Cultura

Il mio lavoro da "spaventatore professionista" in una casa degli orrori

"Se qualcuno sviene o se la fa sotto significa che ho fatto il mio dovere."
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
Sergio Moral mostro casa degli orrori
Tutte le foto per concessione di Sergio Moral

Sergio Moral è un professionista della paura da oltre 16 anni. Passa le giornate a terrorizzare i visitatori delle case degli orrori, delle escape room e di qualunque evento in cui si voglia far cacare sotto il pubblico.

È anche un pilastro della comunità horror, grazie al suo lavoro di “consulente dello spavento” per chi vuole imparare a far piangere di brutto i bambini. Ho chiesto a Moral come ci si trova a essere dall’altra parte dell’orrore.

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VICE: Come hai iniziato la carriera di spaventatore professionista?
Sergio Moral: Un giorno sono andato in una casa degli orrori in un parco dei divertimenti a Madrid. Quel posto mi affascinava da sempre, ogni volta mi piazzavo all’esterno per vedere le facce della gente quando usciva.

Da appassionato di horror, il mio sogno era di interpretare uno dei personaggi dei film, così ho chiesto allo staff se erano alla ricerca di un attore. Il gestore ha risposto che avevano giusto un buco e mi ha fatto il colloquio lì sul momento. Ho iniziato a lavorare la settimana dopo, pensando che sarebbe stata una cosa temporanea, e 16 anni dopo faccio ancora lo stesso lavoro. Incredibile, vero?

Quali sono i tuoi personaggi preferiti tra quelli che hai interpretato?
Ne ho interpretati tantissimi—pazzi assassini, dottori, zombi, gobbi, monaci, clown, maggiordomi—ma devo dire che niente spaventa la gente quanto un classico Freddy Krueger o una ragazzina indemoniata.

Sergio Moral mostro casa degli orrori

Sergio Moral al lavoro, foto per concessione del soggetto ritratto.

Hai mai perso la voce per aver urlato troppo?
Il mio primo giorno ho perso la voce dopo dieci minuti, non scherzo. Bisogna stare attenti alla voce e al livello di energia.

Qual è il tuo segreto per spaventare a morte le persone?
Non sottovalutare il potere della suggestione. È quello che non vedono, quello che possono solo immaginare, che li spaventa più di tutto. Con la giusta scenografia, rumori inquietanti e una storia coinvolgente non puoi sbagliare.

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C’è un tipo di persona che si spaventa più degli altri?

La paura e la paranoia non fanno discriminazioni. Alcuni fanno i gradassi ma non ci crede nessuno. A volte i teenager arrivano che sono già nel panico, ma ci sono anche dei tizi enormi che vanno facilmente in paranoia e se la passano piuttosto male.

Qual è la reazione più estrema che hai visto?
Ho visto più di una persona svenire, molti attacchi di panico e reazioni violente, ma la cosa più scioccante è quando qualcuno si fa la pipì addosso. Quella per me è una vittoria. Se qualcuno sviene o se la fa sotto significa che ho fatto bene il mio lavoro.

Sergio Moral mostro casa degli orrori

Sergio Moral che spaventa a morte qualcuno con una motosega. Foto per concessione del soggetto ritratto.

Quali sono le cose più belle e più brutte del tuo lavoro?
Le cose più belle sono fare un lavoro che ti appassiona, interpretare un personaggio diverso ogni giorno, avere un pubblico che viene a vederti e a volte ti fa i complimenti o applaude. È molto gratificante.

I lati negativi sono che, beh, passi un sacco di tempo al buio e a volte fa davvero caldo. A seconda del personaggio che interpreti, a volte le cose possono farsi piuttosto noiose dopo un po’. E ti tocca lavorare nei giorni di festa.

Paga bene?
Dipende. A un evento privato a Madrid puoi fare tra i 150 e 200 euro per un paio d’ore di lavoro. Ma nei parchi divertimenti prendi solamente tra i quattro e i nove euro all’ora.

Credi nei fantasmi?
Cerco di essere obiettivo, ma devo ammettere che credo che ci possa essere qualcosa là fuori. Sono sicuro che se un medium venisse in una delle nostre case degli orrori impazzirebbe. Penso che le case degli orrori siano un posto fantastico per entrare in contatto con l’aldilà.