa — rendendo così impossibile usare alcuni servizi online o svuotando alcune pagine web di immagini che sono salvate sui server di Amazon.

Aziende come Netflix sfruttano infatti il servizio AWS per fornire lo streaming dei video. Ma ci sono anche Reddit, Pinterest, Expedia, Slack, Adobe e decine di altre aziende che sono indicate in una sezione del sito di AWS in cui si riportano i casi di utilizzo.

La centralizzazione dei server su cui appoggiano le aziende che offrono servizi digitali è un altro segnale della direzione in cui sta evolvendo internet: una iper-centralizzazione che finisce con il creare dei veri e propri custodi per l’accesso alla rete. Google e Amazon, con i loro vantaggiosi servizi cloud, possono decidere cosa è accessibile online e cosa non deve esserlo.

Questa centralizzazione, inoltre, introduce una notevole debolezza nell’infrastruttura di internet: se AWS non funziona, anche tutti i servizi che lo usano saranno irraggiungibili. Come successo a febbraio e settembre del 2017 e più recentemente a giugno, quando a causa di alcuni problemi tecnici dei server di Amazon moltissimi utenti non hanno potuto utilizzare diverse applicazioni.

Nell’attesa di trovare soluzioni efficaci per contrastare la centralizzazione dell’infrastruttura di internet, dobbiamo tenere puntati gli occhi sulla pagina dello stato di salute di AWS pronti per sapere con chi prendercela quando la nostra chat di Slack non funziona.

Segui Riccardo su Twitter: @ORARiccardo